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Una voce speciale destinata a grandi successi. Federica Foscari, talento jazz-blues castelvetranese

del 2015-01-11

"It's time for Jazz"

In foto: "It's time for Jazz" (ph. Foto: INO MANGIARACINA)

Vorrei cominciare quest’articolo con la parola finalmente. Finalmente perché era da quando ho intrapreso questo lunghissimo viaggio per raccontare “La storia della musica a Castelvetrano” che volevo arrivare al giorno in cui avrei raccontato la storia di Federica.

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  • Quel giorno finalmente è arrivato e anche se Federica è stata l’ultima, ma solo per ragioni d’età anagrafica, per me rimane la prima. La prima perché suo padre, il mio carissimo amico Filippo Foscari, un giorno me la portò a casa per farmi ascoltare la sua voce.

    Federica era solo una bambina, avrà avuto appena otto anni, ma dimostrava una sicurezza personale e una voglia d’uscire dal guscio che, se pure la proteggeva, la nascondeva all’ammirazione degli altri come una perla che aspetta d’essere estratta dalla conchiglia marina in cui abita.

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  • L’ascoltai con estrema attenzione e mi resi subito conto che in quel fragile corpicino, magro ma resistente, si nascondeva una voce deliziosa e armoniosa che, opportunamente modellata, poteva esprimere tanto e il primo ad accorgersene era stato proprio il padre.

    Composi per lei una canzoncina, “Il grande Orango”, poiché quelli dell’“Antoniano” di Bologna avevano chiesto a Filippo un brano inedito per presentarlo allo “Zecchino d’Oro”. Federica, quando aveva soltanto sei anni, aveva già partecipato allo “Zecchino” ed era arrivata anche alle finali con il brano “Batti cinque”. Imparò subito il brano che avevo composto per lei, ma alla fine non se ne fece nulla.

    Lo presentò soltanto a una manifestazione che si tenne allora presso il nostro “Teatro Selinus”. Per il coro, necessario nell’esecuzione dello stesso, Federica invitò alcune sue compagne di scuola e amiche. Certo una piccolissima esperienza di fronte a quello che, poi, è riuscita a fare. Forse, però, è stata quell’iniziazione che le ha portato grande fortuna. Prima di cominciare a parlare di come si sia sviluppata la sua carriera, voglio raccontare un altro episodio che la riguarda.

    Per motivi personali non ho potuto seguire quella splendida ragazzina, ma il papà, durante alcune sedute di fisioterapia che mi praticava, mi aggiornava continuamente sulle sue evoluzioni professionali e artistiche. Una sera d’un bel po’ d’anni dopo, durante una passeggiata che solitamente facevo quando abitavo ancora a Castelvetrano, raggiunsi il “Sistema delle Piazze”. Passando davanti al bar “Cortez” sentii le dolci note d’un pianoforte e una calda voce che attirò la mia attenzione.

    Curioso entrai nel bar all’interno d’un gazebo coperto montato proprio nella piazza. Vidi che al piano digitale c’era il mio caro amico Nicola Mangiaracina che stava accompagnando dei brani di musica jazz-blues, magistralmente interpretati da una bellissima ragazza dai capelli lunghi. Pensai che Nicola anche questa volta, come tante altre d’altronde, aveva scoperto una nuova cantante locale anche lei molto brava. Fui molto attratto da quella voce chiara, espressiva, ben modulata, intonatissima e preparata.

    Mentre ascoltavo all’in piedi, rapito da quella creatura che sembrava cantasse angelicamente la musica delle sfere che regola il movimento del cielo emanando una luce così potente e brillante che nessuno, se non occhi divini, può guardarla, qualcuno mi diede una piccola pacca sulla spalla.

    Era il mio amico Filippo che prima mi regalò un sorriso e, poi, ammiccò verso quella ragazzina e mi chiese: “Che ne pensi?”. Gli risposi ch’ero esterrefatto e pieno d’ammirazione. Gli chiesi, poi, “La conosci?”. Serafico, mi rispose: “Ma come la conosco, è mia figlia Federica!”. Quella meravigliosa creatura che stava deliziando i miei occhi e le mie orecchie era la piccola Federica. Non mi parve vero e un brivido mi corse lungo la schiena.

    Provai davvero una profonda emozione e la commozione non mi diede il coraggio d’aspettare un suo break per salutarla e complimentarmi con lei. Lo feci col papà e mi congedai con una scusa qualsiasi pregandolo di scusarmi con Federica e di salutarmela. Auspicai per lei un avvenire il più radioso possibile, anche perché se lo meritava. Posso raccontare adesso la sua storia. Federica Foscari è nata a Castelvetrano il 26 aprile 1994 e sin da bambina ha dimostrato di possedere un’innata predisposizione verso la musica.

    Il papà, pur non essendo un musicista, ma avendo maturato una sufficiente esperienza per riconoscere nella figlia quell’innata qualità, l’avviò allo studio vocale. Nell’anno 2009, dopo alcune significative esperienze adolescenziali, Federica iniziò a frequentare dei corsi di preparazione presso la scuola “Open Jazz” di Palermo, seguita dell’insegnante di canto Loredana Spata. Vi rimase per cinque lunghi anni.

    La Spata, nonostante la giovane età di Federica, la sottopose a uno studio intenso facendole fare molta teoria musicale accompagnata dalla conoscenza dell’uso del pianoforte. Le insegnò tutte le tecniche del suono: dall’impostazione vocale all’uso del diaframma, dagli esercizi di respirazione e inspirazione all’appoggio e sostegno durante l’emissione del suono, dai vocalizzi per riscaldare la voce a tutte quelle tecniche per rendere il palato molle o duro, a come gestire gli acuti e sopracuti nonché la voce di petto e la voce di testa.

    Quando Federica acquisì una preparazione sufficiente per esibirsi davanti a un pubblico attento e preparato, la sua insegnante la fece partecipare a diversi importanti contest quali: il “Premio Pippo Ardini”, il “Vittoria Rotary Jazz Award”, il “Jazzopolis” al “Palmeto delle cattive” e il “Vittoria Jazz Festival 2011”, dove la stessa si è aggiudicata il terzo posto. Il 28 dicembre dello stesso anno, Federica ha regalato al suo pubblico d’affezionati paesani uno straordinario concerto di musica jazz di alto livello artistico presso il nostro “Teatro Selinus”.

    La serata jazz è stata un “Omaggio a Lilly Rosolia”, compianto amico di tutti ed estroso mitico batterista del gruppo degli “Asteroidi”. Federica in quell’occasione ha impressionato il pubblico per la sua splendida voce e per la disinvoltura che ha mostrato sul palco. Ad accompagnarla un trio d’eccezione: Giovanni Mazzarino al piano, Alberto Fidone al contrabbasso e Giuseppe Asero al sax. Ricordo quella magnifica serata anche perché avevo accanto a me, Franco Calcara.

    I suoi due c.d. con dentro i maggiori successi del panorama mondiale di musica jazz, lo annoverano come uno dei migliori pianisti jazzisti castelvetranesi. Profitto di questo spazio per dire che il mio fraterno amico Ciccy Calcara, insieme al contrabbassista marsalese Roberto Misso, sta producendo il suo terzo c.d. “My favourite jazz”, una rivisitazione dei più famosi standard jazz in un contesto blues mediterraneo, poiché saranno inseriti nell’album anche brani appartenenti al repertorio italiano.

    Uno per tutti, “Napule è”, un omaggio al compianto Pino Daniele, uno dei più grandi artisti italiani di cui tutti andiamo fieri, rubatoci proprio in questi giorni.

    Franco ha avuto parole di grande stima nei confronti di Federica tracciando per lei un profilo d’alta professionalità. Nel 2012 Federica ha ricevuto, nella categoria solisti, una menzione e una borsa di studio al “Premio Enzo Randisi”, svoltosi a Palermo, con la quale la nouvelle chansonnier si è avviata verso una sicura carriera di grande spessore.

    Mazzarino, direttore artistico del “Piazza Jazz” di Palermo, un festival in cui si esibiscono tutte le nostre migliori realtà isolane, dopo aver fatto partecipare Federica ai seminari dell’“Open Jazz” di Palermo, l’ha inserita nel percorso didattico “Performing Vocal Lab”, da lui condotto. Alla fine dell’anno l’ha fatto partecipare alla manifestazione “Piazza Jazz 2012”, dove Federica è risultata la vincitrice quale migliore cantante solista.

    L’occasione che ha catapultato Federica in un proscenio internazionale è stata l’apertura del concerto della grande Anne Ducros, considerata da tutti i più grandi critici musicali come la stella principale dell’“Olympia de Paris”, la “Ella Fitzgerald dalla pelle chiara”, la regina indiscussa del vocal jazz.

    La manifestazione si è tenuta presso la suggestiva cornice del parco naturale del Teatro “Carlo Gesualdo”, in occasione del “Musica al Parco”, il primo festival jazz della città di Avellino. Per l’occasione Anne Ducros, con la sua poderosa voce, ha presentato “My Favourite Songs”, ovvero le più belle melodie della storia del jazz, completamente rivisitate e interpretate con la sua inconfondibile voce.

    Era l’1 agosto del 2012 e con Federica sul palco, oltre al suo mentore Mazzarino, c’erano: Riccardo Fioravanti al contrabbasso, Stefano Bagnoli alla batteria e Giuseppe Asero al sax. La talentuosa e giovanissima cantante è diventata così l’astro nascente del jazz nostrano, candidata a ricoprire un ruolo preminente sulla scena internazionale.

    La stessa ebbe a dire: “Voglio donare la mia realtà a coloro che sappiano capirla”. Il 10 gennaio del 2013, per la rassegna jazz 2012-2013 al “Millennium Club Jazz” di Scicli, deliziosa città monumentale iblea e culla, insieme a Noto, del barocco siciliano, Federica è stata la protagonista di un’altra incredibile serata all’insegna della buona musica dedicata al jazz vocale. Con lei sempre Mazzarino al pianoforte e Asero al sax alto oltre ad Alberto Fidone al contrabbasso e Peppe Tringali alla batteria. In scaletta brani quali: “I've Got You Under My Skin”, “O Que Sera”, “What Is This Thing Called Love?”, “They Can't Take That Away From Me” e “The Nearness of You” che ha dato il titolo al suo primo lavoro discografico.

    Dopo queste esperienze, infatti, Federica era oramai pronta per registrare un disco che fosse tutto suo contenente le cover, rivisitate col suo inconfondibile stile, dei grandi standard mondiali della musica jazz. Il 6 agosto del 2013 Federica ha presentato i brani del suo c.d. “The nearness of you” al Parco Archeologico di Selinunte.

    Ad accompagnarla, oltre a Mazzarino, Fioravanti e Bagnoli, anche il grande Fabrizio Bosso alla tromba e flicorno. Mi piace riportare le belle parole che la redazione di Jazzy Records ha scritto su di lei: “Diciannovenne di grande talento e personalità, questa interprete ancora sconosciuta al di fuori della Sicilia, ha appena inciso l’album “The Nearness Of You”, nel quale rivela il suo sorprendente feeling espressivo e la forte partecipazione emotiva con cui affronta un repertorio che, a prima vista, sembrerebbe non distinguerla da tante altre vocalist italiane o internazionali.

    In realtà, le qualità di questa cantante nata a Castelvetrano e cresciuta musicalmente sotto la guida di Loredana Spata e di Giovanni Mazzarino, non risiedono soltanto nella padronanza del linguaggio del moderno mainstream jazzistico, ma soprattutto nel trasporto espressivo, nel coinvolgente feeling che colpisce l’ascoltatore ed evidenzia una maturità poetica davvero rara in una interprete così giovane.

    La differenza con molte delle nuove voci attuali sta quindi nella convinzione e nel sentimento con cui canta, che la porta a personalizzare i brani facendoli propri, trasformandoli in senso creativo, portandoli nella propria contemporaneità con estrema naturalezza.

    Proprio quest’ultimo aspetto le ha consentito di scegliere senza timore un’antologia di superbi evergreen, che spaziano dal songbook americano legato alla migliore tradizione di Broadway a classici della bossanova, sino allo sguardo alla canzone italiana, come avviene ormai da diverso tempo tra i nostri jazzisti, desiderosi di confrontarsi anche con il proprio retroterra culturale. Oggi cantare e suonare questi song richiede la non frequente dote di saper portare la propria storia personale dove altri hanno già lasciato le proprie, pesantissime, impronte.

    Se questo avviene è perché c’è qualcosa da raccontare che emerge senza sovrastrutture, con la forza del feeling, favorito anche dagli arrangiamenti di Giovanni Mazzarino, pensati su misura per le sue qualità e per creare equilibri funzionali a un gruppo nel quale il pianoforte, elegante, raffinato, ma di contenuto, si erge a regista assoluto, dipingendo il colore di fondo della musica e il contesto ideale per i suoi protagonisti.

    Non arrangiamenti astratti, ma quadretti in cui la voce si può muovere in una dimensione ideale, affiancata dalla straordinaria tromba di Fabrizio Bosso, uno dei pochi strumentisti della sua generazione in grado di guardare a un passato conosciuto per portarlo in maniera personale nel presente".

    Nel frattempo, il 6 luglio del 2013, Federica ha conseguito la licenza presso il Liceo Classico “G. Pantaleo” di Castelvetrano. Il 12 ottobre, sempre del 2013, Federica ha partecipato a Milano alla rassegna “Atelier della Musica”, sotto la direzione artistica di Maurizio Franco ed Enrico Intra. Il 14 novembre eccola all’“Enola Jazz Club” di Catania per una magnifica serata all’insegna del jazz più raffinato.

    Venerdì 18 aprile 2014 Federica si è anche esibita all’“Area 14” di Castelvetrano per una serata sempre all’insegna del jazz più coinvolgente. Con lei Angelo Cultreri all’organo Hammond e Giuseppe Asero al sax contralto. Il 6 agosto ha partecipato, col suo quintetto, alla rassegna “Argojazz 2014” giunta alla sua undicesima edizione, presentando “No more Blues”. Il festival si è svolto presso gli “Argonauti” di Marina di Pisticci.

    Il giorno successivo la stessa si è esibita nell’atrio del Castello “Grifeo” di Partanna in occasione dell'VIII^ Rassegna Culturale “Chateau Jazz Castello Grifeo”, inserita nel programma di “Artemusicultura 2014”. Ad accompagnarla il gruppo  “Favara brothers meet Federica Foscari”, formato da giovani talenti castelvetranesi, tra cui i fratelli Vito e Luciano Favara, grandi esecutori del mondo della musica jazzistica, dei quali mi occuperò nel prossimo articolo.

    Federica, oltre a essere quella talentuosa cantante che è, è anche un’eccezionale attaccante pallavolista. Dopo avere giocato con la nostra “Volley” nel campionato di serie B2 nella stagione 2008/2009, la società catanese “La Messaggerie” l’ha voluta nella sua squadra. Negli ultimi tre anni Federica ha militato in serie C a Paternò, sfiorando la promozione ai play-off nell’ultima stagione. Successivamente è passata all’“Akragas Volley” di Agrigento, proveniente dall’“Efebo” di Castelvetrano.

    Il 14 novembre Federica è tornata  a esibirsi all’“Area 14” di Castelvetrano dove, insieme al pianista Osvaldo Corsaro, ha regalato un’altra indimenticabile serata ai suoi tanti estimatori. Federica mi ha personalmente fatto l’onore di essere presente a una delle tante serate che ho organizzato a casa mia a Triscina durante il periodo estivo. In quell’occasione, ad accompagnarla al piano, c’è stato mio figlio Daniele, molto lusingato di poterlo fare.

    Entrambi, in maniera assolutamente estemporanea, (non avevano mai suonato assieme, né provato prima) hanno deliziato tutti gli amici presenti con le loro performance canore e musicali improvvisate al momento. Davvero una serata indimenticabile che resterà indelebile nella memoria di tanti.

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