Arte e giovane talento. Le sue opere entreranno nell'alta moda milanese. Alessandro Serra si racconta
del 2015-03-03
La sua passione per la moda, nonostante la giovane età, gli sta dando già grosse soddisfazioni. Ha un suo atelier. Vincendo “26 motivi per fare Arte“verrà scelto da aziende del fashion dell’alta moda milanese (Armani, Gucci, Versace, ecc.) che trasformeranno le opere in collezioni di abbigliamento ed accessori. E' la storia di Alessandro Serra di Mazara del Vallo che abbiamo intervistato per conoscerlo meglio.
Alessandro, che studi hai effettuato?
Ho 21 anni. Ho frequentato I’stituto Regionale D’Arte di Mazara. Attualmente frequento musei e pinacoteche importati in tutta Italia, e poi sono un divoratore di libri, quindi sono in continuo studio.
Sei uno dei 26 vincitori del concorso di moda e arte “26 motivi per fare arte” una sua opera sarà riprodotta su capi d’abbigliamento, cover per cellulari e altri oggetti di uso quotidiano.Di cosa si tratta?
Vincendo il concorso “26 motivi per fare Arte“, si verrà scelti da aziende del fashion dell’alta moda milanese (Armani, Gucci, Versace, ecc.) che trasformeranno le opere in collezioni di abbigliamento ed accessori. È un’esperimento/novità della moda milanese che vuole fare qualcosa di diverso.
Quando è nata la tua passione? Di cosa ti occupi adesso?
Dopo il diploma all’istituto d’arte di Mazara ho aperto il mio atelier dove dipingo come unica attività, spinto dalla passione e amore per la pittura. Inoltre sono un atleta, (400 metrista) prima facevo gare con ottimi risultati provinciali (Trapani e Palermo) adesso non ho tempo per allenarmi per le gare ma corro per piacere e sentirmi in forma
La tua filosofia di vita?
“Vivi e lascia vivere condividendo le tue passioni”.
Momento più importante della tua carriera?Quale tua opera ha riscosso maggior successo?Pittura di che tipo?Che tecnica usi e prediligi?
Più di un’opera ha avuto successo ma più di tutti “1464 Desiderium vitam aeternam pervenit ” ...bè... avendo solo 21 anni la carriera è solo all’inizio, anche se non amo troppo parlare di me, devo dire che il momento più importane è stato quando sono stato chiamato dal noto critico Vittorio Sgarbi a Venezia per la sua mostra “ Spoleto incontra Venezia” e poi essere stato protagonista anche all’importante mostra romana “ triennale di arti visive a Roma”.
Ho avuto la fortuna di esser chiamato direttamente dal curatore e storico dell’arte, Daniele Radini Tedeschi., ricevendo riconoscimenti in quell’occasione dal grande Philippe Daverio.
A chi ti ispiri?
Adoro Monet, per la sua storia, per la sua personalità ed suo coraggio Onoro e senza dubbio alcuno ammiro e considero di fondamentale valore i grandi maestri del passato, tuttavia conservo la mia identità e non mi ispiro alle correnti o movimenti artistici classici, catalogati nelle varie culture del passato, preferisco inseguire uno stile personale.
Che emozione provi quando pitturi?
La forte emozione si accende quando dipingo e ascolto musica, i suoni scelti per ogni opera sembrano lanciati dal cielo, questi arrivando dritti al cuore facendomi sognare e dipingere” Prediligo la tecnica di pittura ad olio su tela proprio per la sua estrema versatilità e l’inesauribile possibilità di ottenere molteplici effetti cromatici, infatti, i colori possono essere sovrapposti, lavorati, sfumati, corretti di continuo senza che le pitture perdano di immediatezza di freschezza di colore o di tocco.
Ringrazio il cielo per essere stato dotato di una fervida immaginazione creativa, che mi permette di realizzare nella mia mente delle opere già complete e definite.
Dipingo di buon grado e con regolare frequenza, provando soddisfazione nel concretizzare la mia aspirazione
La predilezione ad esprimermi non è vanità, dunque, ma coraggio di esporsi, di rischiare e di lavorare anche duramente per portare alla luce i propri tesori. Tutto questo contribuisce anche ad arricchire la mia autostima, fiducioso di essere utile in qualche modo.
Alessandro, grazie per l'intervista concessaci e Ad Maiora!