Centenario di Burri, la sua opera inaugurata ad aprile a Gibellina
del 2015-03-05
A giorni sarà completato il Grande Cretto di Burri che, come un immenso sudario, avvolge le rovine del disastroso terremoto del 1968 nella valle del Belice.
L'immane opera del maestro umbro dovrebbe essere inaugurata entro aprile (intanto è avviato anche il restauro della parte esistente) a Gibellina, mentre il 12 marzo, a cento anni esatti dalla sua nascita, a Città di Castello, con una grande festa cittadina, sarà insediato il Comitato Nazionale che presiede alle manifestazioni del Centenario.
«Sarà un anno lungo, iniziato a ottobre 2014 con la mostra di San Sepolcro dedicata al confronto tra Burri e Piero della Francesca», ha detto il presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri Bruno Corà presentando alla stampa le numerose iniziative delle celebrazioni burriane, che termineranno solo nel 2016 con la mostra del celebre artista nella sua città natale, dove appunto, tra Palazzo Albizzini e gli Ex-Seccatoi del Tabacco, è conservata la straordinaria raccolta di circa 250 capolavori, che il maestro fondò nel 1978. In prima battuta, l'importante esposizione sarà al Guggenheim di New York dal prossimo 9 ottobre.
Si tratta di un eccezionale omaggio al padre dell'Informale, a cui i curatori americani hanno lavorato per ben quattro anni, riuscendo a riunire le pere più significative dell'artista che rivoluzionò il linguaggio pittorico a metà '900. Circa trenta proverranno da Città di Castello.
Tra le altre iniziative del Centenario, figurano (il 30 maggio) un incontro a Morra, nell'Oratorio di San Crescentino, incentrato su un altro confronto tra l'arte di Burri e quella di un antico maestro che ben conosceva, Luca Signorelli.