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Un ritorno "storico" dopo 31 anni al Selinus. “I cugini irresistibili” sono "tornati" al loro posto

del 2015-04-19

Agli inizi del 1950 il Teatro Selinus è chiuso al pubblico.Tutte le notizie sul Teatro si possono trovare in parte sul sito Città Castelvetrano Selinunte. Inspiegabilmente vengono omesse le notizie risalenti agli anni 50’/80’. Il Teatro Selinus fino agli anni 50’ è destinato a sala cinematografica la cui gestione, assieme al Cinema Marconi, era dei fratelli Nino e Giocchino Barbera.

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  • Dal 1967 si tenta di riaprirlo per organizzare spettacoli teatrali. Per tutto quel periodo, il Teatro è oggetto di atti vandalici (ruberie di legnami pregiati, applique in bronzo trafugati, sipario in velluto rosso danneggiato etc.) Il primo tentativo serio di ristrutturazione risale al 1973.

    Agli inizi del 1984 la Giunta guidata dal Sindaco, In. Francesco Lo Sciuto, Assessore ai BB.CC, Preside Prof. Antonio Ferri deliberano che il Teatro doveva essere riaperto e vengono programmati e adottati una serie d’interventi quali: a) rifacimento di tutta la pavimentazione con materiali ignifughi, cabina elettrica;b) collocazione di poltrone sia in platea che nei palchi, sempre, con materiali ignifughi;c) restauro dei materiali in legno pregiato esistenti per l’acustica; d) intervento conservativo del soffitto, sistemazione del sipario e realizzazione degli “applique” stile neo classico liberty.

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  • Durante gli anni d'inattività, oltre alle ruberie, il Teatro subisce danni strutturali causati dall’azione devastante degli agenti atmosferici.

    Un'azione mirata per il recupero è complessa ma non impossibile. Non sfugge a nessuno che lo stile neo classico liberty del nostro Teatro, progettato da Giuseppe Patricolo, alla fine 800’, condiziona le scelte restaurative imposte originariamente dal progettista. Riguardo la realizzazione del nuovo sipario si ricorre ad una soluzione interessante.

    E’ trafugata in quel periodo la tela del Pardo che viene recuperata in estremis dall’Arma dei Carabinieri ai confini con la Svizzera. Allora: perché non realizzare un saliscendi ingabbiando la tela e utilizzarla come sipario?

    L’idea trova consensi.Complessa, invece, è stata la realizzazione degli applique e del lampadario. Essendo nota la bravura di Nino Ferracane, grafico di qualità, viene invitato a visionare delle vecchie foto del Selinus.

    I disegni vengono inviati ai Maestri di Murano che realizzeranno l’esistente.

    Terminati i lavori in meno di 10 mesi, con la visita della Commissione Spettacoli, presieduta dal V. Prefetto Dott.D’Amico ,finalmente il Selinus riapre dopo quasi quarant’anni.Il 16 dicembre 1984, con la commedia brillante, “I cugini irresistibili” Vittorio Caprioli e Mario Carotenuto, si inaugura la stagione teatrale 1984/85.Seguiranno altri importantissime rappresentazioni “l’Uomo la bestia e la virtù2 con Paola Gasmann e Ugo Pagliai, Lauretta Masiero, serate dedicate alla lirica.

    Tutte le locandine dei vari spettacoli trovano sistemazione all’interno del Teatro Selinus. Inspiegabilmente scompare proprio quella della serata inaugurale.

    L’Assessore alla Cultura ed eventi Dott. Stuppia, presente anche la Prof.ssa Maria Rosa Castellano, già Assessore della precedente Giunta, hanno ricevuto in dono dal Preside Prof. Antonio Ferri e dal Titolare della Tiffany Art Gallery la locandina che ha segnato un momento storico ed irripetibile per la nostra città “Riapertura del Teatro Selinus” 16 dicembre 1984.

    Interpellato il Preside Totò Ferri riferisce: "circa tre anni addietro mi sono accorto della scomparsa della locandina regolarmente incorniciata e nessuna spiegazione ho ricevuto. Inutili i vari tentativi intrapresi nel tempo".

    Solo recentemente, grazie alla sensibilità della Prof.ssa Maria Rosa Castellano e poi dell’Assessore Dott.Salvatore Stuppia, grazie alla maestria del titolare dell’Art Gallery, “I cugini irresistibili” sono tornati al loro posto.

    Nelle foto da sinistra Totò Ferri, Maria Rosa Castellano e Salvatore Stuppia che dopo aver ricevuto la locandina incorniciata la sistema nel corridoio principale del Teatro.

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