S.Ninfa. Zero contagi, Lombardino: "Grande rispetto delle regole". Fine del lockdown: mercoledì riapre il cimitero
di: Comunicato Stampa - del 2020-05-04
Terminato il periodo del cosiddetto «lockdown» (il confinamento a casa), ne inizia uno di lento e graduale ritorno alle normali attività quotidiane. Il sindaco Giuseppe Lombardino (nella foto) però ammonisce: «In questa nuova fase non mancheranno le insidie, ed è bene tenerlo sempre a mente, perché l'epidemia è stata contenuta ma non è ancora terminata».
Santa Ninfa è uscita da questo difficile periodo senza nessun caso di contagio: «Un risultato - sottolinea Lombardino - ottenuto anche grazie alla disciplina e ai sacrifici di tutti i cittadini, che hanno dimostrato grande rispetto delle regole».
Le attività commerciali e quelle produttive, che erano state costrette a ridurre l'orario di apertura solo al mattino, possono tornare ad essere aperte nell'arco dell'intera giornata lavorativa. Ristoranti e bar, come disposto dalle nuove disposizioni governative, potranno preparare cibo da asporto: «In quel caso - precisa il sindaco -, gli avventori dovranno però evitare di consumare il cibo nei pressi dei locali per evitare assembramenti».
Gli impiegati del Comune riprenderanno la distribuzione porta a porta delle mascherine alle famiglie nelle zone non ancora raggiunte (sarà lasciata una mascherina per ogni componente del nucleo familiare). Da mercoledì 6 maggio, poi, riaprirà il cimitero, «secondo un calendario prestabilito - chiarisce Lombardino - e rispettando le indicazioni che stiamo predisponendo e di cui sarà data comunicazione».
Sarà quindi possibile, con le dovute precauzioni, tornare a visitare i propri cari defunti. Lombardino sta poi seguendo l'evoluzione della vicenda legata ai giovani studenti e ai lavoratori rimasti bloccati al Nord in questi mesi e che ora vorrebbero ricongiungersi alle loro famiglie: «Ritengo vada trovata una soluzione - commenta - che contemperi i vari interessi, affinché, in tutta sicurezza e rispettando il necessario periodo di quarantena, queste persone possano tornare a casa».