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La provocazione dell'imprenditore Centonze: "prezzo olio troppo basso. Fermiamo produzione"

del 2013-08-13

Immagine articolo: La provocazione dell'imprenditore Centonze: "prezzo olio troppo basso. Fermiamo produzione"

“Il nostro olio extra vergine di oliva biologico siciliano di nocellara del Belice, continua a fare incetta di premi e riconoscimenti a livello nazionale e oltre, mentre il prezzo di vendita è irrisorio. Bisogna fermare la vendita anche per un anno e sicuramente chi vorrà l’olio siciliano, il prossimo anno sarà pronto a pagarlo più del doppio”.

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  • Una provocazione che arriva dal giovane imprenditore Nino Centonze, fresco del primo premio all’Expo Sicilia Città dell’Olio, con il suo olio biologico extravergine “Case Latomie”, che chiude in bellezza un anno che ha vista protagonista la sua azienda, che ha anche ottenuto il 2° posto al concorso nazionale “L’Orciolo d’oro”. 

     Nonostante la soddisfazione personale, Nino Centonze, va oltre, perchè crede fermamente che il prezzo di vendita del nostro olio  sia troppo irrisorio e lancia un appello agli agricoltori ed imprenditori del comparto oleario:”E’ assurdo che ancora oggi in Sicilia si cominci a sentire qualche mese prima della campagna olearia che l’olio avrà un prezzo di quattro, cinque euro al Kg, quando regioni come la Toscana (che è tra i maggiori acquirenti di olio siciliano) l’olio a bocca di frantoio viene venduto a 12 euro al kg.

     "Il mio convincimento - continua Nino Centonze - è che tutti i siciliani anche con soli 100 alberi di proprietà,dovrebbero avere una propria etichetta e un proprio marchio, solo in questo modo, come d’altronde hanno fatto in altre regioni d’Italia, si potrà uscire dalla sudditanza commerciale che patiamo, sebbene produttori di circa un sesto della produzione regionale di uno degli extra vergini più conosciuti e vincenti del mondo”.

    L’assessore all’agricoltura del comune nonché responsabile della locale Cia Paolo Calcara è di diverso avviso:”Bisogna lavorare sull’associazionismo,che è stato il punto debole dei prezzi bassi di vendita, in maniera da concentrare l’offerta e di avere maggiore forza sugli acquirenti e spingere per la ricerca di nuovi mercati”.

    In buona sostanza per l’assessore Calcara si dovrebbe arrivare alla costituzione di un Consorzio dove tutti produttori, soprattutto quelli più piccoli, possano portare l’olio e venderlo con un’unica etichetta e ciò conclude Paolo Calcara: "eviterebbe la frammentazione, fermo restando che bisogna plaudire quelle aziende che con tanti sacrifici sono riusciti ad ottenere da soli risultati eccellenti.

    L’amministrazione deve solo promuovere i nostro olio e continuerà a farlo ad Ottobre con un evento che si chiamerà: "L’olio extravergine incontra i pani d’Italia”, di concerto tra il Consorzio di tutela dell’olio e l’Associazione nazionale Città del Pane, una tre giorni tra il Parco Archeologico e il Sistema delle piazze".

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    Effeviauto 6 gennaio 2025