"La terra che trema e il ricordo torna al Gennaio del 1968. Avevo 16 anni.."
di: Pietro Errante - del 2017-10-16
(ph. sikelianews.it)
Avevo 16 anni nel gennaio del 1968. Facevo la prima classe del liceo classico Giovanni Pantaleo di Castelvetrano. Quella domenica del 14 gennaio avevo studiato come un matto specie storia dell'arte, una materia che amavo molto e che avevo ben preparato per l'interrogazione prevista l'indomani lunedì 15 gennaio.
Tenevo sul comodino nella mia stanzetta nella palazzina Ina Casa di via Campobello, il grosso primo volume di storia dell'Arte di Mazzariol Pignatti. Argomento di studio: le sculture del greco Fidia. Lo avevo studiato per bene, avevo integrato con molte ricerche in enciclopedia Sonzogno, molto aggiornata e piena di informazioni preziose. Avevo preso tanti appunti, ero in gran forma. Mi turbava il pensiero della versione di greco che ci aspettava dalla seconda alla terza ora.
Il professore di greco Gaetano Messina era un grecista ottimo ma di quelli molto rigorosi ed esigenti.In greco non mi sentivo molto forte, non lo sono mai stato quanto in latino. Comunque ero pronto,avevo studiato: quel lunedì 15 gennaio 1968 dovevo affrontare l'interrogazione in storia dell'arte e la versione di greco(sospettati come probabili brani di Senofonte o di Erodoto).
Ricordo che durante il pranzo domenicale splendidamente preparato dalla mia cara mamma, ci fu una prima avvisaglia:sentimmo muoverci la sedia da sotto, come se il terreno si scuotesse. Restai con la forchetta in bocca mentre ci guardavamo con mamma, papà e mio fratello Salvatore.
Era evidentemente uno sguardo interrogativo! Ci rimettemmo a mangiare: la mamma aveva preparato tagliatelle al ragù e carne alla pizzaiola. Mangiammo. Sentimmo tutto il calcio minuto per minuto, tornai a studiare, ripresi il Mazzariol Pignatti, stavolta quasi distrattamente. Segnai alcuni appunti in epigrafe e postille di annotazioni mnemoniche sui bordi del libro.Verso le dieci me ne andai a letto. Quella notte alle tre sapete tutti cosa accadde.
Ora a distanza di quasi cinquantanni (il prossimo 15 gennaio saranno esattamente 50 anni) la terra è tornata a tremare, con violenza, con forza, quasi a volerci ricordare quegli eventi terribili di quell'inverno di mezzo secolo.