(Impresa sicura) Ecco cosa prevede la legge che dovrà liberare la Sicilia dall'amianto
di: Gaspare Martino - del 2014-10-16
L’Assemblea regionale siciliana ha approvato il 26 marzo scorso, con 56 voti favorevoli, il disegno di legge per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto, definito come il ddl che dovrebbe liberare la Sicilia dall’amianto.
Tra gli obiettivi principali che si pone la legge, si segnalano un efficace sistema di prevenzione primaria e prevenzione secondaria nonché il riconoscimento della pregressa esposizione dei lavoratori.
Si prevede un coordinamento tra i vari uffici della Regione, finalizzato alla mappatura dei siti “a rischio” della nostra Isola. In sede di discussione generale si è sottolineato come il punto principale della legge è quello di non dover più esportare dalla Sicilia i rifiuti dell’amianto ma di creare un impianto che rende l’amianto inerte e lo trasformi in risorsa economica.
Viene inoltre istituito presso l’assessorato al Lavoro il registro regionale dei lavoratori esposti (tutt’ora e in passato) alla fibra killer, con l’obbligo di indicare in quali siti svolgono o hanno svolto la loro attività lavorativa, con le mansioni e i periodi di riferimento nonché l’insorgenza di eventuali patologie correlate.
La Regione contribuirà inoltre alle spese sanitarie e socio-assistenziali dei pazienti affetti da patologie causate dall’amianto, a condizione che risultino iscritte nel registro regionale dei mesoteliomi o nel registro dei lavoratori esposti. Come noto, in Sicilia il problema della presenza dell’amianto è particolarmente sentito, dal momento che questo materiale, fino a pochi anni fa usato in alcune lavorazioni industriali e per la realizzazione di coperture di tetti e di altri oggetti, è presente in quasi tutte le province siciliane.
Inoltre entro due anni dall’entrata in vigore della legge sarà realizzato con fondi comunitari o finanza di progetto un impianto di trasformazione dell’amianto in sostanza inerte in una delle aree a rischio ambientale.
L’amianto verrà bruciato ad alta temperatura e trasformato, senza alcun rischio per la salute e l’ambiente, in materiale edile. Di amianto, intanto, si continua a morire.
Mario Spatafora, primario della clinica di pneumologia dell’Università di Palermo, ne ha parlato a “Ditelo a Rgs”, precisando che la Sicilia è la regione del Meridione con il più alto numero di casi di tumore dovuti all’amianto, 1,70 ogni centomila abitanti. L’ultimo rapporto Renam (Registro nazionale mesoteliomi) ha rivelato che dal 1993 al 2008 sono stati 823 i casi di mesotelioma segnalati (780 pleura, 41 peritoneo, 2 pericardio) con 360 casi di esposizione definita.