Lombardo firma richiesta per vincolare quota fondi Fas al Belice
Catania: "risarcire il territorio da ingiustizia che dura da troppo tempo"
del 2012-07-06
(ph. Foto: cronacaoggi.it)
C’è voluto un presidio dei sindaci, il cui coordinamento era stato convocato ieri mattina, «in seduta permanente», a Palazzo d’Orleans, per convincere il Presidente della Regione a firmare la richiesta ufficiale, indirizzata al Ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, per vincolare una quota dei fondi Fas(fondo per le aree sottosviluppate) e destinarli al completamento della ricostruzione della Valle del Belice.
Si tratta di complessivi 450 milioni di euro: 300 per l’edilizia privata e 150 per le opere pubbliche. “Era – spiega Nicola Catania, Coordinatore dei sindaci della Valle del Belice – l’atto che reclamavamo da tantissimo tempo".
Proprio Nicola Catania, la scorsa settimana si era lamentato dell’assenza della Regione in questa partita decisiva per le sorti del territorio. Una partita che si gioca attorno al disegno di legge presentato al Senato da Antonio D’Alì e firmato da quasi tutti i Senatori Siciliani o ad una possibile soluzione amministrativa che potrebbe arrivare da una specifica delibera CIPE, che mira appunto al vincolo di una parte dei fondi in riprogrammazione delle risorse FSC 2007-2013. “Un modo per risarcire il territorio da una ingiustizia che dura ormai da troppo tempo- aggiunge ancora Nicola Catania- e che oggi si rivela un intervento indispensabile al pronto riavvio del tessuto produttivo ed allo sviluppo socio-economico del territorio stesso”.
Alla fine dell’incontro il Coordinatore e i Sindaci intervenuti hanno manifestato al Presidente Lombardo la loro gratitudine per aver vista accolta la richiesta che da tempo avanzavano.
Apprezzamento per il lavoro svolto dal Coordinamento arriva da tutti i Sindaci interessati; il Sindaco di Menfi e Vice Coordinatore Michele Botta si dice “ampiamente soddisfatto per aver ottenuto questa apertura all’utlizzo dei fondi che sembravano prendessero la via della spesa corrente e improduttiva ma che grazie a questa richiesta ufficiale sarà possibile utilizzare per la crescita il lavoro di tutto l’indotto che gira attorno alla ricostruzione”.
La partita si sposta adesso a Roma dove nei prossimi giorni il Coordinamento sarà ricevuto dai Ministri competenti e dai gruppi Parlamentari di Camera e Senato.