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La Torre Grimesi, un simbolo architettonico dimenticato che meriterebbe maggiore attenzione

di: Enzo Napoli,Salvatore Di Chiara - del 2021-07-01

Immagine articolo: La Torre Grimesi, un simbolo architettonico dimenticato che meriterebbe maggiore attenzione

Nella spensierata campagna castelvetranese, lontana da quell'imperterrita ed offuscata cecità caotica quotidiana, si erge un capolavoro architettonico dalle indubbie e misteriose tracce storiche. La Torre Grimesi rispecchia una mescolanza di profumi naturali in un contesto profondamente cambiato dagli avvenimenti sociali del tempo.

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  • Essa si trova lungo la vecchia strada di Galasi (oggi, in parte scomparsa a causa della costruzione della diga Delia ma raggiungibile scendendo sotto la stessa e risalendo dal versante opposto) che congiungeva la nostra cittadina sino a Marsala, passando dal ponte di Baddanu.

    Molto frequentata dai contadini residenti nelle varie contrade, la maestosa presenza della torre in territorio mazarese nonostante la vicinanza col territorio castelvetranese, orna un contorno ambientale di rara finezza paesaggistica. Immersa tra i vigneti ed uliveti tipici della Sicilia, si cala in un contesto ammirevole e di caratura colorita.

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  • La denominazione dell'intero e vastissimo territorio ( circa 234 ettari)" Grimesi", potrebbe derivare da Crimiso come ipotizzato dal Castiglione e il fiume Arena potrebbe aver rappresentato il fiume Crimiso ed essersi combattuta la famosa battaglia di Crimiso o Crimisso tra Timoleonte ed i cartaginesi, con la sonora sconfitta di questi ultimi e la liberazione della Sicilia.

    Purtroppo, nel tipico contesto storico ove gli studi non riescono sempre ad approfondire le tematiche presenti, delegittimando la vericidità dei fatti ed annuendo ad una serie ipotetica di possibilità non constatate, essa potrebbe rappresentare una fonte incerta e la medesima guerra essere stata combattuta nelle zone del fiume Belice o nelle vicinanze di Fiume Freddo (Gibellina).

    La presenza della torre, assumeva un significato abbastanza importante ed allo stesso tempo, un controllo territoriale a difesa dei contadini. Successivamente molte torri furono  annesse ai bagli, come accaduto con la torre Grimesi tra il XVI- XVII secolo. La bellezza del luogo non è stata scalfita  nonostante alcuni interventi affrontati nel tempo, virando verso un fascino dal sapore antico.

    Essa è costruita in pietrame con cantonali in blocchi (di pietra) squadrata e seppur le condizioni siano precarie, domina la zona elevandosi su più piani con terrazzo. Una cornice sporgente è visibile a metà altezza, mentre il terrazzo presenta una merlatura a coda di rondine.

    Purtroppo, la mancata manutenzione delle strutture circostanti, ha causato il crollo della chiesa costruita nel 1670 presente in prossimità. Realizzata in pezzame di pietra aggregato, riportava negli spigoli grandi blocchi isodomi. La facciata aveva un portale con timpano spezzato in asse allo stesso ed una finestra rotonda.

    Il prospetto era completato da una cornice che si sviluppava sui muri laterali, ove si aprivano due finestre quadrate. L'interno è andato distrutto quasi totalmente e non sono visibili tracce di decori.La curiosità è rappresentata da una porticina visibile a sinistra appena immessi all'ingresso ed una base costituita da tre gradini nell'angolo destro, evidenziando gli ultimi resti della struttura seicentesca.

    La storia della torre è fortemente contrastata dalla presenza costante di alcune famiglie, passando dai Rizzo ( sin dal lontano 1648) e proseguendo col marchese Platamone di Trapani ( fine Ottocento) che, eseguì dei lavori di trasformazione dell'ingresso, giungendo alla conformazione vigente attualmente. 

    Insieme allo storico Napoli, abbiamo approfondito sia in ambito fotografico che strutturale, la conoscenza del suddetto luogo, evidenziando le percezioni storiche e sociali della torre e garantendo un perfetto equilibrio delle fonti.

    La fruttuosa collaborazione ha prodotto una costante e lucente chiarezza di un pezzo di storia del territorio, criticando con assoluta fermezza la mancanza di interventi (economici e programmatici) affinché questi ingenti capolavori architettonici vadano salvaguardati.

    Le foto testimoniano i cambiamenti nel tempo, lasciando sgomento e profonda tristezza nell'impossibile intervento attuale. L'appartenenza della struttura all'elenco dei beni architettonici protetti nella provincia di Trapani, purtroppo, prevede speciali adempimenti e difficoltà di interventi. La torre Grimesi rischia seriamente il cedimento strutturale, trascinandosi bellezza e magnificenza.

    La redazione di Castelvetranonews.it ribadisce il forte concetto di espansione culturale, creando aperti presupposti per il rispetto storico di un bene prezioso del nostro territorio.

    La Chiesa di Torre Grimesi prima del crollo

    La Chiesa di Torre Grimesi dopo il crollo

    Territorio di Grimesi

    Territorio di Grimesi 

    Enzo Napoli e Salvatore Di Chiara

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