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Quando su Rai 2 il castelvetranese Giuseppe Clemente trionfava al “Cantagiro”

del 2014-11-26

Parlare di Giuseppe Clemente rappresenta per me un momento di grande soddisfazione, poiché parlo d’una persona alla quale sono fortemente legato da sinceri sentimenti di profonda stima e amicizia. Peppe, figlio anch’egli d’una Castelvetrano tiepida di fronte ai fenomeni musicali che crescevano silenti in quel periodo, è assurto agli onori della cronaca nell’anno 1991 quando ha partecipato al “Cantagiro” di Ezio Radaelli, trasmesso su Rai 2, risultandone il vincitore nella categoria “Primo applauso”.

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  • In quell’occasione ha presentato il brano “E camminare” scritto dal noto medico castelvetranese Vito Signorello. Per arrivare al tanto agognato traguardo il nostro bravissimo cantante ha dovuto superare ben dodici tappe, tutte trasmesse in diretta sempre su Rai 2.

    A ogni appuntamento si accompagnavano a Vito e a Peppe alcuni loro amici tra cui: il direttore di banca Nino Cuttone, l’editore Angelo Mazzotta e l’avvocato Vito Signorello. Quella vittoria ha rappresentato sia per Peppe sia per Vito, ma anche per tutta la nostra comunità castelvetranese, motivo di grande orgoglio, poiché è stata frutto di notevole impegno e indubbia professionalità, senza alcun aiuto esterno (raccomandazioni varie, per intenderci).

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  • Peppe ha firmato, in seguito, un contratto di tre anni con la casa discografica NAR di Milano. Vito, nel frattempo, ha fatto conoscere Peppe al suo amico Claudio Mattone con l’intento di realizzare, con il suo aiuto, qualche progetto di più ampio respiro. Purtroppo, anche se Mattone ha avuto parole di grande elogio per le qualità canore di Peppe, non si realizzò nulla. Peppe mi racconta che in quel periodo era sotto naja, il servizio militare di leva, che svolgeva a Taranto e che da Mattone si presentò con addosso la divisa da marinaio di morandiana memoria.

    Vito e Peppe, comunque, non si sono arresi e hanno continuato a collaborare producendo altri successi. Il 23 maggio del 1992 si sono recati entrambi a Milazzo, dove Peppe ha partecipato al “Premio Nazionale Regia Televisiva” Oscar TV, trasmesso su Rai 3. In quell’occasione ha presentato nuovamente “E camminare”, reduce dal successo del “Cantagiro”.

    Un’ora dopo la sua esibizione televisiva, con precisione alle ore 17,56, sull’autostrada A 29 Mazara-Palermo, nei pressi dello svincolo di Capaci, ignoti premevano un detonatore che provocava lo scoppio d’una grande quantità di dinamite (Kg. 572).

    La deflagrazione fece scomparire in un attimo un bel tratto dell’autostrada formando un gigantesco cratere. Nello stesso istante transitava in quel punto una Fiat Croma bianca, blindata, in mezzo ad altre due che le facevano da scorta. Sulla Croma viaggiava il giudice Giovanni Falcone e la sua compagna collega Francesca Morvillo, mentre sull’auto che li precedeva c’erano tre agenti di polizia: Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.

    La mafia, in quel tragico pomeriggio di primavera, ha messo a segno uno degli attentati più violenti della sua folle storia fatta di stragi, distruzione e violenza, trucidando persone innocenti. Persone che hanno sacrificato la loro vita dopo essersi battute, anima e corpo, per la giustizia e la libertà degli uomini. Si salvarono, soltanto, gli occupanti della terza auto.

    Sempre nell’anno 1992 Peppe ha partecipato sia al Premio “Rino Gaetano” di Termoli(CB) presentando la “La solitudine”, brano composto sempre dal nostro Vito Signorello, sia al Premio Televisivo “Venere d’Argento” di Erice.

    Gli altri importanti traguardi raggiunti da Peppe sono stati: nel 1994, quando si è classificato 2° al Festival “Lilybeum” di Marsala, presentato da Pippo Baudo e nel 1996, quando si è classificato 3° al Festival di Caltanissetta ricevendo anche il premio della critica.

    Peppe ha affiancato alla sua attività di cantante solista anche quella d’orchestrale facendo parte, nel 1985, del gruppo “I Modulor” di Castelvetrano e de “La Traccia” di Campobello di Mazara. Negli anni 1987 e 1988 ha fatto parte dell’orchestra “Le Bazar” di Bologna con i quali ha girato l’Italia in lungo e largo: dal “Piper” e “Gilda” di Roma al “Casablanca” di Padova, dai “Giardini Margherita” di Bologna al “Club Tennis” di Magenta.

    Si fece conoscere dal gruppo “Le Bazar” in occasione d’una serata di carnevale nella quale quest’ultimi erano stati impegnati a suonare al Circolo “Gioventù” di Castelvetrano. Durante il corso della serata, Peppe fu invitato a cantare un paio di brani e, quando i bolognesi ebbero modo d’ascoltarlo, gli proposero d’unirsi al loro gruppo. Peppe aveva da poco compiuto il suo diciottesimo anno d’età e accettò la proposta anche perché, nel frattempo, aveva finito i suoi studi e conseguito il diploma di geometra.

    Peppe ricorda che, nel periodo in cui suonò col suo gruppo al “Gilda”, ogni sera andavano ad ascoltarli Renzo Arbore con, al seguito, tutto lo staff di “Indietro Tutta”, fortunata trasmissione televisiva di Rai 2. Negli anni 1992 e 1993, Peppe ha fatto parte anche del gruppo musicale campobellese dei “Musicanova”.

    Dal 1993 al 1996 ha collaborato con Maurizio Filardo alle chitarre e Vito Favara alle tastiere, piano e sequenzer, formando un trio d’eccezione con il quale si sono esibiti nei più prestigiosi pub isolani e in tutte le feste scolastiche di quegli anni riscuotendo sempre un grande consenso di pubblico e di critica. Maurizio e Vito hanno sviluppato, in seguito, una carriera invidiabile che li ha visti protagonisti indiscussi nei vari palcoscenici sui quali si sono esibiti.

    Un altro gruppo con il quale Peppe ha condiviso altre esperienze musicali è stato quello del “Collettivo Urbano” di Marsala con i quali ha cantato dal 1996 al 2007, mietendo successi uno dopo l’altro. In quel periodo capitava spesso che nello stesso giorno dovessero ottemperare a degli impegni doppi e a centinaia di chilometri di distanza l’uno dall’altro. Inoltre, per le numerose richieste di lavoro, erano costretti a dare forfait agli impegni che non riuscivano a conciliare con quelli già presi.

    Peppe non ha, poi, disdegnato di fare anche l’attore partecipando alla realizzazione d’un recital-concerto, “Passione napoletana”, insieme alla favolosa cantante castelvetranese Leda Stella e all’eccezionale chitarrista, castelvetranese anche lui, Luciano Favara. Con la compagnia teatrale “I Selinidi” ha partecipato alla messa in opera, presso il “Teatro Selinus” di Castelvetrano, delle commedie “La giara” e “Liolà” entrambe del sicilianissimo Luigi Pirandello.

    Nel 2002 ha prestato la sua voce ne “I Musicanti”, un progetto di musica etnica siciliana con la realizzazione di ben due CD. Nell’anno 2006, Peppe ed io, insieme con altri amici castelvetranesi, siamo stati ospiti di Luciano Saladino, Presidente dell’“Associazione Castelvetranesi d’America” di New York.

    In quell’occasione io, Peppe, Rosario Guzzo, Irene Bonanno, Anna Gelsomino e il simpatico Giuseppe Giò Nastasi ci siamo esibiti, sia presso il salone ricevimenti “Russo’s on the bay” in occasione dell’annuale “Festa dei Castelvetranesi d’America” sia presso il “Central Ridgewood Theatre of Queens” di New York. Un’altra esibizione l’abbiamo fatta quando il carissimo amico Bartolo Calia ci ha invitato nel suo rinomato ristorante “Carmela’s” di Franklin Square sempre a New York, dove ha offerto una magnifica cena a tutti noi suoi paesani giunti dall’amata Sicilia.

    Peppe ha anche partecipato, a fianco di tanti altri validissimi cantanti, al “Concerto per la vita” che ho organizzato nell’anno 2008 presso il “Teatro Selinus” per festeggiare i miei primi quarant’anni di carriera musicale. In quell’occasione ha interpretato “I nonni”, una mia composizione inserita nel CD e nel DVD che ho autoprodotto del concerto. Peppe aveva già inciso altre mie composizioni tra cui “Lady Blues” e l’“Inno alla Folgore”, la nostra amata squadra di calcio, con i testi dell’amico Matteo Chiaramonte. Dal 2007 collabora con il gruppo trapanese degli “Extra Large” con i quali ha un’ottima intesa che soddisfa appieno le esigenze musicali dettate dalla sua grande professionalità.

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