Quando la musica folkloristica "scorre" nel sangue tra tesi di laurea e passione. Storia della partannese Solidea Guzzo
di: Indelicato Federico Pier Paolo - del 2018-05-15
Solidea Guzzo ha 26 anni, è nata e cresciuta a Partanna, e nonostante la giovane età oltiva una passione particolare: quella della musica popolare e folkloristica. Grazie anche all'influenza di suo padre, insegnante di musica, già da giovanissima si è avvicinata a questo mondo che l'ha portata, anni dopo, ad una laurea in Educazione Musica specializzata in Direzione di Coro. In occasione del culmine dei suoi studi, ha preparato una tesi in cui ha unito musica popolare e popular music, due generi completamente diversi ma con certe affinità di intenti che Solidea è riuscita a scovare in una band in particolare, i Tinturia, che ha persino intervistato per completare il suo lavoro. Noi di Castelvetranonews.it l'abbiamo intervistata per voi.
"Direzione di coro per le musiche territoriali". Quale sarà il tuo lavoro?
Spero di diventare una insegnante di educazione musicale, e chissà, visto che sono specializzata in direzione di coro, diventare anche una brava direttrice.
Come nasce la tua passione per la musica? Da quando hai cominciato ad interessarti di musica?
La musica ha fatto sempre parte della mia vita, avendo un padre insegnante di musica non si può far altro. Fin da quando ero nel pancione mi è stato detto che mi facevano ascoltare la musica dei Pink Floyd. Crescendo ho iniziato a strimpellare il pianoforte e le percussioni e anche a cantare; ho iniziato a fare vari concorsi di musica popolare Siciliana, come ad esempio un concorso su Rosa Balistreri in cui sono arrivata prima, molti anni fa; suono nel gruppo siciliano BELICE FOLK STUDIO il cui fondatore è mio padre.
Qual è il tuo genere musicale preferito?
Amo molto la musica popolare Siciliana, ma amo moltissimo la musica di Alex Britti. Il titolo della mia tesi è: "TRADIZIONE POPOLARE E MUSICA POP NEL GRUPPO MUSICALE DEI TINTURIA" ,
In questo mio lavoro ho parlato dei Tinturia dicendo in breve che: I Tinturia sono un gruppo musicale siciliano nato nel 1996 a Raffadali , che ha voluto creare quel tipo di musica che nasce dalla gente e con la gente, che riesce ad arrivare nell'animo di essa e che viene percepita in maniera goliardica e simpatica, riuscendo ad unire un genere prettamente legato alla tradizione popolare e radicato nel cuore della gente , con un genere di musica moderno che prende il nome di musica pop , unendoli insieme e creandone uno nuovo e unico, etichettato da loro "sbrong".
I Tinturia sono riusciti ad attuare questo processo di unione tra due generi musicali fedelmente, facendo sì che la loro musica sia quel genere di musica che riesca a trasmettere alla gente un messaggio, una decisione, un incitamento, una denuncia sociale, cercando quindi di comunicarci qualcosa ma soprattutto di arrivare nel cuore della gente .
Ciò che ci fa riflettere è il fatto che la musica dei Tinturia, come quella di alcuni cantautori Italiani come Pino Daniele, sia quel genere di musica prettamente scritto in dialetto che è riuscita a spopolare in tutta Italia grazie e soprattutto alla gente che emigra, sicuramente, se non fosse stato per questa gente, i Tinturia non avrebbero avuto lo stesso tipo di successo.
Questa passione viene ricambiata da testimonianze di apprezzamento del suo lavoro?
Dal maggio 2017 ho avuto modo di intervistare il cantante leader del gruppo dei Tinturia, Lello Analfino, che appena ha saputo che io stavo per scrivere una tesi sul suo gruppo e stavo trascrivendo le partiture di due sue brani per il mio coro polifonico è stato entusiasta. Penso che la musica popolare siciliana sia un genere di musica che riesce ad arrivare nel cuore della gente, e grazie proprio a questa gente che continua a tramandarla il mio lavoro è stato molto apprezzato.
Il coro polifonico è un amalgama di più voci. Quali le difficoltà?
La difficoltà maggiore è stata quella di riuscire a creare un gruppo omogeneo di gente che era disposta ad aiutarmi , grazie all'aiuto di otto mie colleghe del conservatorio sono riuscita a creare un bellissimo gruppo di lavoro, abbiamo studiato le parti cosi suddivise: soprano, mezzo soprano e contralto.
Riuscire a lavorare con un coro polifonico, quindi formato da più voci potrebbe sembrare una sciocchezza ma inrealtà dietro c'è un duro lavoro, il mio è durato un anno, un anno di prove, di sacrifici, provare e cercando di fare uscire i suoni puliti e intonati. Penso che solo chi ne capisce di musica può realmente capire il lvoro che c'è dietro una semplice canzone cantata da un coro.
Parliamo del coro. Della differenza tra insegnare al singolo o dirigere un coro.
Sicuramente insegnare la parte ad una singola persona può sembrare molto più semplice che insegnarla ad un gruppo formato da più persone e soprattutto che debba cantare in polifonia.
Prima della direzione di coro vi è la concentrazione, ovvero io direttore devo insegnare bene le parti alle singole voci per poi unirle insieme ed infine dirigerle. L'impegno tra insegnare e dirigere è equo.
Sogni nel cassetto?
Il mio sogno? Sicuramente riuscire ad essere una brava insegnante.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Riuscire a fare amare la musica al bambini, spero di riuscire a superare il concorso 2018 per riuscire ad avere un lavoro sicuro. Intanto lavoricchio privatamente facendo lezioni di pianoforte e canto, a settembre farò la valigia e mi sposterò al nord, sperando di riuscire a trovare un lavoro, il MIO LAVORO.