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Domenica le elezioni. Una panoramica degli schieramenti e su come si vota

del 2013-02-21

Il seggio elettorale di Piazza Dante

In foto: Il seggio elettorale di Piazza Dante

Domenica 24 e lunedì 25 febbraio si vota per il rinnovo della Camera dei Deputati e del  Senato della Repubblica. Gli elettori possono votare dalle ore 8 alle ore 22 del 24 febbraio e dalle ore 7 alle ore 15 del 25.  

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  • Sia per l'elezione della Camera dei deputati (SCHEDA ROSA, 18 anni per votare) che per quella del Senato della Repubblica (SCHEDA GIALLA, 25 anni per votare) l'elettore esprime il voto tracciando un solo segno (una X o un semplice tratto) sul solo contrassegno della lista prescelta. Non è possibile manifestare "voto di preferenza"; la lista di candidati è, infatti, "bloccata", cioè i nominativi sono presentati in un ordine prestabilito al momento del deposito della lista stessa. Anche nel caso di liste collegate in coalizione, il segno va sempre posto sul solo contrassegno della lista che si vuole votare e non sull'intera coalizione.  

    Ai fini dell'elezione della Camera dei deputati, il territorio nazionale è suddiviso in 26 circoscrizioni, oltre alla Valle d'Aosta, che costituisce circoscrizione a sé ed elegge un solo deputato a maggioranza dei voti. Salvo i dodici assegnati alla circoscrizione Estero, il numero dei seggi spettante a ciascuna circoscrizione si ottiene dividendo la popolazione residente secondo i dati dell'ultimo censimento ufficiale per seicentodiciotto e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.

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  • Il Senato della Repubblica è eletto, invece, su base regionale. Nessuna regione può avere un numero di senatori inferiore a sette; il Molise ne ha due, la Valle d'Aosta uno.

      Votano per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica gli elettori che abbiano compiuto, rispettivamente, il diciottesimo e il venticinquesimo anno di eta', entro il primo giorno della votazione.    

    I principali schieramenti politici  

    Pierluigi Bersani  è il candidato per la coalizione del Centro-Sinistra, mentre a capo dello schieramento di Centro-Destra c’è Silvio Berlusconi, anche se quest’ultimo non è candidato Premier. Il Centro è invece guidato da Mario Monti, la Sinistra da  Antonio Ingroia. Altri schieramenti di rilievo che non hanno collocazione politica sono il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e Fare per fermare il declino di Oscar Giannino.

    Lo schieramento di centro sinistra è composto oltre che dal PD anche da Sinistra ecologia libertà di Nichi Vendola, dal Partito Socialista Italiano e da Centro Democratico. Quest’ultimo partito è nato il 28 dicembre scorso ad opera di Massimo Donadi, che è fuoriuscito dall’Italia dei Valori, e Bruno Tabacci. Fanno parte di questa coalizione anche Megafono di Crocetta e Svp.

    Lo schieramento di centrodestra è attualmente composto dal PdL, Lega Nord, Fratelli d’Italia, La Destra, Grande Sud-Mpa, Partito Pensionati, Mir, Intesa Popolare e Liberi da Equitalia. All’interno della coalizione c’è ancora da sciogliere il nodo relativo al candidato premier. Dopo l’accordo con la lega, Berlusconi ha dichiarato che non sarà lui, in caso di vittoria, il Presidente del Consiglio. Berlusconi  preme per il segretario politico del Popolo della Libertà Angelino Alfano, mentre, Roberto Maroni vuole l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

    Il Centro è guidato dal premier uscente Mario Monti. La sua candidatura è sostenuta oltre che dalla sua lista Scelta Civica anche dall’Udc di Pierferdinando Casini e da Futuro e Libertà di Gianfranco Fini. La lista al Senato sarà unica e non avrà la scritta Scelta Civica, ma solo quella Con Monti per l’Italia. Discorso diverso per la Camera dei Deputati dove le liste saranno tre e in coalizione fra loro.

    Lo schieramento di sinistra è guidato dal magistrato palermitano Antonio Ingroia con la sua lista Rivoluzione Civile. Questa candidatura ha subito ottenuto il parere favorevole di partiti politici e del movimento arancione di Luigi De Magistris. Infatti la candidatura del magistrato antimafia è sostenuta dall’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, dai Verdi di Angelo Bonelli, dal Partito della Rifondazione Comunista di Paolo Ferrero e dal Partito dei Comunisti Italiani di Oliviero Diliberto.

    Il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo correrà da solo alle elezioni politiche.  

    Correrà da solo anche Fare per Fermare il declino del giornalista torinese Oscar Giannino salito alla ribalta in questi ultimi giorni per aver inserito nel suo curriculum lauree e master mai conseguiti. Per tali motivi, in settimana,si è dimesso dalla guida del partito; resta comunque candidato premier in quanto per la legge elettorale italiana, un candidato Premier che "rinunci" alla sua candidatura, una volta che le liste sono state chiuse, resta candidato fino al termine delle elezioni. La ragione è che  non si possono rifare milioni di schede elettorali in poche ore dal voto a causa di un candidato che cambia idea e si tira indietro.

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