Partanna, trenta giorni di prognosi all'allenatore colpito da una testata a fine gara. Arrivano le scuse del calciatore
di: Elio Indelicato - del 2019-01-22

Trenta giorni di prognosi per il giocatore allenatore della Società calcistica Bianco Fiore di Petrosino, a seguito di una testata a fine gara data dal giocatore del Partanna G.C .Sulla vicenda sono partite già le indagini del Commissariato di P.S di Castelvetrano. Brutta pagina di sport nella città belicina, dove non si ricordano episodi di tale gravità, che hanno gettato un'ombra sulla serietà della società ospitante.

Teatro della vicenda lo stadio comunale Madonna delle Grazie di Partanna dove da poco si era concluso l’incontro di seconda categoria tra Partanna e Petrosino per la cronaca finito a reti inviolate. Una partita ben diretta dall’arbitro castelvetranese Luigi Ditta che aveva ammonito solo quattro giocatori due per parte, in una gara avvincente per gli opposti interessi di classifica, ma normale e agonisticamente valida.
A fine gara, mentre il tecnico si avviava negli spogliatoi gli si è avvicinato G.C, che era stato sostituito da qualche minuto e dopo un brevissimo scambio di battute magari un po’ al “vetriolo” lo ha colpito al volto con una testata facendogli perdere quasi i sensi. L’allenatore ha cominciato a perdere sangue dal naso mentre alcuni avvertivano il 118 che si è precipitato sul posto soccorrendo e trasportando il tecnico petrosileno al Pronto Soccorso di Castelvetrano, dove gli veniva diagnosticato un trauma cranico e la frattura delle ossa nasali.

Nella giornata di ieri un’altra visita all’Ospedale di Marsala con prognosi di trenta giorni. Il presidente onorario della società del Bianco Fiore, Antonio Galfano, manifesta, anche attraverso i social la sua amarezza per l’accaduto, augurando una pronta guarigione al tecnico. Poi ancora con la rabbia in corpo per l’accaduto lancia la sfida che dice non vuole essere una provocazione: ”Quando il Partanna verrà a Petrosino faremo trovare lo stadio chiuso, vincerà la gara a tavolino ma con l’accaduto di domenica scorsa ha fatto perdere sonoramente lo sport.”
Sul versante Partanna arrivano le scuse del tecnico, del Presidente della società e anche quelle del giocatore che a 38 anni ancora ama fare l’attaccante e anzicchè trovare il gol anche di testa, ha avuto “un colpo di testa” : ”Sono stato un vile. Anche se ritengo di essere stato provocato verbalmente, non dovevo fare quello che ho fatto di cui mi pento. Ho dato un esempio pessimo a mio figlio che assisteva alla gara e all’episodio di cui mi sono pentito e per il quale pubblicamente voglio chiedere scusa alla società petrosilena e al suo allenatore.”
Dal punto di vista federale non si sa se potranno essere presi dei provvedimenti nei confronti del giocatore, visto che l’arbitro era già nella sua stanza ed è stato chiamato solo per vedere gli effetti finali di un pessimo dopo partita. Probabilmente la società Bruno Viviano Partanna sospenderà il giocatore in via cautelativa dalle attività sportive.
Nella foto il presidente onorario Antonio Galfano e l’allenatore Fabio Gargaglione.