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Intolleranza al latte o al lattosio? Consigli per non fare confusione

di: Graziella Palermo - del 2019-05-07

Immagine articolo: Intolleranza al latte o al lattosio? Consigli per non fare confusione

Molto spesso l’intolleranza al lattosio viene associata o confusa con quella alle proteine del latte, questo accade in quanto l’evento scatenante è l’assunzione di latte e/o derivati; tuttavia queste due tipologie di intolleranze sono totalmente differenti cerchiamo di fare chiarezza. L’intolleranza al lattosio è un problema che non riguarda il sistema immunitario; dipende dalla incapacità di digerire lo zucchero presente nel latte ovvero il lattosio (un disaccaride risultante dall’ unione di 2 zuccheri semplici, il Galattosio ed il Glucosio).

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  • Questa incapacità è causata dalla mancanza della lattasi un enzima prodotto dalle cellule del piccolo intestino che scinde il lattosio nei suoi due già citati componenti il glucosio e il galattosio. Il lattosio non digerito rimane nel lume intestinale, viene fatto fermentare dalla flora batterica provocando i classici sintomi di questa patologia quali dolori addominali di tipo crampiforme, meteorismo intestinale, diarrea.

    La sintomatologia è dose dipendente, per contrastare l’intolleranza al lattosio è sufficiente porre attenzione ai cibi contenenti lattosio controllando la dose introdotta ed eventualmente utilizzare enzimi contenenti lattasi, ovvero un intollerante al lattosio, può bere tranquillamente del latte delattosato o mangiare formaggi stagionati (in cui il lattosio è stato “consumato”)

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  • Per avere la certezza di una intolleranza al lattosio è possibile eseguire un semplice test del respiro (Breath Test), il lattosio non digerito produce nell’intestino gas idrogeno, che viene espirato dai polmoni e la sua presenza conferma la presa di questa intolleranza. Come abbiamo detto assumendo piccole quantità di lattosio non succede nulla: per avere una reazione reale è necessario mangiarne in buona quantità.

    Coloro che manifestano disturbi come gonfiore, stitichezza, stanchezza cronica, addominalgia ecc ecc. per il semplice contatto con una goccia di latte non devono indagare l’ intolleranza al lattosio ma una possibile allergia/intolleranza alimentare dovuta alle proteine del latte vaccino.  L’allergia alle proteine del latte (dipendente dalle IgE) e l’ intolleranza al latte invece, dipendono da una reazione del sistema immunitario e possono causare sia una reazione allergica (nel caso delle IgE) sia tutti i sintomi della “infiammazione da cibo”, che vanno dal meteorismo all’emicrania, dall’artrite al reflusso, dalla diarrea alla dermatite.

    Si tratta di una reazione che non dipende dalla dose introdotta nell’organismo, possono bastare piccole quantità per scatenare la reazione. Per la diagnosi sarà necessario effettuare test specifici al fine di individuare correttamente la propria problematica Per diagnosticare l’allergia alle proteine del latte si farà ricorso ai test allergologici (Rast, Prick test..)  Infine ci sono forme di ipersensibilità alle proteine del latte che innescano la risposta allergica tramite citochine. Sono forme non Ig-E mediate, con sintomi prevalentemente gastrointestinali, che compaiono da 2 a 6 ore dopo l’ingestione.

    Più precisamente per accertarsi delle cause e stabilire nello specifico se si soffre di una ipersensibilità alle proteine del latte si può ricorrere ai test per la ricerca delle intolleranze alimentari (allergie alimentari ritardate) come il test DRIA o la metodica standardizzata Elisa attraverso il Food Intolerance Test.  E’ bene ricordare che il latte e i derivati sono costituiti da tre principali gruppi di proteine, ovvero le caseine, le sieroproteine, le lipoproteine di membrana.

    Le caseine rappresentano la principale causa di allergia ed intolleranza alimentare e possono provocare tutti quei sintomi precedentemente menzionati qualunque sia la dose assunta.

    Una precisazione

    Per contrastare l’intolleranza al lattosio (quella biochimica digestiva) è sufficiente fare attenzione ai cibi contenenti lattosio ed eventualmente utilizzare enzimi contenenti lattasi mentre per la guarigione di una reazione dovuta alle proteine del latte serve una corretta individuazione delle reattività alimentari dell’organismo (Test DRIA, F.I.T. = Food Intolerance Test) e l’impostazione di una dieta di rotazione che gradualmente consenta il pieno recupero della tolleranza alimentare.

    Nella cura dei fenomeni dovuti alle intolleranze alimentari ovvero alla “infiammazione da cibo” potrebbe inoltre essere utile aiutare l’organismo con preparati o complessi ad azione antinfiammatoria (olio di perilla, olio di ribes nero, antiossidanti…….) e facilitare la giusta colonizzazione intestinale con i probiotici più adatti. Aspetti questi che per la sola intolleranza biochimica al lattosio servono poco.

    Dott.ssa Graziella Palermo - [email protected]

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