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C'era una volta la Privacy. Tra social, post e hashtag è corsa alla web reputation

di: Dott.Francesco Marino - del 2016-06-14

Immagine articolo: C'era una volta la Privacy. Tra social, post e hashtag è corsa alla web reputation

Niente ha più valore di un “buon nome” online. Riflettiamo: abbiamo lavorato tutta la vita per costruirci una reputazione allo scopo di ottenere un buon lavoro; conservare quel lavoro; rendere orgogliosi di noi i nostri familiari; stare bene con noi stessi; fare una buona impressione; lasciare un’eredità di cui i nostri cari essere orgogliosi. Oggi basterebbe una pubblicazione errata sul web per compromettere tutto questo.    

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  • Fino all’inizio di questo millennio, il nostro nome era legato all’area geografica in cui si viveva e non c’erano ragioni di preoccuparsi di ciò che gli altri dicevano di noi da un’altra parte del mondo. In caso di maldicenze ci si poteva affidare alla tutela di un legale. Con l’avvento della web tecnologia e dei social media in particolare, la nostra immagine è potenzialmente esposta alle pettegolezzi di oltre 3 miliardi di persone che popolano il web.

    Difendersi ora dagli attacchi alla propria reputazione diventa macchinoso. Circolano sul Web una quantità sempre maggiore di informazioni personali e non sempre immesse con cura. Qualcuno, stazionando in qualsiasi parte del globo, potrebbe menzionare il nostro nome su un social network o taggarci in alcune foto online, oppure il nostro nome potrebbe comparire in post di blog o articoli in maniera sgradita. Chi desidera acquisire informazioni su una persona appena conosciuta, l’iniziativa che avvia è digitare il suo nome su Google. Ciò che appare,forma la prima opinione su quella persona.

    Se i risultati dovessero avere valenza negativa la prima impressione si trasforma in giudizio. Questo può essere valido anche per i contenuti positivi. Ci sono momenti dove una reputazione online di “buona qualità” è fondamentale, specie se si è alla ricerca di un lavoro. È di basilare importanza verificare, prima di proporsi per un colloquio, che la propria identità digitale risulti adeguata, quindi che non sia compromessa da contenuti sconvenienti. Particolare considerazione andrebbe dedicata alle foto e ai video pubblicati, che sono i primi contenuti ad attirare l’attenzione.    

    La situazione ideale sarebbe quella in cui i primi risultati della ricerca raccontassero di noi ciò che sappiamo fare e della nostra ottima reputazione in un determinato settore. Appare significativo ben considerare la cura del proprio profilo nei portali e nei social network, intercedere in dibattiti pubblici con parsimonia, stringere relazioni sintomatiche e mostrare ottime abilità e competenze.    

    Una lamentela su di noi può partire da Twitter e migrare rapidamente su facebook o YouTube se non viene gestita abbastanza velocemente la dove si è originata. Cercare poi di controllare il flusso delle tante persone che commentano è come combattere contro un incendio.    

    La migliore soluzione per difendere la propria web reputazione è sicuramente la prevenzione.     Esistono dettami di massima che consigliano prudenti condotte per non pregiudicare la propria reputazione online. Prima di pubblicare su YouTube video di situazioni imbarazzanti come scherzi in spiaggia, battute da osteria, atteggiamenti o situazioni particolari, ecc., bisogna sapere che diventeranno di pubblico dominio. Ricordarsi che datori di lavoro, selezionatori del personale così come colleghi, docenti e compagni di scuola monitorano i social network.    

    Attenzione a inviare proprie foto a persone appena conosciute tramite chat, sms, e-mail: non si sai mai a chi potrebbero essere inviate. Occhio ai TAG. Esseri taggati rende pubbliche ad altri le foto che magari non avresti mai voluto girassero sul web.

    Prima di farsi fotografare in locali pubblici in situazioni “imbarazzanti” è bene sapere che probabilmente le foto saranno pubblicate sul sito e sulle pagine social del locale e condivise innumerevoli volte.Inoltre, stare attenti alla geolocalizzazione (tag luoghi, check in, ecc.) quando si postano foto o messaggi, se non si vuol far sapere dove ci si trova.    

    E’ tuttavia possibile rimuovere indesiderati contenuti personali dal web, come il numero di conto bancario o un'immagine della tua firma. In genere è sufficiente rivolgersi al proprietario del sito, cioè il webmaster, anche se hai trovato i contenuti utilizzando Google.In questo caso è necessario cercare il link "Contattaci" o l'indirizzo email del webmaster e inviare una motivata richiesta di rimozione delle notizie detestate.   

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    Effeviauto 6 gennaio 2025