Dai CVetranesi d'America un "regalo" alla loro città natia. Saladino "Un ricordo per le future generazioni"
del 2016-09-03
Una statua che rappresenta il SS Cristo Risorto sarà donata dalla Comunità dei castelvetranesi d’America all’Amministrazione comunale di Castelvetrano.
Un impegno preso da Luciano Saladino, nel corso dell’incontro annuale organizzato dalla comunità castelvetranese d’oltre oceano che ogni estate arriva a Castelvetrano, per trascorrere una vacanza estiva e che non manca mai d’invitare il primo cittadino ad una cena conviviale.
La statua ha già un artista che dovrebbe essere di Santa Margherita Belice e secondo le aspettative dello stesso Saladino dovrebbe essere collocata nella nuova Piazza della Repubblica, inaugurata nei mesi scorsi accanto al Convento dei Minimi.
Il sindaco Felice Errante conferma il desiderio dei castelvetranesi: "Si in effetti ne abbiamo parlato e come Amministrazione non possiamo che plaudire l’iniziativa che vedrà una raccolta fondi tra tutti i castelvetranesi che risiedono in America. E’ chiaro che bisognerà presentare un progetto che tenga conto di un eventuale impatto visivo e per questo avremmo scelto, ma non in maniera definitiva, tre posti dove collocare l’opera”.
Luciano Saladino è arrivato assieme ad alcuni amici Gaspare Bongiovanni, Nino Pellicane, Vito Truscelli, Joe Biondo e consorti e la gioia è stata tanta nell’incontrare vecchi amici come l’ingegnere Giovanni Santangelo, Giovanni Tortorici, Vito Signorello, Nino Cuttone, Gaspare D’Anna. Luciano Saladino parla con una punta di amarezza dei 40 castelvetranesi che rappresentano la vecchia generazione, ma non nello spirito.
Lo stesso e gli altri parlano dell’emozione provata nell’assistere via streaming alla celebrazione dell’Aurora per Pasqua trasmessa da Castelvetranonews.it quest’anno e come ribadisce lo stesso Saladino:
“C’è stato qualcuno di noi che si è messo a piangere per l’emozione nel vedere il rito dell’incontro tra la Madonna e il Cristo risorto Qualcuno lo ricorda l’ultima volta quando aveva nove anni. Noi amiamo fortemente la nostra terra forse più degli altri, perché ci manca e per questo abbiamo deciso di lasciare alle future generazioni un nostro ricordo".