Anche a S. Ninfa rubato furgone. Ipotesi banda professionisti. Ecco le immagini del furto a Castelvetrano
del 2015-04-19
In foto: le immagini dei banditi in azione durante il furto presso la ditta Lamberti (ph. Castelvetranoews.it)
Mentre i carabinieri di Castelvetrano, assieme ai colleghi di zona, indagano per arrivare ad identificare i ladri che hanno rubato nelle notti scorse tre autovetture, custodite nello spazio chiuso e sorvegliato da telecamere di “Tutto Auto”, dell’imprenditore Rosario Lamberti, si ipotizza che si tratti di una banda esperta e tecnologicamente bene attrezzata.
Intanto nelle notti scorse è stato denunciato da Antonino Di Stefano, uno dei titolari della Ditta G.B.M Clima di Santa Ninfa, il furto di un grosso furgone Iveco di sette metri posteggiato nella notte tra martedì e mercoledì davanti la propria abitazione. All’interno del mezzo di lavoro effetti e documenti personali e materiale vario.
Lo stesso Di Stefano, abbastanza amareggiato aggiunge: "A parte il valore effettivo che mi legava da dieci anni al mio furgone, c’è da dire con tristezza,che il sistema satellitare non è servito, tant’è che i ladri dopo la fuga in direzione Palermo, hanno, nei pressi di Gallitello, smantellato e gettato il sistema montato sul furgone.
I ladri secondo me - continua Antonino Di Stefano - sono in possesso di una centralina decodificata che disabilita quella originale in dieci minuti, poi con una chiavetta piccolissima disattivano il blocca sterzo, aprono il tappo carburanti per mettere eventuale gasolio e vanno via”.
Il furto dei tre mezzi all’imprenditore di Castelvetrano Rosario Lamberti, di cui uno recuperato grazie all’intervento dei carabinieri di Sciacca, immortalato dalle telecamere a circuito chiuso della Ditta (in foto nell'articolo), sembra una scena da film.
Intanto viene all’occhio la tranquillità del quartetto, che ha il tempo anche di entrare negli uffici, prendere le chiavi dei mezzi, rubare anche una stufetta con telecomando, un kit per riparare le ruote e un booster e uscire con tutta tranquillità mentre il cane di grossa taglia viene anche accarezzato da uno dei ladri, come se fosse uno di famiglia.
Le immagini sono state consegnate ai Carabinieri che attraverso sofisticati sistemi cercheranno di trovare elementi utili per risalire al quartetto. I ladri sono entrati dal retro dell’edificio, dopo avere attraversato alberi di ulivo, poi una luce li ha illuminati, ma solo per il tempo necessario a staccare qualche filo, per poi indisturbati disattivare il congegno elettronico del grosso cancello automatico.
Una banda che studia nei minimi particolari i colpi da effettuare.