Quando cambia il tempo e anche l'umore. La meteoropatia e i rimedi per contrastarla
di: Dott.ssa Fabrizia Modica - del 2016-09-25
La meteoropatia. Un disturbo reale. Quante volte ci è capitato di definirci “meteoropatici” solo perché abbiamo sperimentato una sensazione di abbattimento in una giornata uggiosa o una sensazione di felicità in una giornata di sole?
La meteoropatia, è in realtà un vero e proprio disturbo psichico, che colpisce in particolar modo bambini, adolescenti, anziani, neurolabili, persone che soffrono di patologie specifiche, persone che hanno subito traumi o che hanno un forte carico di ansia e stress. Quali sintomi presenta?
I sintomi della meteoropatia sono diversi, a differente grado di intensità, ma sicuramente sono molto fastidiosi poiché ci accompagnano per lunghi periodi. Generalmente tutto inizia in concomitanza con un cambio di stagione.
Questo disturbo è caratterizzato da oscillazioni depressive del tono dell’umore, stanchezza, irritabilità, ansia, apatia, disturbi somatici come dolore o rigidità muscolare, cefalea, aumento dell’appetito e del peso, difficoltà a concentrarsi, pianto frequente e nei casi più gravi pensieri suicidi.
A seconda delle conseguenze possiamo distinguere diverse forme di questo disturbo:
• meteoropatia primaria: sintomi psicosomatici
• meteoropatia secondaria: peggioramento di condizioni fisiche già presenti
• seasonal affective disorder (SAD): depressione invernale, tipica dei paesi del nord.
La meteoropatia può essere quindi considerata come una vera e propria malattia anche se le motivazioni all'origine del disturbo, sono tutt’oggi poco chiare. Nella situazione della meteoropatia primaria una delle ipotesi più certe è che l'arrivo delle perturbazioni atmosferiche, stimolerebbe nell'ipofisi la produzione di Acht con un aumento degli stati ansiosi e contemporaneo calo di produzione delle endorfine.
Per coloro che tendono a soffrire di meteoropatia secondaria il problema potrebbe essere riscontrato nella termoregolazione, la pelle percepisce sensazioni di freddo intenso e di calore eccessivo con conseguenti brividi e un'eccessiva attivazione delle cellule sudoripare, perdita di liquidi e di sali minerali.
L’osservazione dell’efficacia terapeutica dell’esposizione alla luce bianca, ha portato a ipotizzare che la riduzione della luce sia centrale nello sviluppo della depressione invernale (SAD).
Per contenere il problema è necessario assumere uno stile di vita diverso. Cercare quindi di ridurre lo stress e stare il più possibile all’aria aperta, anche d’inverno; il riscaldamento domestico non dovrebbe raggiungere punte elevate per evitare di seccare l’aria.
Possono aiutare esercizi di yoga e le erbe naturali e trattamenti a base di fonti luminose (consultandosi sempre con il medico).