Salemi, i "cuddureddi" e i "cavadduzzi" ancora protagonisti nel quartiere del Rabato
del 2015-01-20
Anche quest'anno si rinnova il tradizionale appuntamento per la lavorazione dei pani di S. Biagio, i "cuddureddi" e i "cavadduzzi". Dopo martedì 20 e mercoledì 21 anche oggi la casa canonica, nei locali adiacenti la chiesa di S. Biagio, nello storico quartiere del Rabato, torna a popolarsi di mani sapienti che ancora tramandano quest'antica arte.
Nata nel contesto rurale-agreste del '500 si innesta nel solco della tradizione popolare cristiana per esprimere con il "frutto" del frumento il ringraziamento perenne a Dio, fonte di ogni grazia e benedizione. È una antica tradizione legata legata alla liberazione da una invasione di cavallette nel 1542.
Da allora ogni anno per devozione si lavorano questi finissimi pani intagliati a forma di piccole cavallette o circolari a forma di gola (S. Biagio è il protettore della gola) Pani che vengono poi distribuiti il giorno della festa il 3 febbraio
Ognuno che lo desiderasse potrà dare una mano imparando, condividendo, donando parte di sé perché il tempo non corroda la portata storica e religiosa di questa singolare espressione di fede tutta salemitana