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Castelvetrano, splendido esemplare di cicogna tratto in salvo dal Corpo della Forestale

(fonte: Gds) - del 2013-09-11

Immagine articolo: Castelvetrano, splendido esemplare di cicogna tratto in salvo dal Corpo della Forestale

Ha rischiato il “volo “ di sola andata un bellissimo esemplare di cicogna arrivato da Praga ed impallinato probabilmente dai bracconieri nelle campagne di Tre Fontane. Ad accorgersi del volatile Giovanni Tummarello, che ha notato che l’animale faceva dei piccoli saltelli all’interno del suo appezzamento di terreno nei pressi della via 124 ovest. Grossa la sorpresa nel vedere l’esemplare di cicogna bianca con un’ala ferita aggirarsi stancamente per il campo.

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  • L’uomo che meriterebbe un encomio, senza pensarci due volte ha caricato il volatile sulla sua autovettura e lo ha portato immediatamente dal veterinario Antonio Lombardo a Campobello per le prime cure del caso, visto il rischio che l’ala potesse andare in cancrena. Poi sono stati avvertiti gli uomini del Corpo della Forestale di Castelvetrano, cha hanno preso in consegna la cicogna per trasferirla al Centro di recupero Fauna Selvatica di Ficuzza dove sarà curato dalla mani esperte del dottore Giovanni Giardina.

    L’esemplare di circa due anni è stato nutrito con del pesce da parte dagli ispettori Pietro Garofalo e Gaetano Tobia, pur con una certa resistenza da parte dell’animale ferito. Nella zampa sinistra un anello d’identificazione con la scritta “ N.Museum Praha”.

    Si tratta di un Istituto sperimentale di ricerche di Praga che si occupa di monitorare anche le cicogne in volo. La speranza è che l’esemplare possa riuscire a riprendere il volo, dopo l’impallinamento all’ala destra . Non si esclude che la cicogna, sia venuta a svernare nelle nostre zone e che abbia potuto nidificare magari sopra un palo dell’Enel e  sia diventata “oggetto di desiderio” dei bracconieri, che al mercato illegale dopo l’impagliamento , avrebbe fruttato oltre 600 euro.

    L’Ispettore Giovanni Massa si augura che la cicogna possa riprendere il volo e aggiunge:”Ogni provincia dovrebbe avere un centro di pronto soccorso dove portare subito gli animali,perché la burocrazia spesso non va d’accordo con la velocità dell’intervento medico per salvare l’animale”. Il fenomeno del bracconaggio e delle vendita degli animali è punito severamente dalla legge sulla caccia n. 157 e dalla direttiva europea sugli uccelli precisa l’ispettore Gaetano Tobia del Cites e le pene posso portare anche all’arresto.

    Lo stesso aggiunge che:”il fenomeno da un paio di anni è stato attenzionato da parte dei colleghi di Palermo che qualche tempo fa hanno anche sequestrato un laboratorio abusivo di tassidermia, con all’interno tantissimi esemplari protetti dalla legge sulla caccia come falchi, gru, aironi.Otto mesi fa-continua l’ispettore Gaetano Tobia al porto di Palermo il Nucleo operativo Citas di Palermo ha sequestrato rapaci protetti già impagliati, che arrivavano con la nave da Civitavecchia, destinati al mercato illegale. Da qui si evince che c’è un grosso traffico di animali protetti e un giro abbastanza lucroso

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