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Maurizio Filardo, da Sanremo con Arisa a "Tutta colpa di Freud" tra talento e musica

del 2014-12-01

Immagine articolo: Maurizio Filardo, da Sanremo con Arisa a "Tutta colpa di Freud" tra talento e musica

Maurizio Filardo, nato a Castelvetrano nel 1967, senza ombra di dubbio e possibilità di smentita rappresenta il musicista castelvetranese che ha raggiunto il maggior numero di traguardi artistici mietendo tanti successi personali elevati a livello nazionale. Egli, bruciando tutte le tappe d’una carriera in continua evoluzione, ha goduto d'innumerevoli soddisfazioni dando, contemporaneamente, tanto lustro alla nostra e sua ridente città.

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  • Delle sue origini musicali e delle sue prime esperienze giovanili ho parlato ampiamente durante il percorso narrativo nel quale mi sono occupato della storia dei complessi castelvetranesi. In questa sede parlerò dell’amico Maurizio dal momento in cui ha deciso di lasciare la tanto amata Castelvetrano per trasferirsi nella capitale Roma.

    Qui ha avuto la possibilità di dare sfogo a tutte le sue esigenti prerogative musicali in un contesto che garantisse più opportunità, specialmente per chi è in possesso di grande talento come lui. “Cu nesci arrinesci” recita un detto siciliano che, tradotto, significa: chi vuole riuscire a farsi valere nella vita, deve liberarsi del guscio e uscire dal proprio ambito territoriale. E’ ciò che ha fatto il nostro Maurizio che, non appena insediatosi, si è fatto conoscere nell’ambiente musicale romano.

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  • Essendo un bravissimo chitarrista e un fine arrangiatore e compositore, ha avuto da subito la possibilità di conoscere prima e collaborare subito dopo con artisti di chiara fama quali: Daniele Silvestri, Sergio Cammariere, i Nomadi, Nada, Alberto Fortis, i Tiromancino, i Subsonica, Niccolò Fabi, Max Gazzè, solo per citare i più noti. Con Silvestri, in particolare, la collaborazione inizia nel lontano 1997 per un tour italiano in cui lo stesso ha presentato il suo doppio album, terzo in ordine d’uscita, “Il dado”.

    Oramai ci siamo abituati a vedere spesso Maurizio in televisione, col suo lungo e folto pizzetto e la sua inseparabile chitarra, calcare i maggiori e più importanti palchi italiani: da quello del “Festivalbar” all'Arena di Verona a quello del Teatro “Ariston” per il “Festival di Sanremo”. Artista poliedrico, nell’anno duemila entra a far parte anche del mondo del cinema componendo alcune colonne sonore di film di successo.

    La sua prima esperienza risale all’anno 2000, quando Luca Bernabei della Lux Vide gli affida l’incarico di comporre le musiche della serie televisiva “Questa casa non è un albergo”, una fiction per Mediaset trasmessa su Rete 4 meglio nota come “Amo Costanza ma senza speranza”.

    Creare musica sulle immagini è per Maurizio un’esperienza molto entusiasmante che continua nell’anno 2003 con la composizione di alcune canzoni per la miniserie televisiva “Tutti i sogni del mondo” con Serena Autieri e Bianca Guaccero, una fiction in quattro puntate trasmessa su Rai Due.

    Sempre per la Lux Vide, Maurizio compone le musiche per una versione più soft, home edition, del film “Genesi. La Creazione e il diluvio”, di Ermanno Olmi, del 1994. Della vecchia versione lascia soltanto i due brani della sigla di testa e di coda composti, a sua volta, da Ennio Morricone. Maurizio si cimenta, inoltre, nella produzione di Jingles per degli spot pubblicitari per: Colgate, Alitalia, Generali Assicurazioni, Wind/estel, Euro, Volvo, Diners, Ferrero e Ministero dell’Agricoltura.

    Nell’anno 2008, insieme a Silvestri, firma le musiche del film di Paolo Genovese e Luca Miniero, “Questa notte è ancora nostra”, che contiene anche brani arrangiati utilizzando il synth, come in “Freddo secco”. Un giorno d'autunno dello stesso anno Giuseppe Anastasi, intimo amico di Maurizio Filardo e di Giuseppe Mangiaracina, propone loro di produrre, con la loro etichetta indipendente MaFi s.r.l. creata nell’anno 2007, la ventisettenne genovese Rosalba Pippa, in arte Arisa.

    Maurizio e Giuseppe sono entusiasti di lei e compongono il brano “Sincerità” che incidono con l’etichetta Warner Music Italy. Con questo brano inizia la loro avventura sanremese, dove Arisa vince dapprima il “SanremoLab” e successivamente il “Sanremo giovani 2009" nella sezione “Nuove proposte”. Accanto a lei un padrino d’eccezione come Lelio Luttazzi per dare quel tocco di grande professionalità all'esecuzione che risulta molto accattivante e vincente.

    La canzone ottiene, oltre al premio della critica che riconosce Arisa come la rivelazione di quell'edizione del Festival, il premio “Asso” e quello Rai/TV. L’anno successivo arriva il nuovo disco di Arisa targato MaFi, “Malamorenò”, che la consacra fra le migliori interpreti della canzone melodica italiana. Arisa vincerà, poi, il “Festival di Sanremo” nell’anno 2014 con il brano “Controvento”. Maurizio, nel frattempo e fra un concerto e un altro, scrive le musiche d’un nuovo film, “Nessuno mi può giudicare”, del regista Massimiliano Bruno.

    La sua canzone “Capocotta dreamin” riceve la nomination per la “Migliore canzone originale”, nell’anno 2011, al “David di Donatello”, uno dei più prestigiosi premi cinematografici italiani. Nello stesso tempo, mentre è in tour con Silvestri con l’album “Scotch”, scrive, arrangia e produce con lo stesso il brano “Il viaggio”, una movie song del film di Paolo Genovese “Immaturi 2”. Anche questo brano riceve la nomination ai “Nastri d’Argento”, un altro importante premio cinematografico italiano.

    L’anno seguente, il 2012, Maurizio continua la sua esperienza nel campo della cinematografia arrangiando i brani “W l’Italia” e “La verità”, composti con Marco Conidi, per il nuovo film di Massimiliano Bruno “W l’Italia”. Nell’anno 2013 scrive le musiche per il film “Tre giorni dopo”, un’opera prima di Daniele Grassetti. Nello stesso anno ancora un salto di qualità. Al penultimo “Festival di Sanremo” del 2013, dopo la presentazione di Daniele Silvestri, è il nome di Maurizio che è pronunciato per dirigere la prestigiosa orchestra del Teatro “Ariston”.

    Era il 13 febbraio e lo ricordo in particolare, poiché quel giorno mia figlia Desirée compiva il suo 28° anno d'età. Silvestri in quell’occasione presentò due brani: “A bocca chiusa” e “Il bisogno di te”. In quest’anno 2014 Maurizio scrive, arrangia e dirige la colonna sonora per il nuovo film di Paolo Genovese prodotto dalla Medusa Film S.p.A. e Lotus, “Tutta colpa di Freud”. Si tratta d’una commedia brillante con attori del calibro di Alessandro Gassman, Maurizio Mattioli, Claudia Gerini e GianMarco Tognazzi.

    Su diciotto brani ben cinque sono di Maurizio tra cui, “Sorelle”, “Freud”, “Dove ho sbagliato”, “All Around” e “Non ho niente”, per i quali dirige l’“Orchestra Assim” che fa da supporto. Proprio in questi giorni esce il terzo lavoro cinematografico di Massimiliano Bruno “Confusi e felici” con quel grande attore che è Claudio Bisio come protagonista.

    La colonna sonora del film, tanto per cambiare, è curata da Maurizio Filardo. Non vedevo Maurizio da anni e sono stato veramente felice d’andarlo a salutare durante il concerto che ha tenuto insieme a Peppe Mangiaracina, in piazza Empedocle a Selinunte nell’estate 2009, per accompagnare Arisa reduce della vittoria al “Festival di Sanremo”.

    Sempre con mia grandissima soddisfazione ho avuto l’immenso piacere di rivedere Maurizio sul palco del lungomare qui a Civitavecchia, dove oramai mi sono trasferito definitivamente, nel cartellone degli appuntamenti dell’“Estate civitavecchiese 2014”. Con lui la famosa “Orchestraccia” di Roma composta da attori e musicisti che interpretano, rivisitandole, canzoni d’autori romani dell’ottocento e del novecento.

    Fra essi l’oramai famoso Annibale, al secolo Edoardo Pesce, quarto fratello Cesaroni della fortunata serie televisiva trasmessa su Canale 5, dove interpreta magistralmente il ruolo d’un avvocato gay. Proprio con l’“Orchestraccia” Maurizio è attualmente ospite fisso, in qualità di direttore artistico, del programma televisivo di Rai Stereo 2 “Stai Serena” di Simona Dandini. A Civitavecchia ho avvicinato Maurizio, che non si aspettava certo di vedermi qui, e mi sono complimentato per l’ennesima volta con lui.

    L’ho ringraziato per tutto quello che sta facendo per la musica ricevendo grande stimolo, noi musicisti suoi compaesani, per il massimo impegno professionale che ciascuno di noi può riuscire a profondere. Vorrei approfittare di questo spazio per parlare anche di Peppe Mangiaracina, eccellente bassista castelvetranese, e del suo nuovo progetto musicale. Ha prodotto, infatti, sempre con l'etichetta MaFi, l’EP “Sei” dei “Magnitudo”, un gruppo formato, oltre che da Peppe al basso, dai romanissimi Leandro Zebri alla voce, Nicola Di Già alle chitarre e Piero Pierantozzi alla batteria.

    L’EP “Sei” è uscito il 9 ottobre 2012 e contiene cinque brani di diversa fattura musicale che spaziano dall’elettronica al rock britannico. Peppe vanta collaborazioni anche con il noto cantante Simone Cristicchi. Tornando a Maurizio, attualmente sta ultimando di scrivere le musiche del prossimo film di Paolo Genovese “Sei mai stata sulla luna?” che uscirà nel prossimo mese di gennaio. Il prezioso cast-ing è formato da: Roul Bova, Neri Marcorè, Sergio Rubini, Nino Frassica e altri.

    Dall'anno 2011 Maurizio ricopre la cattedra di docente di produzione e postpruduzione musicale al master delle arti nella facoltà d’Economia e Commercio dell’Università Luiss “Guido Carli” di Roma. Avremo modo di sentire parlare ancora tanto di questo figlio della nostra terra che con molta tenacia, coraggio, dedizione e tanta fatica è riuscito a farsi valere sia nel mondo inn della musica leggera italiana sia in un altro mondo magico, quello della celluloide, che gli sta dando tante soddisfazioni gratificando anche tutti noi suoi affezionati compaesani.

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