"I Forconi" a Castelvetrano: assicurati solo servizi essenziali. Dove sono i politici?

Mezzi del pronto soccorso e della Belice ambiente scortati dalle forze dell’ordine per approvvigionarsi di benzina al fine di assicurare i servizi essenziali alla città di Castelvetrano, file interminabili ai rifornimenti chiusi in attesa di rifornire le cisterne e i maggiori centri commerciali, tra cui T.R.E.R, che annunciano la chiusura perché i clienti non arrivano a causa dello sciopero.

Questo lo scenario di Castelvetrano che sta vivendo delle ore difficili messa in seria difficoltà dallo sciopero dei “Movimento dei Forconi” che, solo ricorrendo a tali mezzi estremi, sono riusciti nell’intento di avere risonanza a livello nazionale nelle diverse emittenti e nei parlamentari che sembravano quasi non accorgersi di quanto stesse accadendo dalle parti sicule.

A tal proposito Nicola Messina Denaro, autotrasportatore d’acqua, ha dichiarato: “Ci sono tutti, tranne i politici locali”. In effetti sarebbe giusto che i cittadini una volta tanto fossero appoggiati nelle loro iniziative da tutti i politici locali, regionali, nazionali (eletti con i voti dei Siciliani e che troppo spesso si ricordano di ciò quando si avvicinano le elezioni) ed invece si sono visti in questi giorni “solo” tanti ragazzi, uomini comuni che però hanno avuto la forza di farsi sentire e rivendicare tutti insieme i propri diritti e far conoscere a tutta l’Italia la difficile situazione siciliana che, se non affrontata, potrebbe portare a situazioni ancora peggiori di quelle che si stanno vivendo in questi giorni.

La speranza è che la protesta abbia un seguito nelle aule del Parlamento regionale e nazionale ove dovrebbero essere approvate misure agevolative per un’economia dalle grandi potenzialità la cui crescita non è mai riuscita a decollare di sicuro non per incapacità dei cittadini comuni da sempre innamorati della loro terra.

Si ringrazia Ino Mangiaracina per il prezioso contributo fotografico.