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"Basta una passata di colore rosso per essere piste ciclabili?" La riflessione del lettore Totò Stella

del 2023-11-24

Immagine articolo: "Basta una passata di colore rosso per essere piste ciclabili?" La riflessione del lettore Totò Stella

Riceviamo e pubblichiamo una "Lettera al Direttore" da parte del nostro lettore, Totò Stella, che ha esposto una lunga riflessione sulle piste ciclabili che tanto stanno facendo discutere non solo a Castelvetrano ma anche in altre città dove sono state realizzate.

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  • "Stamane mi sono deciso a fare una lunga camminata. Perché non approfittare di una delle tante piste ciclabili? Così, preso dalla curiosità ho cominciato a camminare imboccando la prima strada ciclabile che ho incontrato. Un po’ più di metà carreggiata scura di asfalto per le macchine, il resto tinteggiata di rosso, delimitata da due strisce bianche.

    Di tanto in tanto, su quel tappeto, in bianco spicca il simbolo della bicicletta a indicare che quel lembo di strada è dedicato alle scorribande di bambini e ragazzini o di quanti vogliono allenarsi in sicurezza con la bicicletta. Debbo dire che durante la mia camminata non ho incontrato altri camminatori, mentre in altri luoghi non ciclabili incrocio sempre persone che si dedicano a questo allenamento. Finalmente anche Castelvetrano, al pari di altri paesi d’Italia, ma che dico, perché sminuire una visibile realtà, al pari della Svizzera e di altri paesi d’Europa, ha le sue belle piste ciclabili. Ma m’è venuto un dubbio: queste piste sono solo ciclabili? La ciclabile che ho percorso fiancheggia case, garage, officine (vedi foto). È un pericolo oggettivo per chi vuole percorrere in sicurezza la ciclabile? Questa ciclabile, ottenuta decurtando uno spazio vitale ad una strada, s’inoltra in aperta campagna regno di cani randagi, e quando va bene uno se ne esce con un po’ di spavento, così come è capitato a me. Mi ci è voluta una certa calma a non guardare in “cagnesco” i due cani che mi puntavano con fare minaccioso.

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  • Mi allontanavo a piccoli passi mentre cercavo qualcosa per potermi eventualmente difendere. Sono stati loro a sgomberare il campo, così ho potuto riprendere il mio passo normale. Ad un certo punto la ciclabile attraversa quello che è rimasto della carreggiata e da destra si porta sul lato sinistro senza alcun segnale per qualche sventurato automobilista (vedi foto). Decido di tornare e fare un altro tratto di altra ciclabile nei pressi.

    Qui la situazione è ancora più tragica perché la ciclabile prende l’intera carreggiata di quella che era una trazzera, mentre sia a destra che a sinistra ci sono lembi di terreno incolto e lasciato libero, senza alcuna opera di diserbamento, e ottenuta con uno strato di pietrisco e un po' di asfalto sopra senza un buon sotto suolo in cemento, tanto che l’erba sottostante sta facendo capolino e sicuramente a fine inverno non sarà più percorribile (vedi foto). Come farà quel qualcuno per raggiungere un suo lotto o un suo magazzeno in quel tratto? Il merito della politica è quello di fare avere i contributi da spendere, il merito della realizzazione ce l’hanno i nostri tecnici comunali: geometri, architetti, ingegneri, dirigenti, responsabili, controllori e controllati insieme.

    Non essendo io un tecnico, ma un utente appiedato, ipotizzo che abbiano realizzato le suddette ciclabili in maniera più semplice possibile. In fondo perché perdere del tempo prezioso e impegnarsi a fare progetti, espropri, percorsi alternativi? Basta una passata di colore rosso su strade già fatte e l’impegno delle ciclabili è assolto. Per esempio si poteva chiedere alle Ferrovie l’utilizzo gratuito del percorso Castelvetrano – Porto Palo. Che paesaggi! Che bellezze! Per il vero, anni fa avevo prospettato al sindaco di turno l’utilizzo del tracciato dalla vecchia fermata di Santa Teresa fino al ponte di ferro. L’idea è piaciuta, ma non se ne fece nulla e non so il perché. Certo non si pensi alla trovata della riapertura della linea, sarebbe una bella favola così come hanno fatto in altri posti. Al contempo si realizzava la ciclabile Menfi - Porto Palo.

    Ma per tornare alle bellezze dei tracciati delle nostre attuali ciclabili rimando a quanti hanno già scritto prima e meglio di me. Io sono tornato a camminare su altre vie. Immagino però che molto presto tutto tornerà come prima, e come sempre la vita scorrerà tranquilla e vissero tutti felici e contenti".

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