La storia di Giovanni Modica, una vita tra gli orologi e corde
di: Vito Marino - del 2015-03-28
Riparava gli orologi meccanici una volta funzionanti con la “corda”. Per svolgere questo lavoro occorreva molta perizia nel sincronizzare i vari piccolissimi meccanismi a ruote dentate. Fra i pochi orologiai esistenti a Castelvetrano molto noto era il sig. Modica, perché ha svolto questo mestiere sempre nello stesso posto a fianco della statua della Ninfa, ad iniziare dagli anni ’40 e per più di mezzo secolo. Figlio di un altro prestigioso orologiaio era ammirato per la sua perizia ed onestà nel lavoro. Egli accudiva e riparava anche i grossi orologi campanari delle chiese di Castelvetrano.
Voglio raccontare un aneddoto sulla sua persona che è successo davanti a me: Mi trovavo nella sua bottega, mentre un altro cliente, soltanto a titolo di cronaca, raccontava al sig. Modica che moltissimi anni prima aveva lasciato per riparazione al padre, un orologio, che poi non aveva più ritirato.
L’orologiaio allora ha preso una scatola e chiedendo il nome al cliente ha rintracciato l’orologio in discussione, lo ha controllato e, visto che funzionava l’ha restituito al cliente. Il cliente, rimasto meravigliato voleva pagare e il sig. Modica ha risposto: “a me non deve niente, se vuole può pagarlo a mio padre” (che era morto già da tempo).