Alla scoperta del regime dei minimi previsto per i giovani lavoratori
di: Luigi Nastasi - del 2013-12-02
Il regime dei minimi è un particolare regime fiscale italiano in vigore dal 1º gennaio 2008 introdotto con la legge 24.12.2007 n. 244, art. 1 commi 96-117 molto semplice e vantaggioso .
Vediamo brevemente quali sono le agevolazioni chi rientra e quanto dura: AGEVOLAZIONI FISCALI Niente Irpef, addizionali comunali e regionali, Irap e Iva. Aderendo al regime agevolato dei minimi questi pagamenti sono rimpiazzati da un'imposta sostitutiva del 5% che si applica sul reddito annuo; (i contributi previdenziali sono dovuti)
Chi Rientra?: • i nostri ricavi non devono superare 30.000 euro all’anno • non dobbiamo aver svolto negli ultimi tre anni nessuna attività di lavoro autonomo • la nostra attività non deve essere la continuazione di altre attività che abbiamo già svolto in precedenza come dipendenti o autonomi (escluso il tirocinio professionale obbligatorio) • non abbiamo dipendenti o collaboratori • non abbiamo acquistato negli ultimi tre anni beni strumentali per un importo superiore a 15.000 euro, né abbiamo effettuato esportazioni.
Quanto dura? Possiamo sfruttare il regime dei minimi per i primi cinque anni di attività. Se abbiamo però meno di 30 anni, questo limite si allunga fino al compimento dei 35 anni. In poche parole, un giovane di 25 anni che apre partita Iva e ha le carte in regola per aderire al regime dei minimi, potrà beneficiare dei vantaggi di questo regime per dieci anni e non solo per i cinque previsti inizialmente.
Soggetti esclusi
Le porte dell’agevolazione restano saldamente serrate per tutti coloro che: - non sono residenti nel Territorio Nazionale; - intendono avviare attività che rientrano in Regimi Iva Speciali : (settore agricolo, settore dell’editoria, agenzie di viaggi, agriturismo, vendita di Sali e tabacchi ecc. Tale Regime Offre ai giovani aspiranti imprenditori la possibilità di realizzare i propri sogni anche in un periodo buio come quello attuale. Dott. Luigi Nastasi