Salemi, conclusa la campagna di scavi archeologici organizzata dall'Andrews University del Michigan
del 2015-07-13
Si è conclusa la campagna di scavi archeologici organizzata dall'Andrews University del Michigan in collaborazione con il comune di Salemi, la soprintendenza BB.CC.AA di Trapani ed il gruppo archeologico XAIPE presso il sito della Basilica Paleocristiana di San Miceli . Le ricerche sul campo sono state effettuate dalla Professoressa Elisabeth Lesns e da Professore Randall Younker dell' Andrews University.
Quest'anno, grazie ad una convenzione stipulata tra Gruppo Archeologico XAIPE e l'associazione Terraferma hanno preso parte alla campagna di scavi anche un gruppo di giovani immigrati provenienti dal Gambia che hanno prestato il loro aiuto in maniera del tutto gratuita.
L'area di scavo, molto ampia, ha interessato la navata Nord-Est della Basilica dove sono emersi strutture murarie risalenti alla prima ed alla seconda fase di costruzione della chiesa.
Da questo saggio è emerso che la prima Basilica di IV sec. d. C. era molto più ampia della basilica costruita successivamente dopo la distruzione della prima intorno al V sec. d.C. forse a causa di un incendio. Nell'altro saggio di scavo eseguito a Sud della Basilica sono venuti alla luce dei muri molto spessi che appartengono ad una struttura molto grande (forse una villa tardo romana?) anche in questa struttura è possibile notare diverse fasi di distruzione una intorno al IV sec. d.C. una verso la metà del V sec. d. C. e l'ultima che provocò la distruzione definitiva con il conseguente l'abbandono del sito intorno al VII sec. d. C.
Da questi scavi, dice il direttore del gruppo archeologico XAIPE Leonardo Lombardo è emerso che quello di San Miceli è un sito molto più interessante di quanto si credesse in passato poichè le strutture risalgono addirittura ad un periodo antecedente all'Editto di Costantino 313 d. C che favorì la nascita delle prime chiese cristiane e quindi si potrebbe rivelare un ottimo sito per lo studio dell'arrivo del Cristianesimo in Sicilia.
FOTO:ARCHIVIO