Villa San Giovanni tra storia, sculture e l'omaggio alla prima regina d’Italia
di: Vito Marino - del 2018-06-23
Il progetto iniziale per la costruzione del Teatro Selinus del 1858, sindaco dr. Francesco Signorelli, prevedeva l'erezione del teatro in piazza San Giovanni, allora terreno libero e abbandonato. L'opposizione della Curia, che negli spettacoli mondani vedeva grave turbativa ai riti della vicina chiesa di San Giovanni, impedì che il progetto si realizzasse.
Questo piazzale esistente davanti la chiesa di San Giovanni, oggi villa Regina Margherita, nel 1869 incominciava ad essere rivalutato con l’avvio delle pratiche per la sua bonifica e sistemazione, che avverrà nel 1871.
Per interessamento di Giuseppe Saporito Ricca, sindaco di Castelvetrano dal 1883 al 1901, nel 1884 questo spazio libero viene trasformato in giardino pubblico. Nel novembre 1885 la villa viene recintata con una artistica ringhiera di ferro pieno battuto costruita dalla ditta Vincenzo Maggio. Nel settembre 1886 la villa R. Margherita venne arricchita del gruppo marmoreo detto “bimbacciata”, opera dello scultore Mario Rutelli di Palermo.
La scultura venne posta al centro della vasca l’11/5/1887. La vasca fu costruita da Vincenzo Venezia di Palermo. La villa venne dedicata a Margherita di Savoia prima regina d’Italia. Durante la II Guerra Mondiale la bella ringhiera venne tolta perché serviva il ferro per le operazioni belliche; allora fra gli scritti di Mussolini si evidenziava: “Consegnate ferro e oro per la patria”. Durante il terremoto del 1968 lo spazio venne occupato da decine di baracche e fortemente danneggiato.
Per paura di vandalismo il gruppo della “bimbacciata” del Rutelli fu custodito in un magazzino comunale; nel 1994 fu affidato al restauro del prof. Benedetto Risalvato e successivamente sistemato su un antico ed artistico capitello nel proneo del Teatro Selinus. Lo stesso restauratore ha realizzato un calco in cemento, posto l’11/03/1995 nel sito originale della vasca.
Sul n.1 del “Risveglio” del 24 aprile 1909 in un articolo “En pass” Giovanni Bonagiuso, un noto letterato castelvetranese scrive: <<Dobbiamo costatare che manca un giardino per pubblico passeggio, malgrado i due magnifici spiazzali di Porta Garibaldi e Vittorio Emanuele, dobbiamo costatare che la villa Margherita sta sempre chiusa, malgrado il Comune stipendi un giardiniere, che purtroppo resta molto occupato in certi giardini non comunali>>