Campobello, «percolato in discarica». Diffida all’Ato dalla società «Asja»
(fonte: campobellonews.com) - del 2013-09-12
La lettera suona come una diffida: «Calcoliamo che il mancato smaltimento del percolato stia riducendo la potenzialità dell’impianto di almeno 400 kw con un danno da mancato ricavo di 1.700 euro al giorno». Così la società “Asja” che gestisce l’impianto di estrazione del biogas nella discarica consortile di contrada Campana-Misiddi a Campobello di Mazara, ha scritto al Comune e alla Belice Ambiente Spa. La lettera apre una questione che si aggiunge al problema legato alla chiusura dell’impianto (previsto fra qualche settimana) perché saturo di rifiuti.
La chiusura creerà non pochi disagi agli undici comuni (alcuni sindaci sono preoccupatissimi, come quello di Petrosino Gaspare Giacalone che ha chiesto un incontro col Prefetto) che attualmente vi conferiscono. La questione sollevata dalla società “Asja” è piuttosto seria. Perché il sodalizio con sede a Rivoli, nel Piemonte, nell’invaso della discarica attualmente in utilizzo ha realizzato 12 nuovi pozzi per l’estrazione del biogas ma la presenza di un battente molto alto di percolato non consente di recuperare le quantità di biogas stimate nel progetto.
La trasformazione del biogas in energia consentirebbe un guadagno per la società e per il Comune di Campobello al quale viene riconosciuta una percentuale. Secondo quanto scrive l’Asja il percolato nella vasca in gestione della Belice Ambiente Spa è oltre i parametri e per questo ha chiesto che venga presto smaltito.
Di diverso avviso è il commissario liquidatore Nicola Lisma: «L’attività di recupero del percolato in quella vasca, a quanto ci consta è regolare, compatibilmente con la peculiare e cronica scarsità di risorse finanziarie, dovute al mancato pagamento dei servizi da parte dei comuni».
E Lisma aggiunge: «Pensiamo di aver fatto e di continuare a fare tutto quanto è in nostro potere e possibilità, mentre, come è noto, all’impossibile nessuno è tenuto». Tra la Belice Ambiente Spa e il Comune (a cui è affidata la gestione del primo invaso già saturo della discarica) è aperto da mesi un lungo contenzioso arricchito di esposti presso la Procura di Palermo da parte della commissione straordinaria.
Per ben due volte il presidente della commissione Esther Mammano insieme alla Polizia Municipale e i tecnici dell’Arpa ha effettuato dei sopralluoghi per verificare le condizioni di gestione dell’impianto. Nell’ultimo sopralluogo sono state evidenziate alcune disfunzioni, finite in un dossier inviato in Procura