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"Il futuro del calcio tra coronavirus e l'importanza dello sport per la società. Intervista a Bruno Lombardo

del 2020-03-20

Immagine articolo: "Il futuro del calcio tra coronavirus e l'importanza dello sport per la società. Intervista a Bruno Lombardo

Se il calcio fosse classificato come arte, ebbene si, Bruno Lombardo si potrebbe definire un vero figlio d'arte. Suo padre, l'indimenticabile Franco Lombardo, è stato colui che ha ridato vita al calcio nel suo paese natale, Castelvetrano, all'indomani del terribile flagello della seconda guerra fondando il G.S. Folgore e rimanendo punto di riferimento morale e sportivo per più di cinquant'anni.

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  • Lui, Bruno, personaggio schivo e riservato ha percorso le orme paterne prima come dirigente sportivo di provate capacità e, dalla scorsa stagione, nella naturale evoluzione della specie, da autorevole componente della famiglia Federale con la storica nomina a Delegato F.I.G.C. della Provincia di Trapani.

    Lo contattiamo per telefono, dato l'attuale momento di grande emergenza sanitaria, chiedendogli come sta vivendo il calcio dilettantistico e giovanile trapanese questo momento di forzata inattività: 

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  • “Con grande preoccupazione ma al contempo altrettanto grande compostezza! Per le nostre Società che quotidianamente si occupano in maniera campanilistica della salute fisica e mentale di Donne, Uomini e soprattutto bambini delle proprie Comunità, quello attuale è un ulteriore momento delle responsabilità…… per fortuna con questi mezzi social di comunicazione sono commoventi i "legami" che emergono con il nostro mondo dilettantistico e giovanile, specie con i bambini delle nostre scuole calcio che insieme a tutte le categorie che gestiamo formano un "popolo" anche web di oltre tremila unità tesserati. Loro ovviamente aspettano che tutto finisca al più presto possibile per tornare ad odorare l'erba del proprio campo di gioco!”

    Si fanno già i conti dei danni economici che il Paese dovrà sostenere per affrontare questa grande calamità, cosa auspica possa deliberare il Governo e la F.I.G.C. per sostenere le società dilettantistiche già duramente provate da una crisi economica e sociale senza precedenti? 

    “E’ presto per dirlo, personalmente non vedo che due scenari all'orizzonte per tutto il calcio Italiano:

    1) "congelamento" dell'attività fin qui svolta, senza ne vinti ne vincitori;

    2) "scivolamento" per tutto il tempo che occorrerà dell'attività fin qui svolta puntando sui mesi (Maggio e Giugno) di solito dedicati agli epiloghi dei vari campionati (play off, playout e finali di coppe) anche a costo di finire in piena stagione estiva.

    Istintivamente e personalmente "tifo" per la seconda ipotesi che ritengo più giusta specie per i nostri Dilettanti scevri dai grandi interessi economici ma "spina dorsale" del nostro calcio nazionale...mi aspetto quindi una risoluzione che ci faccia uscire dal tunnel della preoccupazione ritornando da subito nei nostri campetti, cortili, oratori e spazi per fare "sociale" cosa di cui ci sarà prioritariamente bisogno per una ripresa efficace”.

    Ci racconti il ruolo della Delegazione Provinciale nella promozione sportiva e culturale nonché delle attività, a regime, che sono di vostra competenza.

    “La nostra Delegazione gestisce il calcio nella nostra Provincia, è innanzitutto il presidio istituzionale di riferimento per tutte le società ad iniziare dal Trapani calcio fiore all'occhiello della nostra comunità provinciale e unica Società professionistica siciliana per non parlare del Marsala in serie D, Alcamo, Castellammare, Dattilo e Mazara in Eccellenza, Folgore, Mazarese e S.Vito Lo Capo in promozione e via via nei campionati di 1, 2 e 3 categoria, girone quest'ultimo ricostruito in questo ultimo biennio dalle fondamenta aiutando la resurrezione di campanili anche fuori dalla nostra provincia (Margheritese) o rifondando da subito in centri come Salemi da sempre buon protagonista del nostro territorio tra eccellenza e promozione addirittura con due squadre in 3 categoria.

    Grande attenzione abbiamo dedicato al calcio a 5 con il Delegato che ho voluto fortemente al timone di questa disciplina che è il giovane Salvatore Bianco per la quale disciplina gestiamo un girone di serie D e stiamo profondendo ogni sforzo per invogliare le società a fare il settore giovanile di disciplina anche in forza della finale regionale disputata a Siracusa con la nostra Rappresentativa di calcio a 5 Under 17.  

    Di recente abbiamo dato vita anche ad un campionato dedicato all'attività amatoriale per chi ha smesso di essere calciatore attivo e si dedica al calcio amatoriale con 8 squadre, che si conta di potere aumentare, regolarmente in campo con le terne arbitrali dell'Aia sezioni di Trapani e Marsala.

    Poi c'è il nostro fiore all'occhiello rappresentato dal mondo del settore giovanile, dai campionati juniores allievi e giovanissimi e poi da tutta l'attività di base e dal calcio nelle scuole con quattro scuole calcio d'élite: l'Accademia Sport TP, l'Adelkam di Alcamo, il Città di Trapani e il Valderice calcio che insieme ad altre realtà, diffuse nel territorio quasi uniformemente, svolgono attività per i campionati esordienti, pulcini e piccoli amici sviluppando solo loro un movimento di oltre 3000 tesserati.

    Ma bisogna lavorare sodo ancora perché in tanti centri significativi il calcio è "saltato" spesso per problemi di impiantistica inadeguata e di pochi che investono nel calcio della nostra gente”.

    In questo momento doloroso cosa chiede alle società di massima espressione del territorio e che parole di incoraggiamento vuole trasmettere a quanti, uomini di sport e non solo, si trovano magari spiazzati dall'ansia e dalla paura?

    “E’ un momento straordinario per la nostra Nazione e per l'esistenza di ognuno di noi. Lo Sport è valore fondante della vita.

    Su questo grande presupposto le nostre Società continuano l'esercizio del loro grande ruolo sociale nelle nostre comunità ferite da questa inaspettata calamità e a loro dico "forza e coraggio" che tra non molto dovranno, e sono certo sapranno, infondere tra la gente dei loro campanili, tra i nostri bambini delle scuole calcio e a quelli del cacio nella scuole, tra le Donne guerriere sempre più numerose alla nostra disciplina. Alle nostre Società non interessano i grandi interessi economici ma la possibilità che il calcio dilettantistico puo' e deve avere per cancellare ed in fretta questo bruttissimo momento!”

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