L'autrice salemitana Antonina Crimi presenta la sua opera “Non tesso tele……scrivo versi”

Sabato 27 Giugno 2015, nel castello normanno-svevo di Salemi, è stata presentata l’opera: “Non tesso tele……scrivo versi” dell’autrice salemitana Antonina Crimi.  

Hanno presentato l’evento l’assessore alla cultura Giuseppe Maiorana e il Sindaco Domenico Venuti, che ha tenuto un discorso sulla funzione sociale della poesia e sulla sua importanza per la formazione dei giovani. Quindi la dott.ssa Concetta Maiorana ha dato brevi notizie biografiche sull’autrice e sul suo percorso letterario.

Dopo la Professoressa Iole Zito ha fatto un’attenta e acuta analisi dell’opera, della quale invio una sintesi curata dalla stessa.  Riportiamo la critica di seguito.  

"Le poesie di Antonina  Crimi, raccolte in questo libro, sono state da lei scritte in diversi momenti della sua vita, (fin dalla giovinezza), ispirate, di volta in volta, da esperienze personali, problematiche sociali,  riflessioni esistenziali. Molti e molteplici sono, quindi, i temi e la metrica di questa raccolta, legati tuttavia in un’aerea circolarità  da una poetica costante nel tempo, la poetica dell’amore per la vita.

Canto della vita, ogni poesia, compiuta espressione di tutto un universo di sentimenti, di cultura, di pensiero, che rapisce in un caleidoscopio dedalo di memorie, di immagini, suoni, il cui filo conduttore, come recita il titolo della poesia “Non tesso tele……scrivo versi”, e titolo emblematico del libro, è un “intreccio di lacrime e gioioso pensiero”, espresso con immediatezza lirica nella cadenza metrica della lirica greca e leopardiana in particolare, nonché nell’ermetismo e delle avanguardie letterarie".  

Infine c’è stata la lettura di nove poesie tratte dal libro, tra cui “Angeli”, dedicata a quegli angeli terreni che vivono con noi nella famiglia, nella nostra cerchia di amici o nelle associazioni che si adoperano per il prossimo e promuovono iniziative di carattere sociale come gli amici rotariani.  

Angeli

A volte gli angeli vivono con noi, ma non li riconosciamo, escono con noi e sorridono. Non camminano, aleggiano. Non litigano, non hanno mai parole al vetriolo. Ignorano, tacciono e sorridono. Sono un dono dal cielo, ma non ce ne accorgiamo.