Processo “Commissioni facili”, assolto Errante e gli altri consiglieri coinvolti
alcune precisazioni dell'avv. franco messina
di: Filippo Siragusa - del 2012-06-02
Sono stati assolti, perché il fatto non sussiste, i 19 imputati coinvolti nel processo denominato “Commissioni facili”. Il giudice monocratico del Tribunale di Castelvetrano, dopo circa due ore di camera di consiglio, ha assolto con formula dubitativa,( ai sensi dell’art 530 comma 2 del codice di procedura penale) dal reato di falso ideologico e tentata truffa ai danni del comune di Castelvetrano, i consiglieri comunali all’epoca dei fatti: Santo Sacco, Francesco Bonsignore, Paolo Calcara, Filippo Catalano, Nino Centonze, Leonardo Denaro, Felice Errante, Giuseppe Errante Parrino, Giovanni Impallari, Salvatore Ingrasciotta, , Salvatore Martino, Antonino Rizzuto, Francesco Scaminaci e gli impiegati comunali : Gesualda Di Maio, Fuliva Oliveri, Angelo Lipido e Mariano D’Antoni.
La vicenda risale al 2005. Ci sono voluti sette anni e decine d’udienze, per chiudere questa complicata vicenda giudiziaria che , in una prima fase aveva coinvolto 28 persone. Le indagini sulla caso della “commissioni facili “furono condotte dagli uomini della Polizia di Stato del commissariato di Castelvetrano e forse iniziate su segnalazione anonima.
Secondo gli inquirenti che hanno lavorato diversi mesi all’indagine, i consiglieri imputati nel processo, risultavano presenti nella sedute delle commissioni consiliari, mentre si trovavano altrove. Un meccanismo che rendeva possibile godere del gettone di presenza, con la copertura di alcuni impiegati comunali. Dopo anni di processo e di battaglie legali, ieri è arrivata la sentenza che assolve anche se con la formula dubitativa tutti gli imputati.
Nella vicenda era pure coinvolto il neo sindaco di Castelvetrano, Felice Errante. In un primo tempo il comune belicino si era costituito parte civile. Ieri , nessun rappresentante dell’Ente era presente in aula. La sentenza, il cui dispositivo si potrà leggere entro 90 giorni, non ha lasciato pienamente soddisfatti i legali degli imputati.
L’avvocato Girolamo Signorello, difensore di sette consiglieri imputati, a caldo cosi commenta l’enunciato del giudice di Castelvetrano:” Pur rispettando la sentenza di assoluzione, ci aspettavamo il dispositivo con “formula piena” e non dubitativa”.Nelle fasi conclusive del processo il pubblico ministero, aveva chiesto l’assoluzione per gli imputati, con formula dubitativa. Il Tribunale , quindi, ha accolto la richiesta dell’accusa.
In merito alla formula assolutoria pubblichiamo con piacere una precisazione resaci dall'Avv. Franco Messina in qualità di legale di Felice Errante jr, Salvatore Martino e Mariano D'Antoni.
"La formula assolutoria dubitativa, per intenderci quella che una volta recitava "per insufficienza di prove" non è più contemplata nel nostro codice di rito vigente: l'assoluzione è sempre considerata piena.
Nel caso della conclusione del processo di cui impropriamente si parla nell'articolo che è stato pubblicato anche sul GdS, il giudice ha pronunciato sentenza di assoluzione perchè difetta la reità degli imputati nel merito poichè il fatto di reato non sussiste. Ed è un'assoluzione piena sebbene pronunciata ai sensi del 2° comma dell'art. 530 c.p.p..
Le motivazioni argomentative saranno depositate dal giudice estensore fra 90 giorni e solo in quell'impianto motivazionale della sentenza, verranno esplicitate le ragioni del verdetto.
Avv. Franco Messina difensore di Felice Errante jr, Salvatore Martino e Mariano D'Antoni.