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L’artista salemitana Lidia Angelo al concorso europeo di body painting: "Vi racconto la mia passione"

del 2015-01-26

Il primo di febbraio 2015, alla fiera di Verona, si svolgerà il concorso europeo di body painting “Winter body art festival”. Tantissimi gli artisti provenienti da tutta Europa e non solo. Fra di loro a rappresentare la Sicilia occidentale ci sarà anche l’artista salemitana Lidia Angelo che con la sua bravura cercherà di tenere alto il nome del nostro territorio.  

  • Fratelli Clemente Febbraio 2023 a7
  • Docente di arte e immagine, ricercatrice presso l’Università dell’Extremadura, nonché attiva nell’ambito artistico da un ventennio, artista eclettica, sempre pronta a nuove sperimentazioni che vanno dall’arte madonnara alle decorazioni alla pittura su qualsiasi supporto, Lidia Angelo è anche il direttore artistico dell’associazione Artemisia che, dal 2009, è impegnata nella diffusione delle arti nel territorio belicino.  

    Il tema del concorso di quest’anno è “miti e leggende”.

    L'artista salemitana non è nuova a performance di questo genere e di questo livello, infatti ha già partecipato al campionato italiano e, da diversi anni, si esibisce in tutta Italia, alla continua ricerca di una crescita personale e di nuove esperienze artistiche. Quest’anno sarà supportata da Luca Martorana, suo compagno nella vita e con lei promotore dell’associazione Artemisia.  

    La Redazione di Castelvetranonews ha incontrato l’artista che ci ha raccontato le sensazioni con cui si appresta a partecipare al concorso

     Lidia cos’è il body painting?

     il body painting è una delle arti più antiche e, allo stesso tempo, più attuali dell’arte. Già i primitivi usavano dipingere il loro corpo per rappresentare emozioni o altro, successivamente sono venuti i tatuaggi e la body art che hanno utilizzato il corpo come delle vere e proprie tele bianche. Oggi il body painting fa sì che un’arte effimera regali corpi ricchi di colori, immagini e significati, per stendere un’idea non duratura sul corpo.  

    Come si svolgono i concorsi di body painting?  

    I concorsi di body painting sono molto belli in quanto l’artista trasforma il corpo di una modella, togliendone l’identità e creando un’opera d’arte.

    Quest’anno dipingerò una bellissima modella professionista che mi aiuterà a far sì che la mia opera sia ancora più elegante e affascinante. La modella, inizialmente nuda, viene vestita dai colori dell’artista che ha a disposizione 6 ore per completare la sua opera, successivamente presenterà il suo lavoro ad una giuria di esperti che ne valuteranno l’aspetto estetico e le abilità grafiche. Alla fine di questa fase, i modelli sfileranno per essere ammirati dal pubblico.  

    Quali sono le sue sensazioni quando realizza un’opera?  

    Quando mi esibisco nelle mie performance è come se mi estraniassi da tutto. Non mi rendo conto delle persone che mi circondano e riesco solo a focalizzare il risultato finale da me pensato.  

    Com’è nata la sua passione per il body painting?

    Già nel 2000 cominciai a fare le prime esibizioni in alcuni locali della zona. Successivamente, con l’evolversi di questo tipo di arte, mi sono sempre più dedicata ad esibizioni pubbliche facendo sì che divenisse un tipo di arte aperta a tutti e non di nicchia. Oggi, dopo tanti anni, mi confronto con artisti di fama mondiale.  

    Come nascono le sue opere d’arte?  

    Dietro un lavoro di poche ore, per la realizzazione vera e propria ci sono lunghissime sessioni di disegni preparatori. Nel mio piccolo laboratorio artistico trovo l’ispirazione per realizzare le mie opere. Inizialmente reperisco le notizie riguardanti la mia idea di partenza, poi rielaboro queste idee, mettendole su carta, e creando diversi bozzetti. Questi bozzetti serviranno per la realizzazione dell’opera finale.  

    Cosa realizzerà al “winter body art festival”?

     Non posso svelare i dettagli, ma il tema, “miti e leggende”, mi porterà a far conoscere, attraverso la mia opera, una delle leggende più belle della valle del Belìce. Sto anche lavorando ad alcuni progetti editoriali che potrebbero venir fuori anche da questo lavoro. Per me non è importante, come diceva Goethe, la meta da raggiungere ma la strada che si percorre. Continuerò a realizzare opere e a creare eventi così che l’arte non sia un dono per pochi ma un regalo per tutti.   

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