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La Chiesa di S. Domenico diventa tecnologica. Previsto joystick per "occhi mobili tecnologici"

del 2014-02-07

Immagine articolo: La Chiesa di S. Domenico diventa tecnologica. Previsto joystick per "occhi mobili tecnologici"

(ph. gds.it)

Un sistema di telecamere, una postazione pc, uno joystick per manovrare gli occhi mobili tecnologici sugli stucchi e le statue del Ferraro e ammirarli da vicino, scoprendone particolari e rifiniture. È l’aspetto che coniuga arte e tecnologia nella chiesa di San Domenico a Castelvetrano, riaperta stamane dopo più di 40 anni di chiusura al pubblico.

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  • La cerimonia, col sindaco Felice Errante, il Prefetto di Trapani Leopoldo Falco, il Vescovo monsignor Domenico Mogavero e l’assessore regionale all’identità siciliana Mariarita Sgarlata, si è conclusa con l’apertura al pubblico dell’area presbiterale e della cappella del coro, dove sono tornati a risplendere gli stucchi di Antonino Ferraro.

    Proprio in quest’occasione è stato presentato al pubblico il sistema di telecamere che consentirà di scoprire tutti i particolari degli stucchi: un viaggio attraverso le telecamere che potranno, tramite uno zoom ad alta definizione, mettere a fuoco i particolari d’ornamento delle statue e de “L’albero di Jesse”, la maggiore espressione artistico-monumentale del Ferraro.

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  • «Proprio attraverso l’idea del gioco che richiama il vecchio joystick da pc, questo sistema vuole coinvolgere soprattutto i ragazzi nella scoperta delle magnifiche opere d’arte conservate in questa chiesa – ha detto l’architetto Gaspare Bianco, direttore dei lavori – e questo sarà il punto di partenza per la realizzazione di una banca dati multimediale che contenga anche le fasi del restauro, consultabile direttamente dalla consolle installata dietro l’altare».

    Il sistema di telecamere a circuito chiuso è utilizzato anche come videosorveglianza. La seconda fase del progetto riguarda, invece, l’attivazione di un’applicazione per smartphone che consentirà di vedere le immagini delle telecamere direttamente sui tablet.  

    «LA FRUIZIONE DI QUESTO BENE FAVORISCA UNA SVOLTA DI STILE» - «La fruizione diffusa di questo monumento spero possa favorire una svolta di stile, capace di ridare serenità e gioia al cuore, facendo da contrappeso alle tante sollecitazioni negative a cui la cappa di una crisi interminabile ci espone, ha detto il Vescovo monsignor Domenico Mogavero. «Mi auguro, pertanto, che questo evento faccia nascere nel cuore un anelito di speranza, riflesso della bellezza che riempie e trasfigura la vita». «Il nostro impegno è quello di restituire alla fruizione delle comunità locali i 44 beni Fec (Fondo edilizia di culto) della provincia – ha detto il Prefetto di Trapani Leopoldo Falco – sono risorse incredibili che non possono rimanere in ombra».

    «La città oggi riconquista un pezzo di storia – ha detto il sindaco Felice Errante – dove intere generazioni non erano mai entrate. La magnificenza e bellezza di questo luogo fa da contraltare e vince sulle macchie che, altri fatti di cronaca, hanno segnato e segnano in negativo la nostra città».   

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