Nel ricordo del castelvetranese Ezzy La Gumina, storia di un talento artistico tra filosofia, teatro e non solo
di: Salvatore Di Chiara - del 2021-08-06
L'espressione talentuosa demarca le sfumature dell'essere umano, rilanciando le aspettative verso obiettivi concreti, voluti e cercati nel tempo. L'impegno profuso è frutto di una serie irremovibile di situazioni che, rendono proficuo il lavoro svolto.
Castelvetrano ha segnato nel corso della sua storia un percorso netto di personaggi famosi, spesso dimenticati, sconosciuti e poco apprezzati nelle loro gesta. Il nostro senso d'appartenenza è legato alla lettura e le ricerche, spassionate in alcuni casi, affinché venga data la giusta osservazione per un ricordo meritato.
Tra essi, l' immagine spigolosa, carismatica ed intelligente di Ezzy La Gumina. Il nome bizzarro può indurre ad un'attenta caricatura ironica ed invece, l'uomo ha creato un percorso di notevole affermazione letteraria, filosofica e teatrale, riuscendo a trovare la sua notorietà in un breve periodo degli anni Sessanta.
Nato ed affermatosi come paroliere, tra i suoi capolavori di successo iniziale senza ombra di dubbio menzioniamo: "Son qui piccola mia", " Col twist e il rock and roll" ed " Il volto della mamma". Con quest'ultima affermazione canora, partecipò al festival "La Mole d'Oro" nel 1962.
Il testo, intenso nelle sue battute e fortemente dedicato ai bambini orfani, aprì ad uno scenario nel quale l'artista volle ampiamente includere il suo percorso, affermando i principi umani ed i valori della vita. Raggiunta la notorietà in campo musicale, avvenne l'apertura verso nuove frontiere artistiche e di gran spessore letterario.
Tra le poesie che hann contraddistinto l'opera personale ed indirizzate al profondo ed essenziale argomento dei sentimenti, non possono esser dimenticate "La notte d'estate" e "Che cosa è l'amore". Entrambe vivono ampiamente gli attimi d'espansione emozionale che, possono mutare facilmente ed improvvisamente, delineando il bisogno eccessivo e la ricerca dell'amore per vivere la felicità.
Nel giro di pochi mesi, la figura di Ezzy La Gumina ebbe gran risalto nell'ambiente, riuscendo a valorizzare il suo pensiero forte, crescente e concentrato su alcuni passaggi della vita, includendo lacune sociali vigenti nel periodo.
Le opere si concentrarono anche nei teatri, di cui divenne un esponente ed allo stesso tempo, affermato curatore di alcuni eventi e spettacoli di gran tradizione culturale. La vita del noto castelvetranese è stata dimenticata dalla sua città, manifestando un'assenza ingiustificata e spesso, volta al distacco netto verso il passato.
Ezzy La Gumina ha speso una parte del suo cammino terreno ad insegnare con la sua arte il significato intenso, mordente ed a tratti rabbioso dell'essere umano, accentuando e soffermandosi su determinate tematiche. Il suo perfezionamento, riuscendo ad evadere da un settore e divincolandosi con classe e carisma, lo relega tra i personaggi misteriosi della nostra città.
La mancanza di buona volontà cozza verso la conoscenza di quelle figure funamboliche, fruttuose ed ampiamente avanti rispetto al resto della massa. In essi si contempla l'essenza pura del talento naturale, utilizzando uno stile fuori dal comune.
Castelvetranonews concede nei suoi spazi disponibili, la crescita ed affermazione pubblica di quei nostri "compaesani" che, nell'arco della loro vita hanno mostrato piena effervescenza umana e valorizzazione territoriale nei contenuti.