Pokemon Go: passione o ossessione? Intanto aumentano gli incidenti da caccia del Pokemon
di: Dott.ssa Fabrizia Modica - del 2016-07-29
Viviamo in un mondo in cui le nostre percezioni sensoriali vengono arricchite continuamente per mezzo di dispositivi tecnologici in grado di offrire una serie di informazioni che non sarebbero avvertibili facendo un uso esclusivo dei cinque sensi.
Le tecnologie legate alla realtà aumentata stanno prendendo piede gradualmente, mostrando delle potenzialità crescenti in diversi ambiti, da quello multimediale a quello videoludico; le aziende coinvolte in quella che può essere definita la “rivoluzione AR” stanno ormai lavorando per il raggiungimento di un obiettivo ambizioso: evolvere la fruizione di notizie e contenuti, arricchendo il campo visivo dell’utente con nuovi input e stimoli inediti.
Ultimo prodotto di questa realtà, «Pokemon Go». L’applicazione, che ha già fatto parlare molto di sé, permette all’utente di interagire con una realtà virtuale tramite il semplice uso del cellulare.
L’App ha suscitato diverse critiche e messo in allarme gli esperti della salute mentale. Diverse le notizie protagoniste anche nel mondo social di incidenti, licenziamenti e altre problematiche causate dalla caccia frenetica al Pokemon.
Ma quali sono i danni psicologici che realmente può comportare l’uso dell’applicazione in questione?
Sicuramente non sono diversi da quelli provocati da un uso improprio di qualsiasi altra applicazione o videogioco. L’attivazione psicologica e l’ossessione sviluppata nei confronti del gioco possono produrre uno stato di agitazione (che si accentua quando non si ha la possibilità di giocare) ed uno stato di insonnia in cui compaiono sogni ricorrenti legati ai temi proposti dall’app.
Frequente è anche il rischio di incorrere in fratture all’interno delle relazioni causate dal tempo che si spende a giocare e dalla conseguente mancanza di attenzione nei confronti del coniuge, di amici e familiari.
Il consiglio è quello di non fare dei giochi e delle applicazioni un’abitudine ma uno svago di pochi minuti da concedersi ogni tanto e per un periodo di tempo limitato.