Corte d'Assise Trapani condanna all'ergastolo i fratelli Vaiana per l'omicidio dei due amanti nel 1990
del 2016-05-07
La Corte d’assise di Trapani ha condannato al carcere a vita i due fratelli di Castelvetrano Claudio e Giuseppe Vaiana accusati del duplice omicidio commesso il 24 agosto 1990 in un ovile di contrada Dionisio, a Campobello di Mazara, dove furono uccisi a colpi di lupara due amanti: Paolo Favara, 30 anni, e la cognata Caterina Vaiana di 33.
L'indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Marsala, Bernardo Petralia, ha consentito di svelare quanto sarebbe accaduto in contrada Dionisio nell'ovile di proprietà dei Vaiana. Paolo e Caterina furono freddati con una raffica di colpi calibro 12 esplosi con un fucile da caccia.
Attraverso una serie di interrogatori, riscontri e ricostruzioni, la responsabilità è caduta sui due fratelli Vaiana che per più di 20 lunghi anni sarebbero riusciti a nascondere la verità. Una verità fatta di morte, violenza e soldi. Il movente del duplice omicidio sarebbe da collegare a un prestito di 13 milioni di lire mai restituito e alla paura che la sorella denunciasse uno dei due fratelli dopo avere scoperto che anni prima aveva violentato sua figlia, che all'epoca aveva nove anni.
L'indagine era stata riaperta nel dicembre 2010 e si è conclusa nel mese di agosto del 2012. A distanza di 26 anni è stata dunque fatta luce sul duplice omicidio.
Il Pubblico Ministero Antonella Trainito nella sua requisitoria ha evidenziato tutti i passaggi chiave, fondamentali per la corretta interpretazione delle intercettazioni ed ha concluso con la richiesta di ergastolo.
Soddisfazione viene espressa anche dai legali dei familiari delle vittime che erano rappresentati dagli avvocati Giuseppe Ferro di Castelvetrano, Giacomo Frazzitta, Simona Lo Sciuto, Leo Genna e Giuseppe Incandela.