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Lezione di legalità e fantasia per gli alunni della "Pappalardo"

di: Prof.ssa Francesca Mandina - del 2014-05-23

"Per vincere la guerra alla mafia io ho da suggerire una cura a lunghissimo termine: l'intervento dei maestri elementari. Io credo che siano i maestri elementari la nostra arma segreta, quelli che riusciranno, se riusciranno, a curare quell'analfabetismo morale, quel brodo di coltura da cui la mafia trae le sue linfe", Gesualdo Bufalino  “Lezione di vita e di coraggio, questo è per noi il 23 maggio”.

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  • Gli studenti siciliani  Di 1 E e III M della scuola“ V. Pappalardo” elaborano un  copione ricco di attività di lettura e scrittura creativa con  riferimenti ad eventi di storia contemporanea per avvicinarsi meglio ai concetti di diritto, dovere, dignità, giustizia, principi questi che fanno della Costituzione un testo fondamentale per vivere bene  con gli altri e diventare futuri cittadini.  

    Ventidue anni dopo le stragi di mafia del 1992, le idee di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino camminano davvero sulle loro gambe, lo testimonia anche l'impegno profuso dei ragazzi che hanno partecipato a scuola al progetto “Scacco matto alla mafia” promosso dall' editore Navarra, che con il suo librettino, che è poi un racconto fantastico, ha permesso ai  ragazzi di recitare  un copione ragionando  sulle principali tematiche di educazione alla Legalità. Lodevole iniziativa  per  ricordare ancora il giudice Falcone, altri magistrati e  poliziotti.

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  • Giornalisti come Giuseppe Fava che ci ricorda “ A che serve vivere se non c'è il coraggio di lottare”e poi ragazze, come Rita Atria di Partanna, uccisa perché collaboratrice di giustizia, e attentati a persone impegnate in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata. Ventidue anni dopo il ricordo è vivo e la lotta alla mafia continua anche tra i banchi di scuola .

    È proprio a scuola che gli alunni con lo slogan “Non vogliamo uno Stato d'omerta', vogliamo la nostra libertà” recitano una  partita in cui si affrontano le pedine della criminalità e quelle della legalità, legalità che vuole essere vincente a tutti i costi facendo scacco alla mafia. Gli alunni  immaginano di sapersi orientare in questo affascinante mondo frequentato da pedoni, torri, cavalli, alfieri, re e regine e gridano con  forza“ no alla mafia e a coloro che ostacolano importanti  espressioni e realizzazioni di legalità fra i cittadini” e che spesso si vantano.

    Lavoro di  di impegno e partecipazione  che aiuta i miei  alunni a ragionare, a discutere, a riflettere sui valori sociali da perseguire e sulla coscienza civile da tenere sempre desta, afferma la prof. Francesca Mandina. Diciamo grazie all' editore Ottavio Navarra  e al Comune di Castelvetrano per avere coinvolto le scuole".

     “Può  servire parlare di mafia, parlarne spesso, in modo capillare, a scuola: è una battaglia contro la mentalità mafiosa, che è poi qualunque ideologia  disposta a svendera la dignità dell' uomo per soldi”, Padre Pino Puglisi

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