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Successo per la 53esima "Sagra della Sarda Incannata" a Marinella di Selinunte

di: Elio Indelicato - del 2023-08-20

Si è svolta con successo, venerdì 18, a Marinella di Selinunte, la 53° tradizionale Sagra della “sarda incannata”. I pescatori, come sempre, si sono spesi per onorare la settimana del “Sacro
cuore di Maria” e sempre grazie al loro costante impegno, questa è stata la prima sagra che si fregia del riconoscimento di presidio Slow Food “Pesca tradizionale del golfo di Selinunte”, ovvero strumento di tutela della pesca artigianale e dell’intero pescato del mare selinuntino. 

  • Fratelli Clemente Febbraio 2023 a7
  • Un lavoro iniziato già sin dal primo pomeriggio, quando vecchi e giovani pescatori si sono dati appuntamento al mercatino del pesce per incannare circa 400 kg di sarde, pescate dal capitano
    della motobarca Franca Nicolò Orlando, sistemate in oltre mille pezzi di canna lavorata con la punta finale chiamati “spiti”, poi il gran falò sul porto di ponente dove è stato creato un artigianale barbecue, all’interno del quale le sarde sono state prima arrostite e poi fatte degustare con un
    bicchiere di vino e una fetta di pane nero a turisti entusiasti di questi sapori di mare e anche di terra visto il gusto del pane.

    Una sagra organizzata nei dettagli, con il merito che va rivolto soprattutto alle giovani leve dei pescatori, che con le loro mamme hanno dato una bella immagine della borgata e
    della marineria. 

    Al Comitato Permanente Sacro Cuore di Maria, il compito di tutelare e custodire questa tradizione che vede intimamente in simbiosi la Sagra con la devozione per la Madonna del Sacro Cuore a cui tutto il borgo è intimamente legato . 

    “La sagra rappresenta un momento di unità di una comunità “scariota“ virtuosa e storica che
    fortemente crede nel borgo in cui vive“,
    le parole della vice presidente del Comitato l’avvocato Margherita Barraco. Gli fa eco il presidente del Comitato, Giacomo Russo: ”La Sagra delle sarde è espressione di chi sono veramente i selinuntini". 

    "Non è un’iniziativa di promozione turistica che da chiunque venga svolta è meritevole di plauso ma è la storia che si tramanda da anni con la speranza di non perdere la sua matrice generandi, ma con occhi aperti e vigili su un territorio al fine di contribuire alla sua valorizzazione”. Ha dichiarato Serafina Di Rosa, portavoce della comunità per la valorizzazione dell’Ato Belice che aggiunge: ”Il Presidio Slow Food del Golfo di Selinunte preserva la biodiversità alimentare e tramanda tecniche di produzione e mestieri tradizionali.I pescatori si prendono cura dell’ambiente e restituiscono valore a paesaggi, luoghi, economie e culture locali".

    Filippo Guarino un commerciante della zona del porto, titolare della gelateria del porto, si complimenta per l’iniziativa: ”Queste iniziative vanno solo lodate e fanno bene al turismo e all’immagine della borgata. Il tre settembre è in programma la sagra del gelato e l’intento è anche quello di allungare l’estate ai turisti e ai residenti. Dobbiamo fare rete soprattutto tra noi commercianti, così come avveniva una decina di anni fa. La convinzione tra tutti è che solo un vero porto potrà far nascere nuove realtà di pesca, di lavorazione e conservazione della famosa sarda di Selinunte conosciuta e apprezzata da secoli, ma purtroppo non commercializzata come meriterebbe".

    Ecco tutti gli organizzatori della Sagra:
    Coppola Bastiano, Cottone Vincenzo, Passalacqua Nicola, Salvatore Barraco che sono due, Favara Franco, Favara Giuseppe, Russo Giacomo, Margherita Barraco, Salvo Giovanni, Vincenzo Coppola, Barraco Nicolò, Passalacqua Giuseppe che sono due, Coppola Gianluca, Sfragara Giuseppe, Italiano Ivan, Russo Erik, Puzzo Antonio, Russo Nicola, Martino Giuseppe, Cottone Antonio, Cottone Giuseppe e tutte le moglie dei partecipanti.
     

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