Ansia e depressione: disturbi interconnessi? Ecco il perché
di: Dott.ssa Fabrizia Modica - del 2020-10-21
L'ansia e la depressione rappresentano probabilmente le più antiche forme di psicopatologia individuate dall’uomo. Sono due disturbi molto comuni e rappresentano le categorie nosografiche psichiatriche più frequentemente diagnosticate a volte considerate separate a volta interconnesse.
Ma qual è realmente la relazione tra queste due condizioni psicopatologiche?
La comorbidità tra ansia e depressione può essere considerata abbastanza frequente (diversi studi epidemiologici hanno dimostrato che oltre il 50% dei pazienti con un disturbo depressivo nel corso della vita sviluppa un disturbo ansioso, soprattutto Disturbo d’ansia generalizzata e Disturbo di panico).
Secondo alcuni modelli l’ansia e la depressione vengono intesi come parti differenti di uno stesso fenomeno: un quadro è il riflesso dell’altro. Altri modelli considerano invece depressione ed ansia come entità distinte ma che condividono dei fattori comuni (stress, affettività negativa, vulnerabilità). Altri modelli ancora considerano la depressione e l’ansia due entità distinte e separate che non condividono assolutamente nulla se non la temporalità.
Una cosa è certa, la prognosi, e il relativo impatto sul funzionamento globale, sembrano peggiorare nei casi in cui vi è comorbidità; la sovrapposizione di sintomi ansiosi, o di un disturbo ansioso, accelera, peggiora, ed allunga il decorso dell’episodio depressivo.
Quando vi è co-presenza di ansia e depressione assistiamo a:
- peggiore o assente risposta ai trattamenti
- peggiore funzionamento generale
- qualità di vita peggiore
- tendenza alla cronicizzazione con peggiore esito
Un fattore che effettivamente sembra accomunare ansia e depressione è la presenza, in entrambe le situazioni, di un’affettività negativa (rabbia, tristezza, colpa, vergogna preoccupazione). Un argomento che porta a differenziare invece i due quadri distingue due costrutti: l’affettività positiva e l’iper-attivazione: il soggetto depresso presenta bassi livelli di affettività positiva (si rileva dall’uso di termini come fatica, stanchezza, rallentamento) ed alti livelli di affettività negativa. Al contrario i soggetti ansiosi manifesterebbero alti livelli di iperattività e di affettività negativa ma non necessariamente riduzione dell’affettività positiva.
Dott.ssa Fabrizia Modica