L’ex aeroporto "Fontanelle" tra bonifiche, soldi spesi e l'inciviltà che vanifica ogni sforzo
di: Vito Marino - del 2019-12-18
Mi riferisco alla vasta area dell’ex feudo Fontanelle dove giace, sconosciuto e abbandonato da tutti, quello che fu un importante campo d’aviazione militare strategico italiano, durante l’ultima guerra mondiale.
“Lu Campu”, per com’è stato sempre chiamato, ormai fa parte integrante col centro abitato di Castelvetrano e dista un paio di Km. dal lago ed area attrezzata di Trinità di Delia. Nell’ex aeroporto, esteso oltre 110 ettari, esiste ancora una pista d’atterraggio in cemento, che il tempo va cancellando; uno stradale, dissestato vi gira attorno e comunica con quello per Mazara, Castelvetrano e diga Delia.
Durante il conflitto della II guerra mondiale, detto campo era considerato segreto e strategico perché, per ragioni geografiche e di sicurezza, permetteva la partenza e l’arrivo degli aerei militari per o da Pantelleria e Africa oppure per andare a bombardare Malta; il traffico era molto intenso con aerei che partivano o atterravano in continuazione.Successivamente l’aeroporto venne utilizzato saltuariamente come pista d’atterraggio per elicotteri dell’Aeronautica Militare, poi gradualmente fu abbandonato.
Nella vasta pianura, perché abbandonata a se stessa, si è istaurato un governo d’anarchia, dove le norme più elementari di civiltà e le leggi dello Stato sono sconosciute.
I terreni agricoli, che si trovano oltre lo stradale, pur essendo delle proprietà private regolarmente coltivate, formano il regno incontrastato di pastori. La pastorizia, pur essendo una ricchezza per il paese, si dovrebbe praticare su terreni adibiti a pascolo.
Qua durante la civiltà contadina, scomparsa intorno agli anni ’50, vigeva “la legge del fucile”. Allora, i proprietari dei terreni che non sapevano o non volevano usare il fucile, non erano tenuti in considerazione e la loro proprietà era oggetto di soprusi da parte di tutti.
Oggi si va in peggio: il fucile che permetteva una giustizia “fai da te” non si può più usare e i proprietari si devono rassegnare e accettare il pascolo abusivo dei pastori nelle proprie terre o le lastre di amianto depositate in qualche terreno privato non coltivato.
Ancora una volta uno Stato assente ed inefficiente permette il propagarsi della prepotenza. Come si fa a giustificare la pastorizia in un territorio coltivato dove mancano i terreni adibiti a pascolo? Come si fa ad accettare una discarica di materiale pericoloso in terreni abbandonati?
Tuttavia, il problema più grave in questo territorio resta l’immensa discarica a cielo aperto, dove si butta materiale di qualsiasi natura e provenienza: frutta e verdura guasta, animali morti, plastica, lastre ondulate e serbatoi rotti di cemento-amianto, lavatrici e frigoriferi guasti, copertoni d’auto, mobili ed infissi, calcinacci, ecc.
Qualcuno brucia quasi giornalmente materiale plastico come residuato di attività commerciali sicuramente illecite e grandi fumate tossiche si dissolvono nei polmoni di chi vi abita nelle vicinanze, ma anche in tutto in quartiere Belvedere.
Qui risulta una forte mortalità per tumori e, malgrado le mie continue segnalazioni su facebook e su articoli giornalistici, gli abitanti hanno chiesto il controllo del territorio per sospetto materiale radioattivo; evidentemente con esito negativo.
Questo è un regno che si governa da sé, perché non fa parte del mondo civile moderno. Come avveniva nel lontano passato, qui nessuno vede, nessuno ascolta e nessuno parla; questa legge arcaica viene ancora rispettata in maniera scrupolosa da chi non vuole ricevere dispiaceri o ritorsioni. Forze dell’ordine non se ne vedono e l’illecito regna incontrastato.
Finalmente, dai primi di luglio 2010 ruspe e camion portarono via tutto il materiale di discarica disseminato lungo i bordi dello stradale. Sembrava un miraggio trovare il vasto territorio bonificato. Alla fine lo Stato si decideva a farsi presente per far rispettare la legalità, anche se per pochi giorni.
In un comunicato stampa il Comune di Castelvetrano annunciava ufficialmente che l’ex campo d’aviazione già bonificato fu ceduto dall’Aeronautica al Demanio che, a breve, l’avrebbe assegnato al patrimonio del nostro comune al fine di incentivare le iniziative di valorizzazione del patrimonio pubblico, volte allo sviluppo economico e sociale.
Il 02/08/2010 una delegazione guidata dal colonnello Bruno Strazza, comandante del 37° stormo di Trapani Birgi, ha incontrato l’assessore Felice Errante, il segretario generale Elia Maggio ed il dirigente al patrimonio Andrea Di Como per legalizzare il caso.
Per quanto tempo è durata questa bonifica? Solo un paio di mesi, quindi tutto è tornato come prima. Si parla sempre di Napoli delle sue discariche abusive della terra dei fuochi e dell’illegalità che regna; ma sicuramente questo “Pianeta Fontanelle” non scherza.
Si è trattata di una spesa completamente inutile, anche se necessaria, perché la discarica si è riformata subito, visto che tutta l’area è abbandonata a se stessa.
Le ultime notizie ufficiali che riguardano questo campo d’aviazione si ebbero il 16/11/2016 quando l’ex Sindaco della città di Castelvetrano - Selinunte Avv. Felice Jr. Errante, rese noto che erano state stanziati 95 mila euro per effettuare la completa bonifica dell’area dell’ex-aeroporto militare, ed inoltre, che l’intera area doveva essere messa in sicurezza con opportuni sistemi di controllo per mettere fine all’odiosa abitudine dell’abbandono di rifiuti. Così, intorno al 10 gennaio 2018 ruspe, camion sacchi per i materiali pericolosi e operai con tute speciali si sono messi al lavoro per la II bonifica.
Giorno 20 gennaio è stato l’ultimo giorno di lavoro. Finalmente il campo era stato bonificato. Inutile dire che la discarica era tornata a funzionare a pieno ritmo e che la plastica bruciata continuava ad appestare tutto il territorio. Per cui la presente amministrazione comunale, che sta facendo di tutto per dare un aspetto più civile al nostro territorio, si è interessata per una nuova bonifica.
In questi giorni (intorno al 10/11/2019) l’ex aeroporto Fontanelle di Castelvetrano sta per essere bonificato per la terza volta da quando è finita la guerra. Ho avuto la possibilità di osservare questo aeroporto sin dalla fine del II conflitto mondiale. In particolare ho seguito le tre bonifiche sulle quali ho scritto i rispettivi articoli. Pertanto, concludo che anche questa bonifica sarà denaro pubblico sprecato, se le autorità preposte non si interessano seriamente a debellare questa piaga.
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