"Colpa della luna", quando il 14 Agosto del 1961 il mare a Selinunte cominciò a ritirarsi tra stupore e incredulità
di: Doriana Margiotta - del 2023-09-30
Giovanni Modica, ex orologiaio, come amava firmarsi nei suoi articoli sulla storia di Castelvetrano, che aveva scritto per il giornale "Agave". Era una miniera di ricordi, aveva scritto per oltre cinquanta anni un diario giornaliero dove appuntava con dovizia di particolari e foto la vita, la storia le tradizioni di Castelvetrano, puntando soprattutto sulle usanze di una Castelvetrano che fu.
Il suo mondo erano anche gli orologi e la bottega del padre in piazza Umberto 1° a fianco la Fontana della Ninfa, dove passò buona parte della sua vita. I grandi orologi della Chiesa Madre erano sempre sotto il controllo prima del padre e poi dello stesso Giovanni Modica.
Dall’arrivo di Mussolini a Castelvetrano ai nostri giorni Giovanni Modica era stato sempre un protagonista con la sua penna. Scomparso ad aprile di 5 anni fa, fu un grande personaggio della Castelvetrano “miracolosa”, quella che va dagli anni 60 agli anni 90. Ma definirlo orologiaio è veramente riduttivo, dal momento che fu, è vero, un espertissimo orologiaio, ma anche un cultore della nostra storia locale, un appassionato ricercatore delle nostre tradizioni, un magnifico conoscitore dei nostri usi e costumi, dei monumenti.
Aveva un modo tutto suo di scrivere gli articoli, e rileggendo quelle pagine mi sono soffermata su un articolo in particolare, che ha acceso la mia curiosità. Il titolo dell’articolo era “Colpa della Luna...!
A volte siamo protagonisti di fenomeni naturali, che ci lasciano sbalorditi. Un’esperienza del genere è capitata al nostro concittadino il 14 agosto 1961. Alle ore 12, mentre prendeva il sole sulla spiaggia del Lido Azzurro, ha visto improvvisamente che il mare si ritirava lentamente, uno spettacolo meraviglioso
della natura.
I giovani che giocavano a pallone, si sono fermati ad osservare il fenomeno della bassa marea. Il mare si ritirò al punto che si poteva andare fino alla rocca di Calannino a piedi, camminando su un terreno di erbe acquatiche, larghe come foglie di lattuga di colore verde scuro e gialle con fiori celesti e rossi. Il signor Gaspare Giglio, direttore dell’albergo Lido Azzurro, preoccupato, invitò tutti i bagnanti ad allontanarsi dalla spiaggia, per paura che l’acqua del mare tornasse a riva con violenza.
Lo stesso fenomeno avvenne l’indomani, ma questa volta l’alta marea durò qualche giorno. Scherzi della natura, dissero alcuni marinai della zona. Sul fenomeno, il signor Modica chiese ad un suo amico professore di fisica, che gli spiegò che il fenomeno era legato alla combinazione di due fattori, l’attrazione gravitazionale esercitata sulla terra da altri corpi celesti del sistema solare, tra cui la luna. Il secondo fattore è la forza centrifuga dovuta alla rotazione del sistema Terra-Luna intorno al proprio centro di massa.
In conclusione Giovanni Modica scrisse che era stata tutta colpa della Luna. La spiegazione scientifica sicuramente chiarisce il fenomeno nei suoi dettegli ma, come al signor Modica, preferisco la conclusione quasi romantica a cui è arrivato, cioè che fosse tutta colpa della luna. Ho letto quelle righe con il sorriso e ricordarlo per me è un grande piacere. Dobbiamo essergli grati per l’eredità culturale che ci ha lasciato e mi auguro che anche la mia generazione faccia lo stesso.