Una vita tra musica e teatro. Storia di Massimo Di Pasquale e dell'amico Califano
del 2015-05-16
Il mio amico Massimo rappresenta per Castelvetrano uno di quei personaggi che, come me, non è facile collocarne con esattezza la professionalità artistica. Questo, poiché, ha iniziato la sua attività dedicando il suo tempo alla musica per la quale ha raggiunto quegli ottimi risultati di cui parlerò. Ha, poi, spostato il suo interesse artistico alla recitazione e, ancor più, alla regia promuovendo tutta una serie d’iniziative che l’hanno visto protagonista indiscusso nel panorama teatrale castelvetranese e non.
Racconterò, quindi, il suo percorso artistico fino all’anno 2005, poiché è fino a quel periodo che ha svolto l’attività musicale che ci riguarda per la storia che racconto in questo libro.
Non disdegnerò, comunque, di porre l’accento anche sui successi ottenuti nel campo teatrale. E’ nell’anno 1979 che inizia la sua attività artistica con il gruppo “Musica Popolare Siciliana” di Castelvetrano. Massimo si rivela presto un ottimo autore di testi che egli stesso mette in musica. Sicuro che le sue canzoni possono arrivare al cuore di tanta gente, partecipa a diversi concorsi canori a livello nazionale. Già nell’anno 1988 riesce ad arrivare alla finale del “Festival di Castrocaro” e, per poco, non ne è il vincitore.
E’ l’anno successivo che, finalmente, riesce a primeggiare davanti a tantissimi altri concorrenti vincendo l’edizione 1989 del “Cantamare” svoltosi a Catania. Vince anche, due anni dopo, un altro importante concorso per voci nuove che si svolse ad Arco di Trento sul lago di Garda, il premio “Upstart”.
Sempre più sicuro delle sue potenzialità canore e interpretative, partecipa alle selezioni nazionali di Sanremo per ben sei anni di seguito, dal 1990 al 1995, senza però riuscire a salire sul prestigioso palco dell’“Ariston”. Neanche quando, nell’anno 1993, frequenta il corso di canto all’accademia musicale sempre di Sanremo.
Fa amicizia, nel frattempo, con uno dei più incredibili cantautori italiani, oggi non più fra noi, il romanissimo Franco Califano. Con lui Massimo collabora alla realizzazione anche d’un tour che li ha visti impegnati in numerosi palcoscenici delle più grandi piazze dello stivale. Giunto alla piena maturità artistica è il tempo di consacrare questa sua passione con la pubblicazione d’un album tutto suo.
E’ il 1995 quando pubblica il suo primo lavoro discografico “Dentro un uomo” che contiene nove brani da lui composti e arrangiati dal collaboratore di sempre, Gaspare Federico. L’etichetta discografica è la “Warner Music” di Roma che distribuisce l’album in tutto il territorio italiano. Massimo, per la presentazione del CD, si avvale della collaborazione di musicisti del calibro di Eric Daniel al sax, Massimo Fumanti alle chitarre, Lele Melotti alla batteria e Gaspare Federico alle tastiere. Ricordo una serata effettuata in piazza “San Domenico” a Castelvetrano, di fronte la scuola media “Pappalardo”.
Ascoltai con molta attenzione quei brani nuovi e pieni di linfa musicale con testi impegnativi che suscitarono in me una sana invidia. Credo che anche Massimo abbia contribuito a indurmi, negli anni successivi, a produrre anch’io dei lavori discografici che mi hanno dato la possibilità d’esprimere il meglio che c’è dentro di me (“Dentro un uomo”, per l’appunto). Di questo lo ringrazio vivamente rinnovando la mia stima e amicizia nei suoi confronti. Si specializza, poi, con precisione nell’anno duemila, in tecniche di composizione moderna frequentando un seminario di studi che il maestro Elio Polizzi tenne a Roma.
Nell’anno 2005, dopo avere tentato in tutti i modi di varcare quell’alto muro che si antepone davanti a tanti bravissimi artisti non permettendo loro di farsi conoscere dal vasto pubblico, decide di rivolgere il suo interesse verso un altro settore dello spettacolo, il teatro. Pian piano acquisisce un’esperienza invidiabile che lo porterà a gestire magistralmente la regia di numerosi spettacoli, uno più bello e interessante dell’altro.
Sono stato presente ad alcuni di essi, ma quello che mi ha maggiormente coinvolto emotivamente è stata la trasposizione teatrale del “Pinocchio” di Collodi, che ha generato un grande impatto artistico ed emozionante sia per lo spettacolo prodotto sia per le musiche scelte.
Sicuramente Massimo ha fatto tesoro della sua precedente esperienza e, miscelando musica e teatro, è riuscito a creare qualcosa di magico. Oggi Massimo vanta ben ventotto anni di regia “scaraventando sul palcoscenico” (sono parole sue) migliaia di ragazzi per la realizzazione della consueta annuale “Rivista” del Liceo Classico “Giovanni Pantaleo” di Castelvetrano.
Gli si riempie il cuore di gioia quando qualche ragazzo delle ultime generazioni gli dice: “I miei genitori hanno realizzato la loro “Rivista” con te”. Massimo si dichiara orgoglioso per avere avuto la possibilità di dirigere ragazzi, oggi stimatissimi professionisti, quali Sandro Campagna, Rino Marino, Maurizio Filardo, Giacomo Bonagiuso, Gaspare Di Stefano, solo per citarne alcuni. Da non dimenticare che negli anni 1999 e 2000 la sua compagnia teatrale ha vinto come miglior lavoro teatrale e migliore regia, il Premio di Pisa, una rassegna teatrale nazionale presieduta da Michele Guardì.
Oggi Massimo gestisce il club “Cine Teatro Capitol” continuando la sua attività di regista. Sono certo che egli può dare ancora molto al mondo artistico sia nel settore musicale sia nel settore teatrale.
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