Da Partanna a Milano "passando" per il Brasile. Quando il web è passione e lavoro. Intervista a Mario Bencivinni
di: Alessandro Indelicato - del 2016-05-18
“Mio padre non mi diceva come dovevo vivere: viveva e lasciava che io lo guardassi vivere”. Scriveva così, nel 1927, il noto scrittore americano Clarence Budington Kelland. Una perfetta sintesi di come un rapporto padre - figlio all’insegna della libertà e del rispetto reciproco possa influenzare in maniera decisiva lo sviluppo e la crescita personale e professionale di un giovane.
Se poi le passioni e gli interessi del padre si trasferiscono in maniera naturale al figlio ci sono i presupposti per una carriera di successo. Stiamo parlando del 28enne partannese Mario Bencivinni, a 12 anni Deejay e oggi responsabile del marketing online e dell’eCommerce per il mercato italiano presso la Beiersdorf, multinazionale tedesca, meglio conosciuta in Italia tramite i suoi marchi NIVEA, NIVEA MEN.
Chissà se diversi anni fa il papà Prof. Nino Bencivinni (per me che mi appresto a realizzare questa intervista un filo di emozione da suo ex affezionato alunno è innegabile) avrebbe immaginato che suo figlio, amante della musica e al quale non aveva negato il “sogno” di fare il deejay accompagnandolo a feste in giro per il Belice, avrebbe avuto un futuro così radioso.
“Un grosso pregio che gli riconosco è quello di avermi sempre lasciato libero ed avermi sostenuto e supportato in tutte le iniziative che prendevo, perfino quando ho fatto il dj (iniziando a 12 anni). La sua passione per l’informazione mi ha dato la possibilità di fare la mia prima esperienza nel web col Giornale Kleos. Credo che se non l’avessi fatta forse oggi il mio lavoro sarebbe qualcosa di diverso”.
Da queste parole ho avuto conferma che lo scrittore americano non si era affatto sbagliato.
Mario, mi racconti il tuo percorso di studi?
"Ho conseguito il Diploma presso il Liceo Scientifico di Castelvetrano, poi mi sono iscritto in Economia Aziendale all’Università degli Studi di Palermo.
Al termine della Laurea Triennale a Palermo, ho deciso di trasferirmi a Milano per specializzarmi in Marketing presso l’Università Bocconi. Durante la Laurea Specialistica ho avuto la fantastica opportunità di completare il mio percorso di studi all’estero: ho trascorso sei mesi in Brasile presso l’Università degli Studi di San Paolo e sei mesi a Dublino."
Terminati gli studi subito nel mondo del lavoro?
"La mia esperienza nel web è iniziata presso un'azienda di Partanna che si occupa di web marketing (la NYX Software) con il lancio del sito online del “Giornale Kleos”, del quale mi occupavo già da tempo per la versione mensile cartacea. Poi un breve training universitario presso la sede centrale Europea di Google a Dublino.
Poi a Torino dove ho lavorato presso L’Oréal Italia occupandomi di marketing online. Questo è stato l’inizio del mio percorso lavorativo nel settore del marketing digitale nel campo della cosmesi che mi ha poi portato a Milano presso la Beiersdorf, dove lavoro da circa due anni."
Di cosa ti occupi di preciso?
"Mi occupo di marketing online ed eCommerce; volendo provare a sintetizzare in pochissime parole il mio lavoro, mi occupo di come i marchi NIVEA, NIVEA MEN e Labello incontrano i propri consumatori su Internet.
Il mio lavoro spazia dalle attività di comunicazione e marketing, come la gestione dei siti web, la gestione delle fan page nei Social Network, il modo in cui le marche compaiono tra i risultati dei motori di ricerca o su YouTube, alle attività di vendita online come ad esempio la gestione dell’assortimento presso i portali eCommerce come Amazon o sui siti dei supermercati tradizionali come, ad esempio, Carrefour ed Esselunga."
Nell'era della tecnologia e dei social quanto il Marketing e la comunicazione sono importanti per una azienda?
"Il marketing è già da anni una delle funzioni più importanti di moltissime aziende e, sicuramente, nell’era della tecnologia e dei social ha subito grandi cambiamenti. In aziende che non producono prodotti o servizi basati sulla tecnologia digitale, internet è entrato passando dal marketing ed è stato utilizzato prevalentemente come un mezzo aggiuntivo col quale raggiungere i propri consumatori.
In realtà nel tempo questa concezione del mezzo si è evoluta: oggi il digital non è solo comunicazione ma anche vendite, logistica, gestione e reclutamento del personale, etc.
È questo il motivo per cui il digital sta diventando un elemento indispensabile nella formula imprenditoriale di ogni azienda, e credo che col tempo lo sarà sempre di più."
Una perfetta strategia di vendita on line su cosa si basa?
"Quanto alla strategia perfetta, direi che questa si basa su una perfetta conoscenza del consumatore e del modo in cui questo utilizza internet per programmare i propri acquisti.
Le vendite online in Italia, in proporzione alle vendite tradizionali di prodotti reperibili al supermercato, risultano ancora molto contenute rispetto a Paesi “digitalmente” più evoluti come USA, UK, Germania, Cina o Korea, tuttavia internet (già oggi) può di certo influenzare anche le vendite che vengono effettuate in un supermercato;
Ad esempio le recensioni di Amazon e la pubblicità su Facebook influenzano gli acquisti che poi vengono conclusi “offline”, generando chiaramente fonti di ricavi importanti per le aziende che le promuovono."
Quali sono i trend e le tendenze attualmente in voga?
"I trend che secondo me segneranno una nuova rivoluzione nell’industria, oggi molto in voga fra gli addetti ai lavori, a mio parere sono tre:
1. L’intelligenza artificiale, che rende le “cose” sempre più simili alle persone. Per fare un esempio di intelligenza artificiale che esiste già e che noi non notiamo neanche basta pensare a quando carico una foto su Facebook in cui sono con altri miei amici, ed in automatico il sito mi suggerisce il giusto amico da taggare: in quel momento il sito è intelligente perché riconosce le persone nella foto.
2. L’internet delle cose, che collega gli oggetti con internet. Un esempio può essere quello di una stufa che accendiamo con lo smartphone prima di arrivare a casa per trovare l’ambiente caldo.
3. Le stampanti 3D, che ognuno di noi può comprare ed utilizzare per “stampare” degli oggetti “fai da te”.. In Cina ci sono stampanti 3D che costruiscono abitazioni, negli USA ce ne sono altre che stampano il DNA."
Come valuti il ruolo del commercio elettronico, in Italia e se c'è ancora diffidenza/paura ad acquistare on line?
"Il ruolo del commercio elettronico in Italia è ormai importantissimo. Ci sono settori che vivono quasi esclusivamente di commercio elettronico, come ad esempio le compagnie aeree.
Ci sono altri settori, come quello in cui lavoro, dove il commercio elettronico è ancora agli albori: tutti i prodotti che vengono venduti nei supermercati, ad esempio cibo e bevande, registrano ancora bassi introiti dall’eCommerce tuttavia molti si stanno già strutturando per offrire ai loro clienti la possibilità di fare la spesa su internet e riceverla a casa. Inoltre altri siti eCommerce molto importanti su altre categorie merceologiche, come Amazon, offrono già dei servizi particolarmente convenienti per chi vuole fare la spesa online, come la consegna entro un’ora di prodotti a prezzi più bassi.
Le persone comprano già su internet molte cose senza avere diffidenza/paura è sicuramente vero che non si perderà mai il fascino di andare a fare la spesa o di andare in centro a fare shopping, d’altro canto però molte vendite si sposteranno sicuramente dall’offline all’online, ed i dati ci dicono già che la crescita è a doppia cifra ogni anno."
Quanto le aziende belicine si stanno aprendo al web e al marketing?
"Sicuramente l’attenzione è cresciuta però ancora di strada da fare ce n’è tanta, come del resto un po’ in tutta Italia. Dal mio punto di vista però di fronte a molte aziende belicine ci sono enormi praterie da poter esplorare grazie ad internet.
Grazie al web è possibile abbattere le barriere geografiche e far conoscere le nostre meravigliose risorse in tutto il mondo, sia esportando i nostri prodotti, sia valorizzando il nostro territorio accogliendo persone da tutto il mondo. Spero che presto l’attenzione in questo senso crescerà ulteriormente."
Il tuo sogno nel cassetto? Magari un ritorno in Sicilia?
"Assolutamente sì. Un grande sogno è quello di tornare un giorno a casa e fare il mio lavoro per le aziende della mia terra, che spesso rappresentano esempi di grande eccellenza a livello nazionale ed internazionale. Spero anche che questo giorno non sia troppo lontano.
Un’altra grande passione è quella del cibo, adoro mangiare e, più in generale, adoro il settore della ristorazione. Ancora non ho ben capito come questa passione possa trasformarsi in un sogno da far uscire dal cassetto."
Da quanti anni vivi lontano da Partanna e ogni quanto torni a casa?
"Da circa 10 anni vivo fuori ma almeno 3 a 4 volte l’anno torno e non rinuncio mai all’estate a Selinunte"
"Ma sei il figlio del Prof. Bencivinni"? Quante volte ex alunni ti hanno raccontato aneddoti simpatici di tuo padre quando insegnava al Classico?
"Questa frase l’ho sentita dire molte volte o meglio, la sentivo spesso quando i suoi alunni avevano più o meno la mia età (in realtà la sento ogni tanto ancora da persone che sono ormai cresciute ma che ricordano i momenti del liceo).
Mio padre ha fatto sempre con grande passione ed entusiasmo il suo lavoro, sia quello di docente che quello giornalistico e questo modo di procedere mi ha certamente influenzato. Gli ex alunni di mio padre che ho conosciuto, me ne hanno parlato sempre bene sottolineando soprattutto il rapporto umano che aveva stabilito con loro.
Ogni tanto mi hanno raccontato qualche aneddoto: ad esempio, quando certe volte gli squillava il cellulare (spesso ero proprio io a chiamarlo), prima di rispondere ricordava agli alunni che bisognava spegnere i cellulari (e si riferiva ovviamente a quelli degli alunni) e che in classe non dovevano essere usati."
Quanto la sua passione per l'informazione e la comunicazione hanno influenzato la tua passione verso il mondo del web?
"Se dovessi dire quanto da 1 a 10, direi 9. La sua passione per l’informazione mi ha dato la possibilità di fare la mia prima esperienza nel web col Giornale Kleos, che lui continua a curare con estrema puntualità e dedizione da quasi 10 anni ormai.
Ancora adesso racconto questa esperienza con molto orgoglio quando faccio un colloquio di lavoro. Credo che se non l’avessi fatta forse oggi il mio lavoro sarebbe qualcosa di diverso."
Grazie per il tempo che mi hai dedicato. Non posso che farti i miei complimenti ed augurarti di realizzare tutti i tuoi sogni. La Sicilia ha bisogno dei suoi figli per poter crescere.