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Salemi, al via i festeggiamenti in onore dell'immacolata. Emozione di fede da quasi 4 secoli

del 2015-11-29

Un’ emozione di fede che dura da quattro secoli, dal lontano 1740 quando la notte del 7 dicembre arrivò a Salemi il prezioso simulacro della Vergine Maria raffigurante l’Immacolata Concezione.  La statua donata dal Salemitano Padre Gioacchino Genco alla città di Salemi, e proveniente da una chiesa di Palermo, arrivata nell’allora piazza San Francesco, attuale Piazza Libertà, fu collocata inizialmente nella chiesa di San Francesco detta di Sant’Antonino, dove fu custodita e amministrata dai Padri Conventuali.

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  • All’arrivo del simulacro, una folle immensa scese in piazza per accogliere l’immagine della Vergine Immacolata e il culto si fece così forte e radicato che si decise di trasportare il simulacro della Madonna nel Duomo di Salemi, Ex Chiesa Madre.  

    La famiglia Salemitana dei Baroni Villaragut fece costruire appunto al suo interno un’ampia cappella (ancora oggi esistente) dove poi venne collocato solennemente il bellissimo simulacro.  Da allora la Chiesa Madre è divenuta sede di un culto cittadino che sino ad’oggi è molto caro ai Salemitani.  

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  • In seguito al terremoto del gennaio 1968 che colpi la valle del Belice compreso la città di Salemi, la Chiesa Madre collocata accanto al famoso castello, fu demolita, e la statua dell’Immacolata fu trasferita per alcuni anni in una casa di riposo per anziani, e poi si decise di collocarla nella bellissima ed ampia chiesa del Colleggio dei Gesuiti sita nel centro storico, divenuta poi sede della Chiesa Madre e sistemata provvisoriamente accanto l’altare maggiore insieme al patrono della città San Nicola di Bari.

    Soltanto alcuni anni fa l’Arciprete Salemitano Don Salvatore Cipri, decise di collocare definitivamente il simulacro dell’Immacolata nella prima cappella laterale sinistra della chiesa a pochi passi dalla cappella del patrono San Nicola, celebrato solennemente il 6 Dicembre di ogni anno e patrono della città di Salemi dal 1290.  

    La manifestazione popolare in onore dell’Immacolata di Salemi, con la solenne processione, l’illuminazione con le luminarie per le vie del centro città, i giochi pirotecnici e la celebrazione della “Novena dell’Immacolata Concezione” ebbero inizio nel lontano 1840 per volere del Sindaco “Mistretta” che decise di raccogliere fondi tramite i 32 frantoi presenti sul territorio Salemitano, per sostenere con il loro contributo la realizzazione della festa dell’Immacolata.  Il comitato dei festeggiamenti era appunto formato dal Sindaco, dai presidenti e proprietari dei frantoi e dal capo vara.  

    Gli innumerevoli ex-voto che ornano a festa il simulacro dell’Immacolata, nel corso degli anni sono stati donati per grazie ricevute da fedeli e devoti Salemitani e non, che si sono affidati alla Madonna e che hanno avuto un’attenta custodia da parte della nota famiglia dei Baroni Villaragut, i quali hanno organizzato e sostenuto i festeggiamenti in onore dell’Immacolata.  Soltanto nel giorno della festa dell’8 dicembre questi preziosissimi ex-voto vengono appesi al simulacro, e durante la solenne processione per le vie del centro città, partecipata da migliaia e migliaia di fedeli provenienti da varie parti della provincia, che per esprimere il loro voto portavano durante il lungo e lento percorso processionale dei grossi cerei, oggi non più possibile in seguito ad un’ingiusta causa giudiziale, e spesso anche a piedi scalzi accompagnavano il pesante simulacro dell’Immacolata.

    Veniva portato a spalla da circa 100 portatori che si tramandano il compito da padre a figlio e che difficilmente lasciano ad altri, i quali animano l’intero tragitto processionale con il tradizionale grido di lode alla Madonna, “Viva Maria Immacolata Viva, Viva la Regina di lu Cielu e di la Terra Viva!!” che ancora oggi rimane motivo di forte emozione per tutti i fedeli.  Molti sono i miracoli attribuiti all’Immacolata Concezione, alcuni raffigurati anche attraverso dei dipinti.

    Nel 1944 alcuni ladri rubarono la corona che normalmente veniva lasciata al simulacro durante l’anno, in seguito a questo atto nel 1945 si celebrò il solenne rito di incoronazione della Madonna da parte del Capitolo Vaticano, con una nuova corona completamente in oro e pietre preziose, che ancora oggi viene appessa sul simulacro soltanto il giorno della festa.  

    Nel 1949 la città di Salemi fu proclamata “Città Mariana” e nella Piazza Libertà il Sindaco Francesco Paolo Di Stefano proclamò l’atto di consacrazione della città alla Vergine Maria e fece dono della chiave simbolica in argento appesa al simulacro soltanto l’8 dicembre e dichiarò l’Immacolata Protettrice di Salemi.  

    Nel 1954 in occasione del 100° anniversario del dogma il sacro simulacro fu portato in tutte le parocchie della città processionalmente.  

    Nel 1983 la statua dopo tantissimi lunghi anni ritornò a Palermo per essere restaurata dal Prof. La Mattina, e tra il 1988 e il 1993 fu collocato solennemente dal vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo un grande stellario completamente in oro, una cintura sempre in oro e una mezzaluna d’argento che poi vennero esposti per la prima volta nel 2004 presso la “biblioteca comunale Simone Corleo”  e nel 2013.  

    Il prezioso e tanto caro simulacro dell’Immacolata rimane ancora oggi un capolavoro artistico straordinario, carissimo ai Salemitani, rientra tra i più belli simulacri dell’Immacolata presenti in Italia, ignoto l’autore presumibilmente Palermitano.

    La Madonna tiene le mani raccolte sul petto, una sopra l’altra.  

    Il volto rimane l’elemento statuario più straordinario, quasi a sembrare vero, per la sua forte espressività, motivo spesso di emozioni, lacrime e gioie in particolare il giorno della festa dell’Immacolata e al momento dell’alzata del simulacro verso l’uscita solenne dalla porta centrale della grande chiesa e al momento del  rientro con i suoi lenti movimenti lungo la navata centrale.  Il simulacro dell’Immacolata ha un peso complessivo di 900 kg (fonte portatori) e viene portato da circa 100 portatori a spalla per l’intero tragitto processionale che dura alcune ore.  

    Per motivi di sicurezza durante l’anno vengono lasciati al simulacro come elementi ornamentali una corona di ferro, uno stellario di rame, orecchini e bracciali di materiale non particolarmente pregiato, ma sicuramente di un certo valore, essendo stati donati dai devoti come ex-voto.  Il tradizionali inno dell’Immacolata a Salemi, è il “Lodate Maria” che esprime davvero una grande devozione, cantato da tutti fedeli con grande emozione.  

    La città di Salemi è prima in tutta la Provincia di Trapani a festeggiare solennemente l’Immacolata Concezione della Vergine Maria, motivo per cui Salemi è stata dichiarata nel corso degli anni “Città dell’Immacolata”.    

    A cura di “Chiesa Madre Salemi”  Pagina Facebook “Maria SS. Immacolata”  

    Ph: Chiesa Madre Salemi.

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