Il Jazz e la voce di Gaetano Riccobono “illuminano” la Valle dei Templi di Agrigento
di: Franco Calcara - del 2022-12-07
Per la rassegna musicale “I Venerdì nella Valle” dedicata alla musica Jazz, che si svolge nella splendida cornice di Villa Aurea ad Agrigento, siamo andati a seguire il penultimo appuntamento venerdì 2 Dicembre, nel quale si è esibito il cantante palermitano Gaetano Riccobono con il suo trio.
I concerti organizzati dall’Associazione Culturale “Artemusica”, con il patrocinio del Parco Archeologico della Valle dei Templi, hanno avuto un grande successo di pubblico nella splendida location preparata ad hoc per accogliere gli eventi che si sono susseguiti e che hanno visto esibire artisti di grandi doti musicali e di indiscusse qualità artistiche.
Soddisfatti della riuscita della manifestazione il Direttore Artistico Maestro Carmelo Salemi e il Direttore del Parco Archeologico di Agrigento Roberto Sciarratta.
Ci tenevo molto ad andare a seguire il concerto del jazz singer Gaetano Riccobono, che tra l’altro è uno dei pochi in Italia ad accompagnarsi con il piano, e questa è già una particolarità che contraddistingue il cantante.
E già dalle prime note iniziali di “Over the rainbow” si vede, anzi, si sente lo stile delicato ed intimo del cantante palermitano, che ha sovrapposto ed alternato gli standard e le sue composizioni originali, dando vita ad un’atmosfera magica che si è creata durante tutto il concerto e che ha incantato gli appassionati presenti.
Ha intrattenuto il pubblico presente, con la sua voce e il suo pianoforte al centro del salone di Villa Aurea, coinvolgendolo con il suo stile che si riallaccia alla grande tradizione dei crooner americani.
Molto apprezzato è stato il suo vocalize raffinato ed elegante ma, quando improvvisa con il fraseggio scat, la voce si fa davvero strumento.
Espressività istintuale, tecnica e virtuosismo si fondono e non è un caso che alcune tra le forme più avanzate e sperimentali di questo genere vocale richiamino direttamente studi di avanguardia accademica. Nel 1999 conosce il grande pianista e didatta Barry Harris ed inizia ad approfondire lo studio del linguaggio jazzistico.
Ha collaborato con Lino Patruno, Romano Mussolini, Enzo Randisi e l’ensemble vocale dei Duke Ellington Singers e vanta più di 200 concerti in Italia ed all’estero (Petit Opportun Parigi, Jazz Club Lustenau Austria, Royal Conservatory Den Haag Holland, Isola D’Istria Slovenia) etc…
Attualmente insegna canto jazz presso il Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo e fra le recenti collaborazioni ci sono anche quelle con Salvatore Bonafede, Johnny O’Neal e John Colianni. Inoltre, ha all’attivo un’interessante discografia.
Giovane ma di esperienza decennale, alla batteria, Antonino Anastasi che, assieme al navigato Bino Cangemi, hanno esaltato il programma proposto con personalità e grande stile.
Guests della serata Toty Mangione e Alesssandro Stagno, entrambi chitarristi, ma ognuno con la propria tendenza musicale.
Il primo jazz guitar con la sua Gibson L5 Wes Montgomery e il suo tocco delicato e intrigante, mentre il secondo ospite è cresciuto con la musica brasiliana di Jobim, Gilberto, Vinicius, Toquinho, Luiz Bonfà, Joao Bosco ed altri. Validi e preparati, sicuramente hanno arricchito la serata.
Vi lasciamo con la videointervista a Gaetano Riccobono.
Alla prossima!