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Dalla Rivista ad attore teatrale con il Meastro Albertazzi. Storia di Gaspare Di Stefano

del 2014-09-28

In foto: Gaspare Di Stefano e il Maestro Albertazzi

Dalla “Rivista” ai tempi del Liceo Classico ad una carriera da attore sempre in maggiore ascesa considerando le difficoltà che un giovane può incontrare entrando in punta di piedi in un mondo complesso e competitivo qual è quello del Teatro. E' la storia di Gaspare Di Stefano, 30enne castelvetranese, che, grazie al suo talento e alla sua determinazione, lavora come attore teatrale a Roma anche se spesso è impegnato in tournè in giro per l'Italia con i vari spettacoli che porta in scena.

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  • La Redazione di Castelvetranonews.it ha intervitato l'artista castelvetranese. Di seguito le sue dichiarazioni.

    Gaspare, dove e quando nasce la tua passione per il teatro?

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  • La mia passione per il teatro nasce a 18 anni, nel 2001 quando frequentavo l'ultimo anno del liceo classico di Castelvetrano. Una mattina i ragazzi del comitato passarono dalle classi per dire che cominciavano le prove per lo spettacolo, o come la chiamiamo noi "La Rivista". Io pensai che in quanto maturando era un'esperienza che mi toccava fare. Alla fine Massimo Di Pasquale, il regista di quella edizione, mi diede la parte del protagonista. Portavamo in scena l'Odissea e io fui Ulisse. Fu una esperienza molto intensa per me. Stare su un palcoscenico mi faceva stare bene.

    Subito dopo lo spettacolo ero diventato in poco tempo uno fra i più conosciuti della scuola e in molti mi chiamavano Ulisse. Tuttora a distanza di 13 anni qualcuno mi chiama ancora così. 

    Potresti raccontarci il tuo percorso teatrale?

    Dopo essermi diplomato mi iscrissi all'università nella facoltà di lettere, ma non ero esattamente uno studente modello. Sentivo che non era quella la mia strada, spinto dall'attrice Stefania Blandeburgo feci il provino per entrare nella scuola di recitazione del Teatro Biondo Stabile di Palermo e fui preso.  Parallelamente frequentai anche l'Akkademia del teatro Selinus diretta da Giacomo Bonagiuso. Entrambe le scuole sono state fondamentali per la mia formazione attoriale.

    Finite le scuole mi trasferii a Roma nel 2007, qui ho continuato la mia formazione attraverso stages e laboratori. Devo molto a Nini Ferrara e alle sue officine teatrali. Parallelamente sono arrivate pure le prime esperienze da professionista, fra le altre: "La guerra dei Roses" di Warren Adler con Giancarlo Zanetti e Laura Lattuada per la regia di Ugo Chiti, "L'innesto" di Pirandello per la regia di Monica Conti.

    In TV ho preso parte alla soap opera Agrodolce andata in onda su Raitre qualche anno fa e al cinema ho lavorato con l'intramontabile Carlo Croccolo (conosciuto per i suoi numerosi film con Totò) nel film "Vacanz...ieri oggi e domani" per la regia di Fabio Massa. Inoltre da menzionare per la mia formazione sono le diverse collaborazioni di palcoscenico con la compagnia di Nicola Pistoia e Paolo Triestino grazie ai quali ho imparato tutto quello che succede dietro le quinte per la realizzazione tecnica di uno spettacolo.  

    A cosa stai lavorando attualmente?

    In questo periodo porto in scena due spettacoli ai quali tengo molto: "Come Fratelli" scritto dall'attore partannese Giovanni Libeccio per la regia di Giacomo Bonagiuso e "Minchia Signor Tenente" di Antonio Grosso per la regia di Nicola Pistoia.

    Entrambi gli spettacoli hanno come tema la legalità, argomento a cui tengo molto. Non c'è cosa più bella quando a fine spettacolo la gente commossa ti viene a ringraziare, è qualcosa di straordinario.  

    Qual è stata l'esperienza teatrale più importante? E' vero che hai lavorato con il grande Albertazzi?

    La mia esperienza recente più rilevante è la tournè estiva appena conclusa del "Mercante di Venezia" di William Shakespeare per la regia di Giancarlo Marinelli. In quest'occasione  ho recitato al fianco di un mostro sacro del teatro italiano: Giorgio Albertazzi.

    Questa esperienza penso che sia stata una delle più importanti della mia vita. Dal Maestro (così lo chiamo e lo chiamano in compagnia) credo di avere avuto una delle lezioni più belle della mia vita: volere è potere. Ha appena compiuto 91 anni ma non ciò non gli impedisce di fare ancora su e giù per l'Italia con un'energia così grande da fare invidia anche al sottoscritto.

    Quali progetti per il futuro e qual è il tuo sogno nel cassetto lavorativamente parlando?

    Poco più di una settimana fa ho avuto la fortuna di lavorare nell'organizzazione artistica del premio teatrale "Le donne e il teatro" al fianco di Lucianna De Falco attrice ischitana alla quale sono molto legato. Tra le attrici premiate figurava Paola Quattrini (che in quanto a curriculum non ha nulla da invidiare ad Albertazzi). Lei ha dichiarato che il suo sogno nel cassetto è "riuscire a fare questo mestiere per sempre". Questo è anche il mio di sogno!  

    I progetti per il futuro sono un po' offuscati. Si era prospettato un nuovo lavoro ma alla fine è saltato tutto. Nel mondo dello spettacolo purtroppo succede anche questo; ma ciò non mi demoralizzerà e andrò avanti come sempre ho fatto.

    Ti piacerebbe tornare giu' in sicilia a lavorare?  

    Spesso mi capita di tornare in Sicilia per lavoro quando sono in tournè... e non vorrei mai andare via. Mi piacerebbe tantissimo fare questo mestiere avendo come base la Sicilia ma purtroppo ciò è davvero difficile se non impossibile. La nostra terra è un contenitore enorme di cultura e dovremmo vivere di turismo e di eventi culturali invece siamo costretti ad emigrare per inseguire i nostri sogni. Non escludo magari in futuro di tornare ed aprire una scuola di teatro tutta mia.... chissà!

    Grazie Gaspare..Ad maiora semper!

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