Nella serie "Il Gattopardo" anche il castelvetranese Gigi Simanella, "Mi è sembrato di vivere in una favola"
del 2023-09-11
Sono terminate nei giorni scorsi, a Roma, le riprese della nuova miniserie in sei episodi de “Il Gattopardo”. La prestigiosa rivista statunitense Variety l’ha definito: "il più ambizioso progetto di Netflix in Italia” che avrà, almeno per la critica, un successo mondiale. Gli autori si sono ispirati al celeberrimo omonimo film del 1963 di Luchino Visconti con Burt Lancaster nei panni del principe di Salina don Fabrizio Corbera. Al suo fianco un’affascinante giovane Claudia Cardinale nei panni di Angelica, figlia di don Calogero Sedara sindaco di Donnafugata, e un bellissimo Alain Delon nei panni di Tancredi nipote del principe.
Le vicende sono note, almeno per chi ha letto l’omonimo libro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa o per chi ha visto il film di Visconti andato, peraltro, in onda nella versione rimasterizzata la sera di ferragosto u.s. su Rai Uno. Quasi tutta la storia, ambientata nella Sicilia del 1860, gira attorno a quello che fu definito il matrimonio del secolo fra la bellissima Angelica con Tancredi. Nella nuova miniserie, a interpretare il ruolo del principe troviamo Kim Rossi Stuart, mentre il ruolo di Angelica è stato affidato alla diciottenne Deva, figlia di Monica Bellucci e dell’attore francese Vincent Cassel.
Fra i protagonisti figurano anche: Francesco Colella che interpreta il ruolo di Don Calogero, Saul Nanni nei panni di Tancredi, Benedetta Porcaroli nel ruolo di Concetta, cugina di Tancredi e di lui innamorata, Paolo Calabresi, Astrid Meloni e Greta Esposito. La troupe cinematografica ha iniziato a girare le scene il 27 aprile a Palermo, Siracusa e Catania, proprio per ricreare le ambientazioni di quel particolare periodo storico. Si è spostata, poi, a Roma dove, dal 27 giugno al 7 settembre, sono state filmate le altre scene previste dal copione.
Fra gli attori non protagonisti anche il castelvetranese Gigi Simanella, che da un paio d’anni cura la sua nuova passione per la recitazione. Lo abbiamo visto a “Forum” accanto a Barbara Palombelli e nel film “Confidenza” di Daniele Luchetti a fianco di Isabella Ferrari. Lo rivedremo presto sia nella serie televisiva “I Leoni di Sicilia” di Paolo Genovese, accanto a Michele Riondino (il giovane commissario Montalbano) la cui prima puntata andrà in onda il 25 ottobre p.v. su Disney+, sia in questo nuovo “Gattopardo” su Netflix.
“Da quando ho deciso di farmi crescere la barba e allungare i capelli oramai bianchi, mi sono stati affidati ruoli di figure prettamente storiche. Avere il privilegio di recitare a fianco d’attori del calibro di Rossi Stuart e Deva Cassel m’ha riempito d’orgoglio. M’è sembrato di vivere in una favola che solo nei sogni può essere vissuta. Durante le pause fra un ciak e l’altro, una volta a Deva l’altra a Kim stanchi di stare all’impiedi, lasciavo libero il posto sul divano che occupavo nelle mie scene. Ciò m’ha provocato delle emozioni che so di certo non potrò mai più provare. Trovarmi immerso in un contesto storico così affascinante, con quei vestiti volutamente sfarzosi indossati da importanti uomini aristocratici e dell’alta borghesia (il ruolo che ho ricoperto è stato d’uno di essi) e in luoghi vistosamente decorati con fregi e pitture di grande pregio, è stato qualcosa davvero di unico e magico. Le location più consone per riprodurre i luoghi reali dove montare il set cinematografico, sono state individuate nei sontuosi saloni di: “Palazzo Brancaccio”, “Teatro dell’Opera”, “Grand Hotel Plaza”, “Palazzo Rondinini” e “Chiesa del Gesù”, tutti a Roma. Un’altra grande emozione l’ho provato quando, per raggiungere queste ultime tre mete, io e tutto il cast ci spostavamo a piedi lungo via del Corso, partendo dall’“Accademia di Belle Arti” dove facevamo trucco e parrucco, vestiti con gli abiti d’epoca. Un vero solluchero per i tanti turisti che affollano quotidianamente l’importante arteria romana, stupiti e meravigliati da quell’inattesa sfilata. A tanti di noi, specialmente i turisti stranieri, hanno chiesto di posare con loro per una foto ricordo. Essere stato scelto, nella giornata del 18 agosto, fra centotrenta figurazioni a essere avvicinato dal principe durante la sfilata dietro gli sposi che uscivano dalla chiesa al termine della cerimonia nuziale, è stato davvero qualcosa che mai avrei potuto pensare potesse accadere. Ho recitato, improvvisando le battute, complimentandomi con lui per l’ottima riuscita del matrimonio. Kim, sempre improvvisando, m’ha chiesto (in scena) della salute di mia moglie.
Battuta inaspettata, poiché non concordata che, confesso, m’ha spiazzato. La regia m’aveva detto che il principe si sarebbe fermato solo per salutarmi. Per fortuna, essendo abituato all’improvvisazione, non mi sono perso d’animo e ho risposto, ringraziandolo, che mia moglie s’era ripresa e che si trovava seduta su qualche banco più avanti insieme a delle amiche. Ho ricevuto per questa mia spigliatezza recitativa i complimenti sia dei miei colleghi sia della regia sia dei produttori. Ho potuto assistere, peraltro, alle scene girate all’“Opera” dove io e gli altri figuranti, sempre vestiti con i costumi d’epoca, abbiamo potuto ascoltare il “Va, pensiero”, tratto dal “Nabucco” di Verdi, cantato da un vero coro di professionisti vestiti da ebrei prigionieri di Babilonia e accompagnati da una vera orchestra anch’essa formata da veri musicisti. Il tutto inserito in un contesto coreografico che rispecchiava fedelmente i luoghi originali. Lavorare a fianco d’uno dei più bravi registi inglesi come Tom Shankland, m’ha fatto sentire un privilegiato baciato dalla fortuna. Di tutto questo devo ringraziare tutto il team dell’Antonio Spoletini Casting per avermi selezionato fra duemila candidati.
Un ringraziamento sincero lo devo rivolgere anche a Pupi Avati (con Gigi nella foto, N.d.R.) che in una sua recente telefonata m’ha incoraggiato a continuare questa mia esperienza recitativa.”, dice Simanella.
Questa redazione, nel congratularsi con il nostro concittadino, si augura di poterlo vedere anche in altri importanti contesti cinematografici e televisivi, nei quali Gigi potrà certamente continuare a esprimere tutta la sua poliedrica creatività artistica.