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"Rinasce" lo storico scartamento ridotto grazie a Trenitalia. Occasione per turismo?

(fonte: http://blog.tuttotreno.it/) - del 2016-02-17

(ph. wwwduegieditrice.it)

Gli ultimi rotabili FS a “scartamento ridotto”, rappresentano un patrimonio ferroviario unico per la tecnica e la storia delle Ferrovie: è stato avviato da fine 2015 un importante progetto di restauro di trenta rotabili  tra carri (merci, cisterne, gru, trasbordatori) e automotrici Diesel, quasi tutti a scartamento ridotto, stazionati presso il Deposito Locomotive di Castelvetrano, in provincia di Trapani.

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  • Trenitalia Cargo, proprietaria dei rotabili, ha presentato un programma di recupero, redatto con la supervisione e il coordinamento della Fondazione FS. Il progetto è stato approvato dalla Soprintendenza Beni Culturali di Trapani in quanto i rotabili, rivestendo un notevole valore storico, sono tutelati ai sensi del vigente “Codice dei Beni Culturali”.

    Questo recupero si inserisce nella più ampia azione di tutela e valorizzazione del proprio Patrimonio storico grazie alle iniziative della Fondazione FS.  

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  • Le attività sono svolte da giovani artigiani siciliani, coinvolti da Trenitalia Cargo grazie alla Associazione convenzionata con la Fondazione FS Ferrovie Kaos di Agrigento.  Il supporto operativo in loco è garantito dalla Direzione Regionale Sicilia di Trenitalia con la collaborazione dei volontari dell’Associazione Treno Doc Palermo. Le ferrovie a scartamento ridotto si sono diffuse in Italia tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 sulle linee secondarie.

    I criteri di economia adottati per la loro realizzazione (come raggi di curvatura stretti e percorsi tortuosi, in modo di evitare la costruzione di ponti e gallerie e conseguire economie nella realizzazione dei tracciati ) ne decretarono una precoce fine, a partire dal 1960, a causa degli elevati oneri di manutenzione dell’infrastruttura e delle ridotta velocità di marcia.

    La ferrovia Castelvetrano – Porto Empedocle, inaugurata nel 1923, è stata chiusa, nel suo ultimo tratto da Castelvetrano a Ribera, il 31 dicembre 1985.

    La particolare bellezza del tracciato, che attraversa il Parco Archeologico di Selinunte, costeggia la riserva Naturale della Foce del fiume Belice e la splendida costa di Porto Palo di Menfi, possiede un forte potenziale turistico. Il progetto si innesta in un più grande disegno della Fondazione FS per il recupero e valorizzazione turistica delle ferrovie 

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