Successo per la seconda edizione del “Premio Eugenio Scalfari”
di: Luigi Simanella - del 2023-12-16
(ph. Luigi Simanella con Concita De Gregorio)
Mercoledì 13 dicembre u.s. si è svolta la 2^ edizione del “Premio Eugenio Scalfari” - Città di
Civitavecchia”. Anche quest’anno il maestoso “Teatro Traiano” si è rivelata la location ideale per
ospitare buona parte del mondo culturale civitavecchiese che, con la sua massiccia presenza, ha
voluto dare un segnale chiaro a questa splendida città affamata di cultura.
Il sindaco Ernesto Tedesco ha colto questo segnale e, nel suo iniziale intervento di saluto, ha dichiarato che Civitavecchia, città natale di Scalfari, è pronta a intraprendere un cammino di culturizzazione
con l’intento di portarla a un alto livello d’emancipazione culturale. Il “Premio Scalfari” ben si
colloca in questo percorso e la presenza di nomi di alto profilo professionale quali Ezio Mauro,
Dacia Maraini e Concita De Gregorio, gotha del giornalismo nazionale nonché discepoli del
grande maestro, oltre a impreziosire tutta la manifestazione, ne è stata una più che tangibile
testimonianza.
In più, rispetto all’edizione precedente, la presenza sul palco del mio carissimo amico Tiziano Leonardi, pianista dei “Cugini di Campagna” che, insieme al sassofonista maestro Francesco Davia, hanno donato quella nota di colore musicale che è risultata molto gradita al pubblico presente. I premi assegnati sono andati a Lucio Caracciolo, direttore di Limes, per la sezione giornalismo e a Mariangela Gualtieri, per la sezione poesia, con una menzione speciale alla memoria di Gabriele Galloni, un giovane poeta deceduto a soli 25 anni, consegnata alla mamma Irma.
L’attore Pino Quartullo, che ha avuto il compito di leggere alcune sue poesie, ha emozionato il pubblico con la sua abilità nel riuscire a trasmettere l’intensità con la quale Gabriele, certamente dotato d’un innato spiccato talento, sia riuscito a esprimere concetti di così alto profilo socio-religioso da saper prendere in giro persino la morte.
Questa parte della serata mi ha particolarmente coinvolto poiché anch’io, già un bel po’ d’anni fa, scrissi il mio “Dialogo con la morte” nel quale prendevo in giro la vecchia signora senza falsi pudori né
moralismi pseudo religiosi che spesso caratterizzano un approccio falsamente deferenziale di fronte a un passaggio naturale da una dimensione terrena a una eterea.
Dialogo che ho inserito nel mio CD “Antinomie Sardoniche” dedicato al “Teatro Canzone” di Giorgio Gaber e recitato, insieme a mia figlia Desirée, durante un mio concerto tenuto nel lontano 2005 presso il “Teatro Selinus” di Castelvetrano.
Presenti sul palco, oltre ai già citati illustri giornalisti con i quali ho avuto la possibilità di fare una foto ricordo, le figlie di Scalfari, Donata ed Enrica che, come l’anno scorso, hanno delineato il profilo del padre rimarcando la sua natura di persona umile pur nella sua magnificenza.